Franco Zeffirelli e Luchino Visconti non hanno eredi nell’arte: ecco perché diviene importante ricordare, a un anno esatto dalla scomparsa del grande Maestro fiorentino, l’afflato spirituale, l’ineguagliabile professionalità, la precisione maniacale nella ricostruzione di costumi e scenografie
Oggi celebriamo un anno preciso dalla scomparsa di Franco Zeffirelli, nato a Firenze il 12 febbraio 1923. Per amicizia con Luchino Visconti, gli venne permesso di assistere, ancor giovanissimo, alle riprese de ‘La terra trema’, per poi esordire come regista teatrale con ‘Lulù’ di Frank Wedekind. In seguito, si dedicò con notevole successo alla regia di opere liriche, sia sulle tavole dei teatri dell’opera, sia in pellicola. Non a caso, Silvio D’Amico così scriveva nella sua ‘Storia del Teatro’: "Tra i maggiori esponenti della moderna regia italiana sono da citare Luchino Visconti, Orazio Costa, Ettore Giannini, Giorgio Strehler, Luigi Squarzina e Franco Zeffirelli”. Dopo la guerra - durante la quale si era distinto, come partigiano, nei giorni della liberazione di Firenze - il Maestro Zeffirelli presentò il suo primo film-opera: ‘Traviata’. E fu subito un successo, di critica e pubblico. Ancora oggi, si apprezzano le scene fin troppo curate; i costumi; la scelta della soprano. In una espressione, di lui, ancora oggi, si apprezza la precisione, che divenne, nei decenni, la caratteristica principale delle sue opere liriche e cinematografiche: curatore, consigliere e scenografo dei maggiori spettacoli mai realizzati, contemplato da Luchino Visconti e maestro scenografo per Mario Chiari e Piero Tosi per il ‘Ludwig’, così come da Giorgio Strehler per il favolistico ‘Giardino dei ciliegi’. Pazientemente e con grandissima serenità, Franco Zeffirelli dispensava sempre suggerimenti scenici agli amici. Memorabili le sue messe in scena delle opere di William Shakespeare. Una tra le infinite è decisamente da ricordare: ‘Romeo e Giulietta’. Ma anche la sua personale spiritualità e autentica religiosità traspare nell’inconfondibile ‘Fratello Sole, Sorella Luna’, con la musica degli angeli realizzata da Riz Ortolani. Quella musica e quella spiritualità che accompagneranno per sempre questo indimenticabile Maestro.
NELLA FOTO QUI SOPRA: IL BALCONE DI GIULIETTA A VERONA
AL CENTRO: LA LOCANDINA DEL 'LUDWIG' DI CUI CURO' LE SCENOGRAFIE
IN APERTURA: FRANCO ZEFFIRELLI