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Cina e Mediterraneo dialogano attraverso un'arte fatta di codici nelle tele del pittore lucano: la mostra è allestita nella storica Silber Gallery in Roma, fino al prossimo 23 febbraio 2018
Docente, pittore, regista teatrale e cinematografico, Corrado Veneziano ha riscosso, nel corso degli anni, tanti successi e riconoscimenti, dividendosi tra trasmissioni televisive per Rai 3 o Rainews24 e rassegne internazionali come la Biennale di Venezia. Il critico Achille Bonito Oliva e l'antropologo Marc Augé sono tra le personalità di spicco a porre lo sguardo sull'artista, che nel 2013 ha presentato i suoi lavori per la prima volta nella capitale. La mostra 'Sinologia Mediterranea' propone due mondi distanti: oriente e occidente. Il percorso in trenta immagini mostra un filo comune nell'estrema esplosione dei colori dai contrasti netti. Veneziano è un acuto indagatore dell'animo umano. E tra simboli, icone e noti marchi aziendali riesce a modificare la percezione, svelandone l'attrazione ormai radicata nella società contemporanea. L'allestimento pone il visitatore nelle condizioni di confrontarsi con le contraddizioni quotidiane della vita e predispone l'animo all'esplorazione del sé, seguendo la contemplazione lenta e meditativa delle opere 'cinesi'. La vera sfida è nell'approccio contraddittorio con la contemporaneità: l'uomo non si riesce più a identificarsi nella libertà del Rinascimento, perché artefice/vittima della riproduzione seriale (come nell’Ultima cena di Leonardo da Vinci ricoperta da una enorme 'M' e nel 'burqa-coca cola' ) e dei 'non luoghi'. Immagini che sono, allo stesso tempo, classiche e tecnologicamente avanzate. Nell'operazione di sintesi del pittore è racchiusa la poetica della sua produzione, alla ricerca dell'autenticità del valore dell'arte. La stratificazione pittorica serve a 'manomettere' l'ingranaggio dell'inganno della prima impressione. E sollecita ad andare oltre le semplici linee dei codici a barre che, come gli 'Isbn', tentano di celare il vero contenuto delle emozioni. L'intreccio di questi olii su tela veicolano con intelligenza le combinazioni di variabili dei tanti linguaggi posti sullo sfondo: scritture greche, ebraiche e arabe. Lo sguardo spazia in un immaginario figurativo estremamente variegato, riuscendo a coinvolgere mente e corpo in suggestiviscenari enigmatici e oscuri.
Sinologia Mediterranea di Corrado Veneziano fino al 23 febbraio 2018 Silber Gallery viale Regina Margherita, 92 - Roma Dal lunedì al sabato, dalle 10.30 alle 19.00 mail: info@silbergallery.it http://www.silbergallery.it/
re la percezione, svelandone l'attrazione ormai radicata nella società contemporanea. L'allestimento pone il visitatore nelle condizioni di confrontarsi con le contraddizioni quotidiane della vita e predispone l'animo all'esplorazione del sé, seguendo la contemplazione lenta e meditativa delle opere 'cinesi'. La vera sfida è nell'approccio contraddittorio con la contemporaneità: l'uomo non si riesce più a identificarsi nella libertà del Rinascimento, perché artefice/vittima della riproduzione seriale (come nell’Ultima cena di Leonardo da Vinci ricoperta da una enorme 'M' e nel 'burqa-coca cola' ) e dei 'non luoghi'. Immagini che sono, allo stesso tempo, classiche e tecnologicamente avanzate. Nell'operazione di sintesi del pittore è racchiusa la poetica della sua produzione, alla ricerca dell'autenticità del valore dell'arte. La stratificazione pittorica serve a 'manomettere' l'ingranaggio dell'inganno della prima impressione. E sollecita ad andare oltre le semplici linee dei codici a barre che, come gli 'Isbn', tentano di celare il vero contenuto delle emozioni. L'intreccio di questi olii su tela veicolano con intelligenza le combinazioni di variabili dei tanti linguaggi posti sullo sfondo: scritture greche, ebraiche e arabe. Lo sguardo spazia in un immaginario figurativo estremamente variegato, riuscendo a coinvolgere mente e corpo in suggestivi scenari enigmatici e oscuri.