La Toscana in prima linea nel settore farmaceutico e della medicina da remoto grazie alla ‘JSB Solutions’, l’incubatore italiano di progetti per le applicazioni alternative in cryptovalute anche in campo scientifico e sanitario
In genere, la tecnologia Blockchain viene associata alle transazioni in valuta virtuale. Eppure, nel corso di questi ultimi anni, essa ha assunto diverse funzioni extra-finanziarie, ulteriormente accelerate dall’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia da coronavirus. Nel nostro Paese, dove prevale ancora tanta ignoranza sull'argomento e il disinteresse dei politici sugli investimenti concordati dagli altri Stati-membri in sede Ue, finalmente arrivano segnali positivi: a Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze, è pienamente in funzione il 'Blockchain Life Science Lab', il primo laboratorio aperto a professionisti, aziende, università ed enti pubblici, che stanno studiando le applicazioni della blockchain per sviluppare nuovi progetti legati alle nuove tecnologia. Si tratta di un'iniziativa inaugurata nella primavera del 2018, che vede come capofila la 'JSB Solutions': un’azienda che si occupa di consulenza nel settore farmaceutico, clinico e nell sviluppo di soluzioni software. Il laboratorio, con sede negli uffici della 'JSB Solutions', ha creato una rete di collaborazioni anche al di fuori del territorio toscano, per studiare l’integrazione della blockchain in soluzioni già esistenti o finalizzata allo sviluppo di nuove applicazioni industriali. A collaborare con quello che, nel giro di pochi anni, è diventato il distretto fiorentino della blockchain, anche l'Università di Firenze: il professor Lorenzo Mucchi, docente del dipartimento di Ingegneria dell'informazione, si sta occupando di ricerca nell’ambito della blockchain applicata al settore ‘e-Health’, della medicina da remoto e nelle soluzioni integrate dei dispositivi medici indossabili. La stessa 'JSB Solutions' ha applicato la tecnologia ai sistemi di gestione degli studi clinici e della manifattura farmaceutica. E sta valutando l’integrazione di questa tecnologia alla catena di produzione farmaceutica, in virtù della specializzazione della produzione nel settore clinico e per lo sviluppo di soluzioni software. La stessa 'Timenet', azienda di telecomunicazioni, è stata la prima azienda ad aver aderito al progetto, collaborando con 'JSB' nei progetti di applicazione di blockchain al settore farmaceutico e clinico, in relazione alla trasmissione dati e alla gestione delle infrastrutture di rete. Nella ‘Blockchain Life Science Lab’ sta lavorando, inoltre, la società ‘Rivoluzione Digitale’: azienda informatica milanese che si occupa delle applicazioni al mondo dei diritti d’autore. Il progetto ha l’obiettivo di guardare al futuro tramite l’unica modalità possibile: abbassare le barriere di mercato, creare un confronto aperto tra scienza e sviluppo, condividere conoscenza con professionisti e aziende anche dello stesso settore.