Il Comune di Roma ha pubblicato di recente un bando da cinque milioni di euro per la rimozione di 10 mila ceppaie e la loro sostituzione con nuovi alberi, che prevede anche una “garanzia di attecchimento e manutenzione”
A Roma, il dipartimento ambiente del comune ha contezza degli alberi presenti in città, utilizzando un 'catastò del verde'. Gli alberi censiti ammontano a circa 330 mila esemplari di varie specie e dimensioni. Un numero molto differente è quello contenuto nel 'bilancio arboreo' che, per legge, ogni amministrazione deve predisporre a fine mandato. Nel settembre del 2021, quando si avviava a conclusione la consiliatura di Virginia Raggi, gli alberi erano 315 mila 884. Da allora, ci sono state delle piantumazioni, che l’attuale amministrazione ha eseguito in maniera ben più consistente rispetto al passato. Sono stati, secondo i dati comunicati in estate dall’assessora comunale, Sabrina Alfonsi, più di 13 mila quelli piantati nel 2022. Però, sempre secondo la stessa fonte capitolina, gli alberi in città si ammalano spesso. E solo in un anno ne sono stati abbattuti circa 7 mila. L’amministrazione di Roma Capitale non riesce a coprire le spese per la fornitura e la piantagione di alberi, così ha deciso di 'esternalizzare' il servizio con modalità biennale. Il Campidoglio ha pubblicato anche un bando da cinque milioni di euro, per un provvedimento finalizzato alla rimozione di 10 mila ceppaie e alla loro sostituzione con nuovi alberi e preveda anche una “garanzia di attecchimento e manutenzione”. Inoltre, la ditta che vincerà il nuovo appalto, dovrà occuparsi anche di “ripristinare eventuali danneggiamenti dei cigli, strade e marciapiedi”. Nei prossimi giorni, si potrà partecipare alla gara per estirpare le ceppaie. Rimane da chiarire se i fondi messi a disposizione - 5 milioni di euro per rimuovere 10 mila ceppaie, procedendo, dove possibile, alla messa a dimora di nuovi alberi - saranno sufficienti per un privato per sostenere l’onere. Le risorse messe a disposizione dal Campidoglio sono queste e devono bastare. Per eliminare i tronchi rimasti sui marciapiedi, per rinfoltire il patrimonio arboreo cittadino ed eliminare i pericoli per l’incolumità pubblica che i ceppi non estirpati rappresentano.