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29 Aprile 2024

Connessioni multiple

di Michela Diamanti
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Connessioni multiple

Fino alla fine del mese, presso il ‘CityLab 971’ di via Salaria 971 in Roma, si terrà la mostra collettiva ‘Connessioni multiple’, a cura di Silvia Mattina, giornalista e storica dell’arte: il vernissage è previsto per venerdì 16 febbraio dalle ore 17.00 alle 22.00 e il finissage nella sera del 29 alla stessa ora

Dal 16 al 29 febbraio 2024, presso il ‘CityLab 971’ di via Salaria 971 in Roma, si terrà la mostra collettiva ‘Connessioni multiple’, a cura di Silvia Mattina, giornalista e storica dell’arte. Il vernissage è previsto per venerdì 16 febbraio, dalle ore 17.00 alle 22.00 e il finissage nella serata del 29 febbraio, sempre dalle ore 17.00 alle 22.00. Siamo di fronte a una rassegna collettiva che esplora le diverse visioni degli artisti e le loro interpretazioni, in una sorta di focalizzazione multipla di un racconto. Si crea così un dialogo della creatività che porta la narrazione su momenti di profonda affinità e di reciproMauro_Romano_La_conversione_di_San_Francesco_d_Assisi_olio_su_tela_170x230_cm_2024.jpgco incontro tra l’artista e lo spazio. Ogni artista, con la propria identità e il proprio stile, reagisce alla sollecitazione delle connessioni con linguaggi differenti, per lanciare il proprio messaggio al visitatore. Le connessioni, nella loro molteplicità di aspetti, abbracciano una vasta gamma di esperienze ed emozioni, alle volte dirompenti, altre solo suggerite. Una pluralità di artisti, ma una singolarità di visione, legame ma distanza spaziale, idea e strumenti per cui questo si verifica: queste le principali caratteristiche della connessione. Gli artisti esposti sono i seguenti: Mauro Romano; Marialuna Storti; Ana Paula Torres; Luis Alberto Cutrone; Lucio Barbuio; Pierluigi Pastore e il collettivo Micro.lab00, composto da Alessandro Micci, Andrea Catalano e Valerio Serra. Analizziamoli uno per uno, in base alle preziose indicazioni di Silvia Mattina.

Mauro Romano
Nato e cresciuto a Roma, ha studiato pittura presso lo 'Studio Sotterraneo' e ha vinto una borsa di studio presso lo Ied di Roma in 'Fotografia Fashion'. La "trasformazione della forma" è per lui una fonte d’ispirazione e di stimolo per indagare la propria interiorità e le connessioni del fluire materico, immaginando un rapporto con lo spazio di “materia immateriale” in cui la forma è parte del processo di un viaggio dal caos alla sintesi, dal microcosmo al macrocosmo con soluzione di continuità e coerenza esistenziale.

Eidos_carta_fatta_a_mano_e_ossidazione_del_ferro_e_rame_2023.jpgMarialuna Storti
La "trasformazione della forma" è alla base anche del lavoro di Marialuna Storti. Nata a Roma, l'artista ha dedicato la sua ricerca alla carta e alla sua manipolazione fisica mediante il processo di ossidazione. Da sempre sperimentatrice di generi artistici differenti, consegue la laurea in Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti in Roma e vince la borsa di collaborazione come assistente tecnico per il laboratorio di calcografia e calcografia sperimentale presso la cattedra del professor Piloni. Ispirata alla forma del luogo, al rapporto con i muri circostanti, all’architettura, alla topografia e alla Storia, l’artista propone l’evoluzione del quadro 'Eidos' in un'installazione che interagisce grazie alla sua permeabilità e trasparenza con l’ambiente circostante, veicolando un messaggio opposto alla consueta percezione di barriera che si ha del quadro stesso.

Ana Paula Torres
Dalla sperimentazione della forma si passa all’esperienza materica delle opere di Ana Paula Torres. Pittrice e scultrice, nasce in Brasile nel 1978 e fin da piccola dimostra l’interesse per il disegno e per i colori. Le sue opere sono il frutto di un processo Anta_ni_Tecnica_mista_su_anta_in_legno_truciolato_124x40_cm_2022.jpg“non del tutto figurativo”, dove la complessità materica del colore guida l’occhio verso scenari di paesaggi fantastici, sospesi tra sogno e proiezione interiore. Il contrasto pieno/vuoto è motivo di scambio tra materiali 'poveri' e di riuso e tra artista e fruitore. Il 'Corpus' delle sculture sono propaggini vitali che alimentano un gioco ritmico in cui si coglie un movimento di propagazione. Paesaggi e intensa emotività che sempre rivelano, non spiegano, bellezza e visione.

Lucio Barbuio
Nell'ambito del riuso, rientra anche l’opera 'Anta-ni' di Lucio Barbuio di Bibione (Ve), classe 1981, libero professionista in ambito creativo e incisore su vetro. L’artista utilizza materiali 'abbandonati', carichi di una viscerale evidenza, che ottengono un effetto provocatorio immediato. Nel 2021, l'artista inizia a disegnare i pannelli, ma anche tanti altri oggetti che trova per le strade di Roma. L'opera 'Anta-ni' nasce come risposta 'colorata', di provenienza dalla pop art di Keith Haring, al degrado urbano per poi diventare un’opera composita di livelli e materiali diversi, che si sovrappongono in un gioco ritmico in cui si coglie un movimento di(e)gradante.

