‘The trainer’ è un film delicato e toccante, scritto e diretto dal regista siciliano Carlo Comito, che racconta la vicenda di un bambino che riesce a superare un dolore disorientante e, a prima vista, poco gestibile, grazie all’amore di un cane
L’anteprima nazionale di ‘The trainer’, con tanto di conferenza stampa curata da Michele Cucuzza, si è tenuta a Palermo, presso la sala cinematografica ‘Vittorio De Seta’, alla fine dello scorso mese di luglio. La pellicola, prodotta da ‘Calamaro Gigante Pictures - Cinema indipendente', in collaborazione con ‘Pubblimage produzioni’, racconta la storia di Luca, un bambino siciliano che, dopo la perdita della madre a causa del ‘male del secolo’, entra in uno stato depressivo che gli causa il ‘mutismo’. Il padre, disperato, consulta vari specialisti, i quali non riescono a riscontrare nessuna patologia medica nel ragazzino. Ma l'incontro casuale con un addestratore di cani durante una manifestazione cinofila segna una ‘svolta’ significativa: l’amore gratuito e sincero degli animali verso l’uomo si trasforma in un’inaspettata fonte di coraggio per Luca, che gli consente di superare il proprio disorientamento, diventando punto di riferimento per gli animali e, soprattutto, per se stesso. Questo film lancia un messaggio ‘diretto’ di speranza a tutti coloro che hanno vissuto lo stesso disagio del bambino di ‘The trainer’ e alle loro famiglie, affinché non ci si demoralizzi mai, anche di fronte a ciò che può apparire insuperabile. Spesso, infatti, le terapie tradizionali, necessarie e di primaria importanza, si trovano a fare i conti con la scarsa predisposizione psicologica del paziente a progredire. Gli animali, invece, possono trasformarsi in una ‘leva motivazionale’ decisiva: operare insieme a un 'cucciolo' significa giocare con lui, rispecchiarsi nelle sue paure, aiutarlo a superare prove e momenti importanti. La dolcezza di un cane incuriosisce, stimola, rassicura e consola: è poi compito dello specialista stimolare un dettagliato e rigoroso programma riabilitativo. Insomma, ‘The trainer’ è un film italiano che affronta, finalmente, un tema concreto, semplice e, al contempo, delicato e profondo. Ne abbiamo parlato col regista, Carlo Comito, artista palermitano con la passione per la pittura e per la fotografia.
Carlo Comito, come e quando è nata l’idea di questo film?
“L’idea proviene da una vicenda reale e personale: c’è molto di autobiografico in questo film. Avevo circa 15 anni quando persi mia madre a causa del cancro: è stata un’esperienza forte, devastante, poiché ero molto legato a mia mamma e, ancora oggi, a distanza di 30 anni, non sono riuscito a colmare del tutto il ‘vuoto’ che mi ha lasciato. Questo film vuol essere un omaggio a lei e un segnale di speranza per tutte quelle persone che soffrono e che, con l’aiuto dei propri cari, animali compresi, possono superare le avversità della vita”.
Il film, quindi, è una forte rappresentazione del dolore?
“Sì, ma non del tutto: credo, infatti, che la rappresentazione del dolore, se affrontata con intelligenza, possa aiutarci a superarlo. Se, invece, ci si illude di poterlo ‘cristallizzare’ o di guardarlo solo ‘da lontano’, magari perché convinti che un certo tipo di situazione non ci potrà mai capitare, è solo perché abbiamo paura di affrontare la realtà della vita”.
A quale genere di pubblico è rivolto 'The trainer'?
“A qualsiasi tipo di pubblico, poiché lancia un messaggio di speranza per tutti. Vorrei tanto che questa pellicola potesse essere vista soprattutto nelle scuole, dato che tanti ragazzi e tante famiglie sempre più spesso vengono toccate da questo tipo di situazione. In molti non sanno quanti sono gli effetti benefici della ‘pet-terapy’, che dunque è la vera ‘spina dorsale’ del film”.
Perché la scelta di un cane a fianco di un bambino?
“Perché il cane rappresenta l’umiltà, l’attenzione verso l’altro, la generosità, la discrezione, l’amore incondizionato e disinteressato. Solo la dolcezza di un cane avrebbe potuto aiutare Luca, il ragazzino protagonista del film”.
Dopo questo tuo lavoro, significativo e importante, quali sono i tuoi progetti cinematografici futuri?
“Il prossimo progetto è la realizzazione di un lungometraggio comico, che andrà nelle sale cinematografiche italiane a Natale col titolo, ‘Mai dire Natale’, scritto e diretto da me, ma prodotto dalla Pubblimage produzioni”.