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29 Marzo 2024

Marietta Tidei: "Il Pd è l'unico baluardo di civiltà del nostro Paese"

di Vittorio Lussana - direttore@periodicoitalianomagazine.it
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Marietta Tidei: "Il Pd è l'unico baluardo di civiltà del nostro Paese"

Parla il nuovo 'astro nascente' della politica italiana: "La Regione Lazio è stata risanata da Zingaretti e oggi è pronta per una fase di sviluppo molto più ampia"

Marietta Tidei, figlia dell’ex deputato e sindaco di Civitavecchia, Piero Tidei, è il vero ‘astro nascente’ della politica italiana, in particolar modo nel Lazio. La cosa che si percepisce immediatamente in lei, oltre all’evidente pragmatismo - una qualità preziosa, di questi tempi – è la netta impressione che la politica scorra nelle sue ‘vene’, probabilmente per motivi di famiglia. Eletta deputato nelle liste del Partito democratico nel 2013, in questa ‘tornata’ elettorale ha deciso di compiere un cammino all’incontrario rispetto ai consueti ‘deliri di onnipotenza’ della maggior parte dei nostri politici, candidandosi alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del Lazio, sempre e ovviamente nelle fila del Pd. Una scelta che denota la sua voglia impressionante di stare vicina ai propri concittadini laziali e di riuscire a risolvere i loro problemi. Tanto per proporre un esempio del ‘tipino’ che è la Marietta Tidei, posso semplicemente citare la ‘battuta’ con cu si è congedata al termine di questa intervista, da lei gentilmente rilasciatami presso la Red Factory della Garbatella, in Roma. Alla mia personale rassicurazione circa il suo cognome, facilmente memorizzabile in cabina elettorale, debbo dire che mi ha letteralmente ‘spiazzato’ con una risposta folgorante: “E allora ricordatelo”! Va beh: ci penseremo su. Per intanto, leggiamoci la ‘performance’ di questa vera e propria ‘macchina da guerra’, soprattutto in campagna elettorale.

Marietta Tidei, lei è stata parlamentare del Partito democratico e adesso è candidata al Consiglio regionale del Lazio per Zingaretti presidente: è così?
“No, sono candidata alla regione Lazio nella lista del Pd a sostegno, chiaramente, del presidente Zingaretti”.

Benissimo. Noi però abbiamo seguMarietta_Tidei_Osce.jpgito, in queste ultime settimane, diverse campagne elettorali e abbiamo percepito un po’ di freddezza da parte dei cittadini, da tutte le parti e in tutti gli schieramenti: perché, secondo lei?
“Sicuramente, c’è un’antipolitica che dilaga e, quindi, le persone non sono ben disposte ad ascoltare. Tuttavia, io sto facendo una campagna elettorale per tutti i territori, ho girato per tutti i 120 comuni della provincia di Roma - compresa Roma - e, in realtà, trovo invece persone che, quando si spiegano loro certe situazioni, non solo vengono ad ascoltare, a chiedere, a dire, a criticare, ma vedo anche che, parlando, la rabbia pian piano si scioglie. Sicuramente, quando si entra nel merito di molti argomenti, la ‘storia’ cambia un po’. E cambia anche il loro approccio”.

Lei, in questi ultimi anni, si è occupata, anche lodevolmente debbo dire, di immigrazione, ma proprio qualche sera fa mi è capitato di dover ascoltare, durante una trasmissione televisiva, l’on. Giorgia Meloni che ha proposto uno ‘strano calcolo’ del tasso d’incisività dei reati commessi dagli immigrati nel nostro Paese, comprendendo anche le badanti rumene e chi non ha mai commesso alcun crimine: non è grave lasciar passare certi messaggi propagandistici? Non sarebbe il caso di abbandonare un certo generalismo?
“Guardi, io credo che sull’immigrazione ci sia una narrazione completamente errata. Non perché non ci siano problemi di sicurezza e non perché non ci sia bisogno anche di una politica di contenimento dei flussi, ma perché spesso non si ricorda che la popolazione immigrata e gli stranieri residenti in Italia comunque apportano al nostro Pil un valore dell’8,9% circa. E, soprattutto, portano un valore economico enorme, oltre che in termini culturali: pensate che 660 mila pensioni dei nostri anziani sono pagate grazie ai contributi che i lavoratori immigrati versano nelle casse dell’Inps. Quindi, io direi che bisognerebbe stare molto attenti con le generalizzazioni, perché è pericoloso: si soffia sulle paure delle persone, ma soprattutto non si descrive la realtà. Non c’è un’invasione: noi abbiamo avuto dei flussi veri, anche cospicui in certi momenti, che in parte sono diminuiti anche grazie alle politiche del ministro Minniti, ma l’immigrazione non può essere vista soltanto da questo punto di vista”.

Non pensa che anche il Pd a guida ‘renziana’ si sia un po’ chiuso in se stesso, trasformandosi in un mero oggetto di rifrangimento dell’immagine del leader?
“Io credo che il Pd debba sforzarsi di essere il più inclusivo possibile: a me non piacciono i Partiti “dell’uomo solo al comando”, che siano di destra, di sinistra o di centro. Il Pd è una grande comunità fatta anche di diverse sensibilità: mi sembra che tutto si possa dire al Pd, tranne che non vi sia una democrazia interna viva e un dibattito ‘vibrante’. Credo che errori, così come in tutte le espressioni umane - dato che la politica è un’esperienza essenzialmente umana - siano stati fatti e se ne potranno fare anche altri. Tuttavia, ritengo che il Pd rimanga l’unico ‘baluardo’ di democrazia e, lasciatemi dire, anche di civiltà, in questo Paese. Di fatto, se dovessimo perdere le elezioni si aprirebbe la ‘porta’, da una parte, alla destra che ha massacrato il Paese fino al 2011; dall’altra, agli incompetenti, ai ‘cialtroni’, agli ‘apprendisti stregoni’, a dei populisti che farebbero solamente del male al nostro Paese”.

Perché i cittadini della Regione Lazio dovrebbero affidarsi a Nicola Zingaretti per un suo secondo mandato da presidente?
“Perché è stato un bravo presidente, che ha lavorato bene, che ha risanato le casse della Regione, che ha fatto diventare il Lazio una regione più pulita, più onesta, in cui princìpi come, appunto, quello dell’onestà, della correttezza, della credibilità, anche nei confronti delle amministrazioni locali e dei cittadini, sono diventati dei valori veri. E’ iniziato un grande processo di risanamento e, oggi, siamo nelle condizioni di poter iniziare un grande processo di sviluppo, seppure già in questi anni si sia anche badato allo sviluppo, poiché i dati di crescita del Pil del Lazio sull’occupazione e sul nostro ‘export’ sono migliori di quelli della media italiana, E’ stato fatto un grande lavoro, sia in termini di risanamento dei conti, sia in termini di sviluppo. E oggi può iniziare veramente una nuova fase di sviluppo ancora più ampio”.
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NELLA FOTO: MARIETTA TIDEI DURANTE UN SUO INTERVENTO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI


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