Oltre dieci minuti di applausi al Festival di Cannes per il film di Nanni Moretti in concorso. Una pellicola che commuove; un capolavoro, secondo il magazine francese Positif, pronto a vincere la Palma d’oro
Che lo si ami o lo si odi, Nanni moretti è uno di quei registi che fin dagli esordi non è mai stato banale La profondità dei suoi spaccati tocca vette eccelse, anche quando le storie raccontate sembrano leggere o semplici. Come regista, Moretti non è nuovo all'indagine del dolore, della perdita, del trauma che provoca il distacco forzato da chi amiamo. Già ne 'La stanza del figlio' avevamo sentito il dolore, forte e assordante, dei protagonisti per la perdita del figlio, ma in questo suo ultimo lavoro Moretti regala al pubblico il suo personale dolore, nel racconto degli ultimi mesi della vita della madre, affidando alla splendida interpretazione di Margherita Buy il modo per decodificare questo dolore, rendendolo visibile e forte.
La storia è semplice, la struttura narrativa anche. Margherita è una regista. Durante le riprese del suo ultimo film la madre si ammala e finisce in ospedale, peggiorando di giorno in giorno fino a morire. Di contorno alla narrazione troviamo il fratello Giovanni, interpretato dallo stesso Nanni Moretti, ingegnere che mette in gioco tutto di sé durante la malattia della madre, arrivando finanche a licenziarsi. L'attore John Turturro, che interpreta il personaggio di Barry Huggins, un capriccioso attore holliwoodiano, protagonista del film che Margherita sta girando, è una figura che Moretti utilizza per parlare della 'sua' frustrazione nel non discernere più, a volte, la verità dalla finzione. Una condizione che raggiunge il suo apice quando Barry, stanco di ripetere una scena del film non riuscita, urla: "Riportatemi nella realtà, voglio tornare nella realtà”!
Personaggi più defilati, quali Vittorio, l'ex marito di Margherita, e la figlia Livia, riportano la protagonista alla quotidianità e ai suoi problemi.
La sceneggiatura, scritta da Moretti insieme a Francesco Piccolo e Valia Santella, è essenzialmente autobiografica. Il regista, esplorando la propria fragilità, il trovarsi con le spalle al muro, senza fiducia neppure in se stesso, con un generosissimo atto di umiltà consegna tutto il suo sentire a Margherita Buy affinche' gli dia corpo, voce e due occhi limpidi per piangere.
Magistrale, nella sua semplice eleganza, l'interpretazione di Giulia Lazzarini nei panni di mamma Ada.
Un film di Nanni Moretti. Con Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini, Nanni Moretti, Beatrice Mancini [I]. continua» Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 106 min. - Italia, Francia, Germania 2015.