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29 Marzo 2024

Fabio Galadini: "Sono pronto a dare il mio contributo in favore del teatro indipendente"

di Raffaella Ugolini
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Fabio Galadini: "Sono pronto a dare il mio contributo in favore del teatro indipendente"

Torna il ‘Roma Fringe Festival’, giunto alla VII edizione in versione ‘rivoluzionata’: giuria tecnica di altissima qualità; nuova location presso i locali de ‘La Pelanda’ al Testaccio; e nuovo direttore artistico, il quale ci ha spiegato i vari ‘passaggi’ che lo hanno condotto a rivedere la ‘formula’ della manifestazione

Fervono i preparativi per la VII edizione del ‘Roma Fringe Festival 2019’, la bella manifestazione di teatro indipendente che si terrà dal 7 al 28 gennaio 2019 presso i locali de ‘La Pelanda’, l’ex mattatoio situato nel quartiere Testaccio della capitale. Si tratta di una rassegna completamente rinnovata, che presenterà al grande pubblico, critici e addetti ai lavori una vetrina di teatro indipendente unica nel suo genere. Tante le novità previste: una giuria composta da Manuela Kustermann, Flavia Mastrella, Antonio Rezza, Duccio Camerini, Valentino Orfeo, Ferruccio Marotti, Giorgio de Finis e Pasquale Pesce; la nuova location, che sarà appunto ‘La Pelanda’ di Roma; il periodo scelto, dal 7 al 27 gennaio, più la finale del 28, prevista presso il Teatro Vascello sempre in Roma, nel quartiere Monteverde; la nuova direzione artistica, passata nelle mani di Fabio Galadini, già direttore per molti anni del CivitaFestival di Civitacastellana (Vt), manifestazione che è riuscita a raggiungere i più alti vertici artistici e culturali nazionali; infine, una rete di teatri che ospiteranno lo spettacolo vincitore, offrendo una tournée nazionale in 14 spazi lungo tutta la penisola: dal già citato Vascello, allo Spazio Farma di Mestre, passando per Catania, Siena, Bari, Bologna, Ancona e altre città. Una delle pochissime conferme in mezzo a tutti questi cambiamenti rivoluzionari apportati dal nuovo ‘patron’ di questa meravigliosa ‘festa’ del teatro indipendente è la testata media-partner, che è proprio la nostra, ‘Periodico italiano magazine’, la quale come ogni anno ospiterà su questo sito web le recensioni di tutti gli spettacoli previsti e un servizio speciale sull’intera rassegna, che sarà pubblicato nella rivista mensile ‘Periodico italiano magazine’. Per saperne di più, abbiamo voluto incontrare proprio il nuovo direttore artistico del ‘Roma Fringe Festival’, Fabio Galadini, al quale abbiamo chiesto i motivi delle sue scelte e delle tante novità inserite nella manifestazione.

Fabio Galadini, innanzitutto come è avvenuta la sua nomina a nuovo direttore artistico del ‘Roma Fringe Festival’? E perché ha ritenuto opportuno prendersi cura di una manifestazione così importante, di dimensioni nazionali?
“Conoscevo già Davide Ambrogi, il direttore artistico che mi ha preceduto. E collaboravo con lui, facendo parte della giuria del ‘Fringe’. Egli ha avuto l’intuizione di portare il ‘Fringe’ in Italia e di svilupparlo, facendolo diventare un appuntamento di caratura nazionale. Oggi, i suoi impegni di lavoro non gli consentono più di dedicarsi, come ha sempre fatto, a questo Festival e, quindi, la mia nomina è diventata una naturale conseguenza, data la mia esperienza nel settore e dato il rapporto di stima che distingue e connota la nostra amicizia.  Penso che il ‘Roma Fringe Festival’ possa essere un’ulteriore e significativa proposta romana in ambito nazionale, per quanto riguarda il teatro indipendente e non solo. Ho accettato non solo per la stima che nutro nei confronti di Davide, ma soprattutto per i livelli raggiunti, grazie al suo lavoro, da questo importante appuntamento romano, sicuro di poter dare il mio contributo alla sua crescita”.

