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23 Novembre 2024

E' iniziato il conto alla rovescia per il 'Giudizio Universale'

di Emanuela Colatosti
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E' iniziato il conto alla rovescia per il 'Giudizio Universale'

La Terra continuerà a esistere anche senza l’uomo, l’organismo che più di ogni altro incide sul cambiamento dell’ecosistema fino ad arrivare a renderlo invivibile per se stesso

Ormai il primo ministro, Mario Draghi e il superministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, avranno letto la ‘lettera aperta’ che è stata loro inviata da ‘Giudizio Universale’: la campagna lanciata dalla onlus romana ‘A Sud-Ecologia e cooperazione’. Anche durante le due legislature precedenti c’erano stati appelli direttamente dal ‘Friday for Future’, il collettivo nato dagli scioperi per l’ambiente sull’onda dell’attivista svedese, Greta Thunberg. Ora sono 100 le associazioni territoriali che, insieme ad ‘A Sud’, stanno promuovendo la causa. Il vaglio del dirottamento delle risorse del ‘Recovery Plan’ ha evidentemente sortito l’effetto di un bagno di realtà per quei pochi che ancora speravano in un’inversione di tendenza da parte del ‘governo dei migliori’: “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza su cui molte speranze erano riposte si è rivelato assai poco ambizioso, deludente e incompleto”, si legge nella lettera aperta di ‘Giudizio Universale’, il nome che raccoglie centinaia di associazioni che di ambiente si occupano ogni giorno. “Tra i limiti relativi alle politiche con implicazioni climatiche citate del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr) figurano: i tagli sull’efficienza energetica; stanziamenti insufficienti per le energie rinnovabili; la mancanza di una strategia per l’abbandono dei combustibili fossili; dettagli sulla riforma dei sussidi ambientalmente dannosi”. Insomma, ancora una volta la tutela dell’ecosistema di cui siamo inquilini non è considerata abbastanza importante. Non c’è volontà di rilanciare alcun obiettivo ambizioso, che potrebbe fare dell’Italia una guida per la transizione ecologica a livello globale. Ancora solo proiezioni e nessun impegno. Con questo ritmo, entro la fine del secolo la temperatura aumenterà di altri 4 gradi. Dunque, rimangono circa 9 anni per abbandonare ogni politica che non consideri la questione ambientale come primaria. Davvero pochi per posticipare ulteriormente il momento delle decisioni. Per questo motivo, ‘Giudizio Universale’ non si presenta semplicemente come una campagna, ma come una causa civile intentata allo Stato italiano. I danni sociali del perpetrfriday_for_future.jpgato cinismo delle politiche degli Stati nazionali sono e saranno incalcolabili: “Chi ha nelle proprie mani le sorti della nostra nazione è al bivio finale”, si legge ancora nella lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio e al ministro competente, “è chiamato a decidere se contribuire a cambiare il corso della storia, o se passare alla storia come chi ha sentenziato i propri cittadini a un futuro di invivibilità climatica”. Anche le altre democrazie occidentali si stanno muovendo: cittadini e cittadine inglesi (e non solo) hanno già chiesto al proprio Paese di escludere i 20 grandi inquinatori dalla Conferenza sul cambiamento climatico di Glasgow. Non si tratta di Stati sovrani, bensì di grandi multinazionali responsabili, da sole, del 35% delle emissioni totali. La proposta ambiziosa è che si cerchi di limitare il loro ruolo attivo nei processi decisionali, esattamente come l’Oms (l'Organizzazione mondiale della sanità, ndr) sta facendo con le multinazionali del tabacco. D’altro canto, l’appello di nove attivisti e attiviste ha portato a un importante risultato: la Corte costituzionale tedesca ha dichiarato incostituzionale la legge sul clima varata nel 2019, in quanto delega esclusivamente alle generazioni future il peso dell’inevitabile ‘cambiamento di rotta’. Il conto alla rovescia è iniziato anche in Italia. E sulla homepage del loro sito (www.giudiziouniversale.eu) c’è una clessidra numerica (un countdown, ndr) che indica una scadenza ben precisa.

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QUI SOPRA: IL GHIACCIAIO PERITO MORENO (FOTO DI MAGDALENA STEFANOVA VASSILEVA)

AL CENTRO: UN MANIFESTO DI 'FRIDAY FOR FUTURE' ESPOSTO DURANTE UNA MANIFESTAZIONE

IN APERTURA: 'GIUDIZIO UNIVERSALE', IL NOME DEL COLLETTIVO CHE FARA' CAUSA ALL'ITALIA


 



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