Sono sempre di più gli anziani che utilizzano internet e i social network, ed è dimostrato che la tecnologia aiuta ad invecchiare bene, consente alle persone di sentirsi meno sole, e di mantenere attiva la mente. Sono nate tantissime app, create appositamente per stimolare e facilitare la partecipazione nel web.
È sempre più evidente come internet e i social network non vengano utilizzati solo dalle nuove generazioni. Sono in forte aumento le cifre delle persone di una certa età che si avvicinano al web e si connettono a piattaforme come Facebook e YouTube; in Italia il 14% degli over 65 usa la piattaforma ideata da Mark Zuckemberg, e il 6,6% entra in YouTube per guardare, postare e condividere video. Anche Twitter e Instagram, riscuotono un notevole consenso, perché per molti sono un’alternativa per restare in contatto con amici e parenti lontani, oltre ad essere un modo per rimanere costantemente aggiornati su ciò che accade nel mondo. Secondo un recente rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione la forbice tra giovani e anziani che utilizzano internet è ancora alta, si passa da un 77 % dei ragazzi under 30 ad un 14,3 % per gli over 65 iscritto su Facebook, ma questa distanza sembra diminuire di anno in anno, e la fascia di età compresa tra i 55 e i 75 anni, fa riscontrare un aumento dell’uso dei social. Se facciamo un paragone con gli Stati Uniti ci rendiamo conto, però, di come la realtà sia già da anni consolidata, oltre il 43% della popolazione non giovane è presente sui social network ed è attiva in rete, in dieci anni le cifre sono triplicate, nel 2006 solo l’1% utilizzava internet. Ora, se pensiamo che nel nostro paese oltre 35 milioni di persone navigano nel web ed il 50% degli italiani è su Facebook, e circa un milione e mezzo di anziani usa il noto social network, diventa necessario capire: cosa li induce ad iscriversi? Secondo alcuni studi e da un’indagine condotta dal progetto Ages 2.0 in collaborazione tra l’agenzia sanitaria delle Marche e l’University of Exeter in Gran Bretagna, è la necessità di entrare in contatto con amici e parenti, la prima cosa che li porta ad accedere ad internet, il fatto di sentirsi meno soli, di mantenersi impegnati con la mente, li rende più sereni. Ecco allora che internet diventa un mezzo benefico anche per la salute, chi accede alla rete ha meno disturbi di memoria, mantiene attivo il cervello più a lungo, soffre meno di solitudine e di depressione. Per facilitare e stimolare la partecipazione degli anziani in internet sono nate diverse realtà, tra le quali la pagina Facebook ‘Il Giornale del web’, la pagina di informazione quotidiana di Senior Italia FederAnziani, che conta oltre centocinquantamila fan, inoltre esiste un social network dedicato interamente alla terza età, Special Age, ideato da Angela Musolesi, che consente alle persone non solo di fare rete ed interagire, ma di accedere ad un servizio antitruffa, con la segnalazione costante attraverso una community dei raggiri e dei pericoli che esistono nel web. E per chi si connette con tablet, smartphone, android, sono nate tantissime applicazioni per allenare la memoria, per stimolare il cervello, e migliorare la qualità della vita. Pillboxie è un’app che consente di programmare l’assunzione di un farmaco e avvisa con una sorta di alert l’utente, in modo da ricordare di fare l’azione, anche se il cellulare o qualsiasi altro dispositivo non è attivo. Un’altra app molto simile è Pill Reminder, che funziona da promemoria per assumere le medicine. Lumosity è un’ app di brain training, ovvero un’applicazione di giochi e quiz per tenere in allenamento il cervello. Capita spesso alle persone anziane inoltre di perdere gli oggetti, ecco allora un’applicazione pensata per ritrovare il proprio dispositivo: Trova il mio iPhone. Non manca l’app per evitare di stancare la vista, con Voice reader, qualsiasi tipo di testo viene letto ad alta voce. Insomma, anche chi non ha dimestichezza con la tecnologia, attraverso alcune impostazioni e funzioni facilitate, può tranquillamente collegarsi alla rete, chi l’ha detto che l’hi-tech è solo per i giovani?