Il noto museo d’arte moderna e contemporanea della capitale ha proclamato i suoi ‘Miss e Mister Galleria Nazionale d’Arte moderna e contemporanea di Roma’: un progetto dell’artista Paco Cao, che ha portato a una esposizione di opere on line lanciata sul canale Instagram dello spazio museale
Un concorso di bellezza destinato a personaggi ritratti nelle opere d’arte realizzate da artisti più o meno famosi. Due vincitori, uno per la categoria maschile, l’altro per quella femminile, scelti dal pubblico attraverso i social. È l’arte nell’epoca 2.0, quella che ha condotto al ‘Museum Beauty Contest’, iniziativa della Galleria Nazionale di Roma, ex Gnam, nell’ambito della campagna di comunicazione che lo spazio espositivo, con la sua nuova direttrice, Cristiana Collu, ha messo in atto negli ultimi mesi. Una campagna di comunicazione tesa ad avvicinare il pubblico generico allo spazio museale. E non solo: il concorso ha dato anche il via anche a una vera e propria ‘mostra social’, lanciata sul canale Instagram della galleria attraverso l’hashtag: #ScrollTheExhibition. Si tratta, sostanzialmente, di un grande mosaico della mostra #MuseumBeautyContest, che presenta una panoramica a 360 gradi di oltre 150 foto e che si propone di far apprezzare a tutti l’allestimento del salone centrale del museo, con i suoi 70 ritratti esposti, navigando da telefono, pc o tablet. Sul profilo ufficiale, @lagallerianazionale, si può ‘visitare’ l’esposizione come se si fosse in sala: una scelta che, criticabile o meno, intende avviare i musei italiani verso una modalità di fruizione delle opere sempre più digital, per avvicinare le loro collezioni a un pubblico giovane, abituato a comunicare tramite i social media.
Gli ideatori
Organizzato dall’artista spagnolo, attivo a New York, Paco Cao, con la collaborazione della stessa Collu, il ‘Museum Beauty Contest’ non ha solamente coinvolto lo staff della Gan (dal direttore ai curatori, dal dipartimento educazione, agli addetti alla conservazione), ma ha riservato un’attenzione particolare agli assistenti di sala, considerato il loro personale, quotidiano e continuo rapporto con le opere d’arte. Ma come è stato organizzato questo ‘concorso’? È molto semplice: come nel programma della De Filippi, da una parte avevamo gli ‘uomini’ e dall’altra le ‘donne’. L’obiettivo è stato quello di assegnare un premio alla donna e all’uomo più bello. Come? Prendendo in considerazione aspetto fisico, portamento e atteggiamento, indipendentemente dallo stile o dalla qualità tecnica delle opere. Unica e indiscutibile giuria, il pubblico, che deve scegliere tra i vari ritratti dei primi anni del XIX fino alla fine del XX secolo, realizzati da personaggi più o meno noti del mondo dell’arte, tra i quali: Giorgio de Chirico; Vincent Van Gogh; Umberto Boccioni; Giovanni Boldini; Vincenzo Gemito; Michelangelo Pistoletto; Vittorio Corcos; Amedeo Modigliani.
Le fasi del contest e la proclamazione
Alle ‘primarie’ (la fase iniziale del concorso, che si è svolta dal 10 ottobre 2016 al 22 gennaio 2017) hanno passato il turno 18 uomini e 18 donne tra i 35 uomini e le 35 donne inizialmente selezionati, e la votazione si è svolta esclusivamente on line. Nella fase finale del concorso – dal 20 febbraio al 27 marzo 2017 − invece, i concorrenti sono stati esposti nel salone centrale e nelle sale della Galleria e il voto poteva essere dato on line e di persona, inserendo la scheda in un’apposita urna. Il ‘gran finale’, con la celebrazione di Miss e Mister Galleria Nazionale d’Arte moderna e contemporanea di Roma, è avvenuto il 27 marzo, con tanto di ‘cerimonia di proclamazione’ dei vincitori per ciascuna categoria.
Chi sono, dunque, la Miss e il Mister Gan 2017? Rispettivamente, la protagonista di ‘Sogni’ di Vittorio Corcos e il ‘Nudo’ di un ignoto pittore francese, i quali saranno i testimonial della Galleria Nazionale per l’intero anno insieme ai vincitori delle menzioni d’onore. Il premio Mister Eleganza è andato, infatti, al Principe Aleksandr Ivanovic Barjatinskij (Horace Vernet - Ritratto del Principe Barjatinskij, 1837); Mister Simpatia se lo è aggiudicato Giuseppe Uomo (Albert Friscia - Ritratto d’uomo, 1936); Miss Eleganza è andato a Maria Polymnia (John Lavery - Polymnia, 1909). Il titolo di Miss Simpatia lo ha vinto Luce Balla (Giacomo Balla - Veli rosa. Ritratto di luce, 1921). La cerimonia di premiazione, accompagnata da musica classica e lancio di coriandoli d’oro, è stata documentata da Paco Cao come tutte le altre fasi del progetto, per realizzare un documentario che racconterà il Museum Beauty Contest e la residenza dell’artista alla Galleria Nazionale. La mostra, invece, resterà aperta fino al 1° maggio 2017.
Nuovi approcci curatoriali
È un progetto, quello portato alla Gan di Roma, che, come ha dichiarato il suo ideatore, Paco Cao, ha voluto “dare una prospettiva inaspettata della società contemporanea”, stabilendo “una forte interazione tra arte, contesto e pubblico”. Un ‘esperimento sociale’ democratico e inedito, che, al posto degli artisti, ha voluto premiare e celebrare il personale gusto del pubblico generico, eludendo le finalità didattiche del museo. Perché in fondo, l’unico vero scopo del ‘Museum Beauty Contest’ è stato quello di ‘divertire’. E di 'svecchiare' l’immagine della galleria (a dire il vero, già ‘svecchiata’ dal nuovo, provvisorio e criticato allestimento dello spazio, con la mostra ‘Time is Out of Joint’), avvicinando i giovani e il pubblico dei non addetti ai lavori a una delle più importanti realtà museali italiane. Il tutto, seguendo un approccio curatoriale in linea con le recenti tendenze degli anni duemila, dove i curatori si stanno trasformando in artisti, gli artisti in curatori e l’approccio all’opera d’arte è sempre più ‘social’, ‘estetico’, ‘percettivo’ e ‘ludico’, senza evidenti, o solamente 'indiretti', scopi didattici.