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4 Dicembre 2024

Veronica De Angelis: "La cultura delle '3 R' cambierà il mondo"

di Michela Diamanti
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Veronica De Angelis: "La cultura delle '3 R' cambierà il mondo"

Secondo la presidente di ‘Yourban2030’, la fotografia può catturare in un’immagine la potenza rigenerativa della natura, ispirando profonde riflessioni sull’emergenza climatica e la necessità di una ‘svolta green’ del nostro modello di sviluppo

‘The R Factor’
è un progetto volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sostenibilità ambientale attraverso l’arte. Promosso da ‘Yourban2030’ e ‘Myllennium Award 2021’, l’iniziativa prevede un premio per un giovane fotografo under 30, che riesca a rappresentare al meglio il fattore ‘R’ (reduce, reuse, recycle, ndr). Per saperne di più, ne abbiamo parlato con Veronica De Angelis, presidente di ‘Yourban2030’.

Veronica De Angelis, non solo sostenibilità ambientale, ma ‘fattore R’ nello specifico: quanto è importante tenere a mente questi principi, anche mentre si produce arte?

“Storicamente, l’arte ha sempre tratto grande ispirazione dalla natura. La gran parte degli artisti con i quali ci siamo interfacciati sono sempre molto attenti al fattore sostenibilità, sia nel tema che affrontano, sia nell’utilizzo dei medium . Oggi, la tecnologia e il riutilizzo dei materiali sta avendo un forte impatto sul modo in cui si produce l’arte. E io penso che questo sia proprio merito degli artisti stessi, i quali sentono un bisogno di comunicare attraverso le loro opere l’urgenza al cambiamento. Negli anni ‘60-’70 del secolo scorso, negli Stati Uniti, per esempio, nasceva la ‘Land Art’. Oggi, artisti come Olafur Eliasson, Ai Weiwei e Cagol attraverso le loro opere spingono a forti riflessioni sull’emergenza del cambiamento climatico. La fotografia, a mio parerYourban2030.jpge, può catturare in una immagine la potenza rigenerativa della natura, la distruzione dell’uomo o le sue buone pratiche. L’arte possiede un linguaggio universale, fatto di emozioni. Ed è, per noi di ‘Yourban2030’, protagonista di una spinta al cambiamento. Per chi avrà modo di studiare arte, in futuro, quella attuale sarà traccia indelebile di un’urgenza del presente: quella di cambiare il modo in cui ognuno di noi agisce per tutelare il pianeta che ci ospita”.

L’imprenditoria ‘green’ non si ferma e trova sempre più modi di esprimersi: c’è un appello in particolare che sente di lanciare in questo senso?
“Mi auguro che, un giorno, l’imprenditoria ‘green’ sia la normalità e non l’eccezione. Mi rendo conto del difficile e lungo percorso che ogni azienda deve fare per arrivare a dei risultati, trasformando il modo in cui esse operano. Il mio appello va sicuramente alle imprese, che possono strutturarsi e agire anche restituendo qualche cosa al territorio che le ospita. Ma va anche e, soprattutto, alle istituzioni, perché premino le aziende che decidono di sfidarsi nel cambiare il loro sistema produttivo. Senza incentivi importanti e concreti di natura economica e fiscale sarà difficile, per molte aziende che devono combattere con una pesante crisi aggravata dalla pandemia, trovare le risorse per trasformarsi in imprese green”.

La fotografia è solo l’ultima delle arti che si mettono al servizio dell’ambiente e della riqualificazione urbana: cosa si aspetta dalle fotografie in gara?
“Una delle caratteristiche principali della natura è quella di saper superare le calamità, di rigenerarsi, di trasformarsi. Il nostro territorio è ricco di esempi di questo fenomeno: edifici abbandonati che vengono inghiottiti dal verde e diventano rifugio per animali; navi affondate che si trasformano in habitat acquatici, dove le specie marine trovano spazio per ripararsi e riprodursi. Ma il ‘fattore R’ può anche essere umano, se pensiamo alla filosofia delle ‘3 R’: reuse, reduce e recycle . Mi auguro che questo sia per i giovani partecipanti al concorso un esercizio di riflessione. E che, attraverso questo progetto, si sentano ispirati nel trovare un’immagine evocativa e potente, che sia al contempo bellezza e consapevolezza”.

Qual è il prossimo progetto di ‘Yourban2030’?
“Abbiamo diversi progetti in cantiere a Milano. Grazie al supporto di William Griffini di ‘Carter & Benson’, stiamo avviando un progetto che vedrà diverse opere di ‘Street art’ sui muri delle scuole. Inoltre, ci stiamo impegnando per partire con diversi progetti negli Stati Uniti e in Olanda, dove abbiamo già realizzato un primo murales ‘mangiasmog’. Ci piacerebbe molto iniziare a lavorare anche con la scultura ed espandere il progetto fotografico”.

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Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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