Una settima edizione straordinaria alla Mostra del Cinema di Venezia 2023 per il progetto curato e prodotto da Claudia Conte, conduttrice e attivista per i diritti umani, che ha radunato figure femminili eccellenti di diversi ambiti. Da Chiara Sbarigia, affermata manager nel mondo dell’audiovisivo, prima donna presidente di Cinecittà e di Apa (Associazione produttori audiovisivi, ndr), all’attrice e regista Monica Guerritore, simbolo di forza e determinazione, che ha annunciato le riprese del suo primo film da regista dedicato ad Anna Magnani. Ma anche la cantante Noemi, che da sempre lotta contro la violenza e il bodyshaming, premiata dal produttore Andrea Iervolino, a sua volta in concorso alla Mostra del cinema di Venezia con il suo film ‘Ferrari’. Premi internazionali anche alla regista tunisina, Kaouther Ben Hania, che racconta storie di diritti negati in Africa, oggi che ne viviamo le conseguenze con la forte ondata migratoria, fino al premio Oscar, Jane Campion, la cui presenza ha commosso ed emozionato i partecipanti.
Spazio quest’anno anche alle materie Stem, con due ‘role model’ d’eccezione: la virologa e scienziata internazionale Ilaria Capua, premiata dall’imprenditrice sanitaria Patrizia Angelotti, Ad Accurate leader nella riduzione del rischio clinico e nei casi di 'malpractice'. Accanto ai Women in Cinema Award, quest’anno anche il premio Kpmg, partner di WiCA, consegnato alla produttrice Verdiana Bixio, presidente di Publispei. Durante la cerimonia, che si è svolta all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, erano presenti: il prefetto Francesco Messina, il prefetto Licia Messina, la conduttrice televisiva Barbara Palombelli e l’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, l’attore Pino Calabrese, la presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, il presidente dell’Icff (Italian Contemporary Film Festival di Toronto, ndr) Paul Golini, la cantante e attrice canadese Ana Golja, Anita Falcetta, presidente di ‘Women of Chance’, la principessa Victoria Torlonia, l’imprenditrice romana Giusi Gallotto, il presidente del Credito sportivo, Beniamino Quintieri, la vicepresidente del Coni, Silvia Salis con il marito e regista Fausto Brizzi e il maestro orafo, Michele Affidato.
“Wica è un progetto che nasce da un’idea condivisa con Angela Prudenzi e Cristina Scognamillo”, ha affermato Claudia Conte, che oggi è anche una scrittrice affermata e un'opinionista di spessore, “sostenute da una prestigiosa Academy tutta al femminile. Un premio dalle donne per le donne, esempio di leadership femminile, di virtuosa collaborazione, solidarietà e sostegno reciproco. Quest’anno”, ha aggiunto la Conte, “abbiamo voluto dedicarlo alle vittime di violenza. Il vestito scelto per il red carpet vuole infatti sottolineare un nesso importante: la violenza spesso si scatena quando la donna prova a emanciparsi, a realizzarsi, a rendersi indipendente e sfuggire al controllo. Io credo fortemente che la lotta alla violenza cominci dalla normalizzazione del potere femminile. L’empowerment femminile”, ha concluso Claudia Conte, “è un obiettivo urgente e prioritario da perseguire, anche per agire su radicati retaggi patriarcali, da cui genera la violenza più truce”.
QUI SOPRA: CLAUDIA CONTE MENTRE SFILA SUL RED CARPET DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
AL CENTRO: CON L'ATTRICE E REGISTA, MONICA GUERRITORE E CON LA VIROLOGA, ILARIA CAPUA
IN APERTURA: CON LA REGISTA DUE VOLTE PREMIO OSCAR, JANE CAMPION