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23 Novembre 2024

Situazione legale in Italia e in Europa (CBD)

di Emanuela Colatosti
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Situazione legale in Italia e in Europa (CBD)

La situazione legale riguardante il cannabidiolo (Cbd) in Italia ed Europa rappresenta un argomento di vasta portata, in quanto coinvolge differenti regolamentazioni.

Il Cbd, acronimo di cannabidiolo, è una delle due principali sostanze presenti nella pianta di Cannabis, insieme al Thc ed è noto anche come canapa o marijuana. A differenza del Thc, il cannabidiolo offre un vantaggio di notevole importanza: non ha alcun effetto psicotropo, non provoca allucinazioni e non crea dipendenza, neanche in caso di utilizzo continuativo. Questa caratteristica ha suscitato un crescente interesse nei confronti di tale sostanza come possibile soluzione a una serie di condizioni negative legate alla vita quotidiana.

Tuttavia, sorge una preoccupazione comune riguardo alla legislazione sul consumo del CBD. In Italia, fino a non molti anni fa, il cannabidiolo e la marijuana dalla quale viene estratto erano considerati illegali, classificati come sostanze stupefacenti. Ma cosa dice oggi la legge?

Europa e Cbd

Per quanto riguarda la situazione in Europa, la Corte Europea ha lasciato ai Paesi membri dell'Ue la possibilità di scegliere in modo autonomo come e quali leggi applicare riguardo al consumo e alla vendita di Cbd. Tuttavia, è necessario che ogni paese fornisca una motivazione dettagliata e valida nel caso di emanazione di divieti contrastanti con quanto stabilito dalla Corte stessa.

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Attualmente, a seguito della storica sentenza della Corte europea del 19 novembre 2020, il Cbd è considerato legale in tutti i Paesi membri dell'Ue e ne è consentita la vendita. Tuttavia, singoli Stati possono introdurre limiti all'utilizzo del CBD nelle proprie normative nazionali per tutelare particolari esigenze legate alla salute pubblica. È importante sottolineare che l'orientamento della Corte Europea è stato influenzato dal parere dell'OMS del 2018, secondo cui il Cbd è considerato una sostanza sicura e priva di effetti collaterali. Questo parere ha avuto un impatto significativo anche sulla legislazione italiana.

La situazione italiana

Il cannabidiolo e altri derivati della pianta di canapa hanno iniziato da diversi anni a diffondersi anche Italia. Secondo la legge, è consentita la coltivazione solo delle varietà di Cannabis sativa L. inserite nel Catalogo comune europeo. Tuttavia, la situazione si complica a causa del Testo Unico sugli stupefacenti, pubblicato il 31 ottobre 1990 e aggiornato a febbraio 2022. Ancora oggi, la resina di cannabis, l'olio, le foglie e l'infiorescenza sono elencati nella Tabella II del Testo Unico. Di conseguenza, le norme si applicano a qualsiasi varietà di canapa, comprese quelle con un livello di Thc inferiore allo 0,2%.

È evidente, quindi, l'ambiguità di una normativa che consente il possesso o l'acquisto di semi di marijuana esclusivamente per scopi collezionistici, ma vieta la coltivazione per uso domestico. Tale divieto è giustificato dal fatto che dai semi germinati potrebbero nascere piante con concentrazioni di Thc superiori a quelle consentite per legge.

Attualmente, i prodotti a base di Cbd più popolari e conosciuti sono gli integratori alimentari, in cui l'olio di Cbd è il più comune, i prodotti alimentari come bevande infuse con Cbd e altri principi attivi, i prodotti cosmetici contenenti Cbd come creme e sieri topici anti-invecchiamento, i prodotti per la cura della persona che contengono Cbd, i farmaci con un ingrediente farmaceutico attivo (Cbd in forma isolata o come estratto di cannabis) e gli e-liquidi con Cbd per il vaping. 

Una legge complessa

Oltre all'Italia, anche gli altri paesi europei affrontano questioni legali legate al Cbd. La legislazione e le opinioni delle persone in materia stanno evolvendo rapidamente, rendendo le regole attuali potenzialmente obsolete nel prossimo futuro. Tuttavia, attualmente, nei Paesi membri dell'Ue e nel Regno Unito, i prodotti cosmetici contenenti Cbd sono considerati legali se rispettano le normative cosmetiche vigenti.

Dunque, la situazione legale del Cbd varia da paese a paese. Le normative e le opinioni delle persone cambiano rapidamente e continuamente; quindi, le "regole" che si applicano oggi potrebbero non essere più valide domani. È importante sottolineare che, data la natura mutevole delle normative, è fondamentale essere informati sullo stato attuale delle leggi relative al Cbd nel proprio paese e nell'Unione Europea nel suo complesso. Le informazioni sulle regolamentazioni possono variare nel tempo e differire da un paese all'altro. 

Quali sono i prodotti in commercio?

Tra i prodotti a base di Cbd disponibili per l'acquisto ci sono anche alimenti realizzati con canapa sativa, tra cui dolci. Questi dolci vengono preparati utilizzando l'olio Cbd di JUSTBOB, con l'aggiunta di qualche goccia che conferisce una grande versatilità al burro. Per realizzare questi dolci, è sufficiente mescolare l'ingrediente principale con il burro normale e amalgamarli in circa un litro d'acqua. Il composto viene fatto bollire per almeno 8 ore, poi filtrato e refrigerato per renderlo compatto.

Credit: Foto di Erin Stone da Pixabay


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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