Luis Alberto Cutrone
Elementi minimi ed essenziali tornano anche nei lavori di Luis Alberto Cutrone (LAC), nato in Colombia, ma residente in Italia dall’età di nove anni. La sua figurazione geometrica è il nucleo di una ricerca che restituisce la definizione scientifica dell'ipercubo nella sua dimensione scultorea. Dalla prospettiva dei matematici a quella degli artisti, la combinazione degli elementi 'aniconici', di ambivalente valore simbolico, diviene occasione di riflessione sulla cultura dell’usa e getta nella qPierluigi_Fulvio_Pastore_Ogni_seme_un_anelito.jpguotidianità e nel ciclo della vita umana. L'opera 'La mia croce' riflette la lunga indagine dell'artista sulla dimensione e sullo spazio, dall'incontro, avvenuto nel 2011, con il matematico, Michele Emmer, fino alla raccolta di scritti: 'Storia della quarta dimensione secondo Luis Alberto Cutrone'.

Pierluigi Fulvio Pastore
Si torna sulla tematica dell’utilizzo di rifiuti, di oggetti riciclati e di materiali poveri con Pierluigi Fulvio Pastore (Salerno, 1981). Nel 2021 fonda 'CriptoPandora', uno spazio unico di sperimentazione e collaborazione, dove artisti, curatori e collezionisti provenienti da diverse discipline possono unire le loro forze per esplorare concetti come la percezione, l'identità e la tecnologia. In 'Ogni seme è un anelito', egli esprime il compito dell’artista nello scoprire il potenziale di ciò che ci circonda senza forzarlo, senza cedere alla vanità o al manierismo. L'intervento dell'artista è limitato alla sola installazione in situ, realizzata per integrare la parete e ciò che gli gira intorno: comunicare con lo spettatore attraverso l’oggetto comune diventa, dunque, il suo fine ultimo.

Micro.lab00
In questa molteplicità di connessioni, il segno trova la sua più spontanea e immediata comunicazione del pensiero e degli stati d'animo nel collettivo Micro.lab00. Nato da una comune esperienza presso 'Studio Sotterraneo', i suoi componenti (Alessandro Micci, Andrea Catalano e Valerio Serra) riescono a dialogare tra loro, mantenendo ciascuno il proprio linguaggio visivo. Alessandro Micci rivendica l'importanza di sperimentare un segno che renda unico un supporto che non sia il corpo umano, dosando l'intensità dei contrasAlessandro_Micci_Teschio.jpgti, la leggibilità dei soggetti e della composizione. La ripetizione dei soggetti coincide con la volontà metodica di riprodurre ogni singolo aspetto dell'immagine nei suoi, quasi impercettibili, mutamenti. Il fluire di movimento ed energia emerge soprattutto attraverso l’uso di una combinazione tra forme e colore all'interno delle opere di Andrea Catalano (classe 1986), un artista che presenta la poliedrica complessità di ingranaggi visivi, quali proiezioni di universi multipli che si incontrano nella manualità del gesto grafico. È come se l’artista avesse sezionato un macchinario per farci entrare nel cuore del suo meccanismo, dove ci sono forme pure e perfette che creano uno stemma grafico. Tra tutte colpisce la 'triskelis': un antico simbolo formato da tre spirali unite in un punto centrale, che preannuncia una triplice simmetria rotazionale. Infine, nel 2019, l'artista Valerio Serra abbandona la pittura per dedicarsi esclusivamente alla grafica d’arte, in particolare alla Linografia. La ricerca del soggettivo nella realtà esterna e nella composizione di figure disarmoniche e graffianti, di ascendenza espressionista e anticlassica, subiscono lo strabordare di un esuberante decorativismo, suggerendo un certo senso di mistero.

Con la partecipazione della sound designer Giulia Gagliardi, che sperimenta con il suono un’esperienza sensoriale unica e profondamente legata ai contesti di creazione degli artisti. Ogni segno inciso, carta lavorata e pennello poggiato sulla tela possono creare una manifestazione artistica onirica, in grado di far emozionare. 'City Lab971' sviluppa un legame tra la città e le più interessanti produzioni artistiche innovative e contemporanee, italiane ed internazionali. Un luogo inclusivo dove poter sperimentare nuove forme di interazione con il prossimo: una realtà che porta a vedere il mondo da punti di vista differenti. 

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ANA PAULA TORRES: CORPUS III

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LOUIS ALBERTO CUTRONE: 'LA MIA CROCE'

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ANDREA CATALANO: 'GEOMETRIE IN MOVIMENTO'

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QUI SOPRA: VALERIO SERRA, 'ASTRATTO'

ANDREA CATALANO: GEOMETRIE IN MOVIMENTO

LOUIS ALBERTO CUTRONE: 'LA MIA CROCE'

ANA PAULA TORRES: CORPUS III

AL CENTRO, DAL BASSO VERSO L'ALTO: ALESSANDRO MICCI, 'TESCHIO'

PIERLUIGI FULVIO PASTORE: 'OGNI SEME E' UN ANELITO'

LUCIO BARBUIO: 'ANTA-NI'

MARIALUNA STORTI: 'EIDOS'

MAURO ROMANO: 'LA CONVERSIONE DI SAN FRANCESCO D'ASSISI'

IN APERTURA: LA LOCANDINA UFFICIALE DELLA MOSTRA



Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
Registrata presso il Registro Stampa del Tribunale di Milano, n. 345, il 9.06.2010.
EDITORE: Compact edizioni divisione di Phoenix associazione culturale