Rispetto alle edizioni precedenti, nel ‘Roma Fringe Festival 2019’ stiamo notando cambiamenti importanti, come la divisione in più manifestazioni nell’arco dell’anno, la nuova location presso ‘La Pelanda’, i locali dell’ex mattatoio del Testaccio, la collocazione temporale a gennaio: perché queste scelte che a molti appaiono rivoluzionarie? Da quali considerazioni discendono?

“Sono molte le novità del ‘Fringe’ romano di quest’anno. Penso che il festival abbia le potenzialità per spingersi oltre l’ambito di Roma. Per questo, abbiamo dato vita a ‘Zona Indipendente’: una rete di 14 teatri (per ora) che hanno aderito al nostro progetto di valorizzazione, sostegno e circuitazione delle proposte dell’intensa attività del teatro indipendente. Da quest’anno, chi si aggiudicherà il ‘Roma Fringe Festival’ vincerà una tournée italiana, appunto, di 14 date nella prossima stagione, a partire dal debutto romano presso il Teatro Vascello. Anche la composizione della giuria ha subito importanti cambiamenti. Sono due, quest’anno, le giurie: la prima, composta dai direttori dei teatri di ‘Zona Indipendente’ e la seconda, che decreterà il vincitore, composta da personalità importanti del teatro italiano che hanno aderito con entusiasmo al nostro invito. Per quanto riguarda la nuova location, abbiamo scelto La Pelanda, all’interno del complesso dell’ex mattatoio del Testaccio, perché è uno dei luoghi più vivi e attivi della scena culturale romana, in un quartiere di tradizione popolare che è anche luogo di aggregazione giovanile e che, secondoZona_Indipendente.jpg noi, è molto vicino allo spirito del ‘Fringe’. La decisione di spostare la manifestazione a gennaio è innanzitutto una sfida. La proposta d’intrattenimento che offre l’estate romana è vasta e variegata: decidere di programmare il ‘Fringe’ in inverno è quindi, per me, un modo per puntare l’attenzione sul ruolo stesso che questo festival riveste nel panorama culturale romano e, in generale, italiano: quello di essere una ‘finestra spalancata’ sulla scena indipendente contemporanea e sulle tante novità e fermenti che la attraversano. L’idea è inoltre quella di proporre, durante tutto l’anno, diversi appuntamenti dedicati a discipline diverse. Quest’anno partiamo con il teatro. Dal prossimo, ci occuperemo anche di musica e danza”.

Molti amici e appassionati di un genere così particolare si erano affezionati a un ‘Fringe’ romano in quanto appuntamento estivo: pensa che ci saranno conseguenze sulla manifestazione, per questa scelta di farlo in inverno?
“Quest’anno sono stato a Edimburgo in occasione del ‘Fringe’. Era agosto, ma vi assicuro che faceva un freddo bestiale, quantomeno per quelli abituati alle nostre temperature. Eppure, per le strade c’erano migliaia di persone venute ad assistere agli artisti che si esibivano. A mio avviso, dobbiamo cominciare a entrare nell’idea che si possa vivere la città anche in pieno inverno, come si fa in molte parti d’Europa. E sono certo che il pubblico romano risponderà al nostro invito positivamente”.

Per tanti anni, lei è stato il direttore del CivitaFestival a Civita Castellana (Vt), una manifestazione di livello elevatissimo, con protagonisti di primo piano dall’arte e della cultura italiana: cosa ritiene possa portare, questa sua felice esperienza, a vantaggio del 'Fringe Festival'?
“In tutti questi anni sono riuscito a costruire una rete di relazioni con artisti e operatori, basata sulla fiducia e sulla professionalità acquisita sul campo. È questo il patrimonio che metto a disposizione del ‘Roma Fringe Festival’, del teatro indipendente e del pubblico che lo frequenta”.

Insomma, ci conferma che il 'Fringe' è in ottime mani? E’ questa la vera ‘notizia’?
“Lo spero proprio”.

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NELLA FOTO: IL NUOVO DIRETTORE ARTISTICO DEL 'ROMA FRINGE FESTIVAL', FABIO GALADINI


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