E’ la storia di una donna che lotta contro i suoi demoni, per riuscire a fuggire dal piacere perverso della dipendenza e dell’autodistruzione
Quella che 'The Outrun' ci mostra è la storia di una donna che lotta contro i suoi demoni, per fuggire dal piacere perverso della dipendenza e dell’autodistruzione. Una trama che abbiamo visto centinaia di volte, ma che difficilmente riesce a coinvolgere e ad appassionare come nel caso del film di Nora Fingscheidt. Presentato al 'Sundance Film Festival' e, in seguito, ad 'Alice nella città della Festa del cinema di Roma', questa pellicola è un adattamento del memoir di Amy Liptrot, pubblicato in Italia da Guanda con il titolo: 'Nelle isole estreme'. Vanta la partecipazione di Saoirse Ronan nel ruolo di protagonista, in una delle sue migliori interpretazioni. Alcol, droghe e ogni genere di eccesso caratterizzano la vita di Rona (Saoirse Ronan), una ragazza che vive tra Londra e le isole Orcadi, sempre alla ricerca di stati alterati di coscienza. La giovane donna riuscirà, con grande forza di volontà, a riemergere dai suoi abissi, non prima, però, di aver affrontato un programma di disintossicazione di 90 giorni: un percorso difficile e niente affatto lineare, pieno di insidie e tentazioni, in un’altalena di emozioni violente e perdita di se stessi, dopo aver perso definitivamente l’amore e la fiducia del suo fidanzato. Una vita, quella di Rona, ridotta a continui 'flash', che la regia cerca di raccontare anche attraverso uno stile frammentato, che mescola i piani temporali, il prima e il dopo, senza soluzione di continuità. Attraverso una splendida fotografia, che esalta i paesaggi mozzafiato delle Orcadi, il film esercita sullo spettatore un fascino magnetico, mettendo in mostra una natura selvaggia e indomabile, che paradossalmente diventa il rifugio di Rona dove ritrovare la sua identità e le sue radici. Una dimensione 'altra' rispetto alla mondaneità e il caos di Londra: un luogo ancestrale in cui poter rinascere e riscoprire il proprio ritmo interiore. E se il percorso di redenzione della protagonista verso la sobrietà può risultare un qualcosa di poco originale o di già visto, è l’interpretazione toccante della Ronan, insieme a una regia sempre ispirata, a rendere 'The Outrun' un lavoro di grande impatto e qualità. Un film che, nella sua disarmante sincerità, ci mostra cosa significa poter ricominciare a vivere una nuova vita, dopo aver affrontato con coraggio i propri demoni.