I prodotti ‘plant based’ rappresentano una vera rivoluzione per il mercato italiano e si apprestano conquistare una clientela di giovani consumatori sempre più sensibili alle tematiche ambientali
Dopo il kebab vegetale sbarcato sugli scaffali della catena ‘Iceland’, nel Regno Unito, la grande novità di quest’anno legata al tema arriva direttamente dall’Italia. Questa volta, è la catena italiana ‘Kebhouze’, il marchio di fastfood kebab, a puntare sul plant based. Nel variegato menù, oltre ai classici kebab di carne, è infatti possibile scegliere tra diversi tipi di varianti vegane, come per esempio: il vegetarian planted, il vegan planted e il planted classic. Il nuovo prodotto proposto è 100% vegetale e vegano, a base di proteine di piselli, senza alcun additivo, con l’aggiunta di vitamina B12, che rende il composto completo da un punto di vista nutrizionale. Secondo l’azienda produttrice, italiana ma con sede in Svizzera, a fare la differenza rispetto alla maggior parte dei prodotti ‘plant based’ che si trovano in commercio, è la completa assenza di soia. La produzione e il consumo di questi alimenti riduce di oltre il 74% l’emissione di Co2 rispetto alla produzione della classica carne, sfruttando contemporaneamente la metà dell’acqua e del terreno. La gustosa novità sembra aver già conquistato vegani e non: “E’ successo più volte”, dichiara Oliver Zon, uno dei fondatori di ‘Kebhouze’, “che clienti vegani ci abbiano chiesto, dopo il primo morso, quasi spaventati, se non si trattasse per errore: un kebab di vera carne. Inoltre”, sottolinea, “molti dei clienti che ordinano il ‘planted kebab’ ci dicono che mangiano carne senza problemi, ma che lo scelgono per puri motivi di gusto”. In sostanza, il prodotto è buono…
E’ ormai appurato che i prodotti ‘plant based’ abbiano ‘invaso’ anche il mercato del ‘food’ in Italia. La conferma ci arriva direttamente da una ricerca fatta dalla ‘Bva Doxa’, secondo la quale i prodotti a base vegetale sono acquistati dal 54% degli italiani: il 21% di loro li acquista abitualmente; il 33% solo occasionalmente. Ma secondo le loro analisi di mercato, i maggiori consumatori dei prodotti ‘plant based’ sono proprio i giovani under 35. Oltre al gusto personale, la scelta di preferire un prodotto vegano tocca diversi aspetti: nutrizionale o legato al tipo di dieta vegetariana o vegana. Un altro motivo che spinge i giovani a orientarsi verso questi nuovi prodotti è sicuramente il fatto che si tratta di alimenti ‘amici dell’ambiente’. L’alternativa alla carne, in molti casi ha una qualità tale da riuscire a sedurre anche chi ne fa un consumo abituale. E attualmente, la sfida del mercato è proprio quella di trasformare una scelta quasi obbligata, per chi segue un regime alimentare vegetariano o vegano, in una nuova e squisita tendenza anche per i carnivori e gli onnivori.
Il brand italiano produttore del planted kebab prevede di aprire oltre 25 ristoranti in tutta Italia entro la fine del 2022. Per il momento, Kebhouze è presente a Milano, Venezia, Roma, Genova, Torino, Bergamo, Biella e, fuori dall’Italia, a Ibiza. Buon appetito, dunque.