A novembre si è inaugurato ufficialmente il “Natale lungo a Napoli” e la 140esima Fiera di Natale ai Decumani. Protagoniste, quest'anno, le salernitane “Luci d’Artista”, che rappresentano senza ombra di dubbio una vera novità nel presepe napoletano. Venti le opere d'arte luminosa selezionate per l'occasione, ispirate al “Giardino incantato” di Salerno, che illumineranno il Natale della storica strada natalizia, San Gregorio Armeno, famosa per i suoi presepi. Il capoluogo partenopeo, nel frattempo, come controparte offre a Salerno la tradizione presepiale del Settecento napoletano, ospitata nel Tempio di Pomona di Salerno. Questo scambio culturale tra Salerno e Napoli è avvenuto mediante un accordo tra l’associazione “Corpo di Napoli”, presieduta dall’architetto Gabriele Casillo, il Presidente della IV Municipalità di Napoli, Armando Coppola (gli artigiani di San Gregorio Armeno hanno ricevuto anche il supporto di “Napoli Sotterranea”) e il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Armando Coppola ha definito questo scambio: “Una contaminazione culturale, concordata con il Comune di Salerno, un’operazione a costo zero perché l’Associazione Corpo di Napoli con il Presidente Gabriele Casillo si è accollata la spesa del trasporto e dell’allestimento dei presepi a Salerno. (…) È stato fatto un buon lavoro riguardo l’assegnazione delle postazioni delle bancarelle, tutti hanno la loro bancarella ben ordinata con planimetrie utilizzabili anche negli anni successivi. Riguardo al senso unico, è l’unica soluzione possibile per gestire il forte afflusso di persone e non rimanere schiacciati nella folla senza potersi godere lo spettacolo”.
Il “Natale lungo a Napoli”
Sabato 10 Novembre alle ore 17 in piazza San Gaetano si è aperto ufficialmente il “Natale lungo a Napoli” e la Fiera di Natale ai Decumani giunta ormai alla 140esima edizione. La festa di inizio della manifestazione è stata allietata dalla musica popolare del gruppo “Ars Nova” e degli “Zampognari dell’Alto Casertano”. Sono tanti gli appuntamenti che accompagneranno i napoletani fino a fine anno. Venti opere luminose, le salernitane “Luci d’Artista”, sono state installate nei decumani grazie allo scambio culturale avvenuto tra l’associazione “Corpo di Napoli” e gli artigiani di San Gregorio Armeno, supportati da “Napoli Sotterranea” e dalla IV Municipalità. L'organizzazione dell'evento è stata curata da Gabriele Casillo, presidente dell'Associazione “Corpo di Napoli” e Peppe Natella della Bottega San Lazzaro. Il parroco della Cattedrale, don Vincenzo Papa, e monsignor Salvatore Esposito, hanno reso possibile l’installazione nella Basilica di Santa Restituta del Duomo di Napoli, di una copia della Natività del presepe (dipinto realizzato dell'artista Mario Carotenuto). Le “Luci d'artista” salernitane illumineranno anche le strade principali di Napoli, affiancando le consuete illuminazioni installate dalla Camera di Commercio di Napoli. La pizzeria “Le Sorelle Bandiera” in virtù dello scambio culturale ha dedicato al primo cittadino salernitano, Vincenzo De Luca, la nuova “pizza dei Due Golfi”, mentre la pasticceria San Gaetano ha creato un dolce dedicato appositamente alle Luci d’Artista. Il maestro presepista Marco Ferrigno, nel frattempo, ha già regalato al sindaco salernitano un suo posto nel presepe natalizio dedicandogli una statuina in terracotta che lo rappresenta. (C. M.)
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Uno scambio culturale di arricchimento per entrambe le città, che però ha suscitato qualche malcontento. All'inaugurazione della manifestazione, infatti, non si è presentato, scatenando innumerevoli polemiche, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha disertato l'evento motivando la sua assenza con le seguenti dichiarazioni: “Non ci siamo perché è un'iniziativa che ha preso una piega che non ci piace. Non può essere che l'iniziativa passi come il sindaco di Salerno che viene a Napoli a inaugurare il Natale perché non è così, è una fandonia, una falsità. È come se io andassi a Salerno a fare la “Piedigrotta”. Il sindaco ha continuato affermando: “Sono ben felice di stringere accordi con le associazioni, come stiamo facendo con la Camera di commercio, e altri sindaci (come ho fatto con Torino, Milano, Palermo, Reggio Calabria). Tra le istituzioni, le città e i sindaci ci sono regole istituzionali. Se uno organizza iniziative meritevoli e le fa passare per operazioni politiche ci asteniamo dal partecipare perché non è questa la nostra filosofia. C'è chi le cose le sa fare bene e chi cerca di attuare le solite strumentalizzazioni politiche”. Riguardo il Natale il sindaco napoletano ha concluso promettendo e rassicurando i cittadini sul fatto che ci saranno “iniziative molto belle”, nonostante “le poche risorse che abbiamo, perché noi non abbiamo i milioni di De Luca”. È evidente che il sindaco si sia sentito estromesso dall'organizzazione dell'evento. Così come è vero che i problemi di bilancio della sua amministrazione comunale impongono una certa 'parsimonia'. Però è altrettanto importante tener presente che il presepe a Napoli è un'attrattiva rilevante, che è parte della cultura di questa città. Una tradizione fondata sull'impegno economico dei commercianti di San Gregorio Armeno che, da sempre, è una grande attrattiva per il turismo napoletano. Eppure, questa parte del Natale di Napoli non è annoverata tra i grandi eventi della regione e della città ed è questo che mortifica più di ogni altra cosa gli artigiani napoletani. Ben diversa, invece, è la situazione di Salerno, dove l'evento “Luci d’Artista” è stato creato nel 1998, con il gemellaggio con la città di Torino. Le famose luminarie sono state inaugurate nel 2006 e, da allora, sono un fiore all'occhiello per il turismo del capoluogo. Il sindaco di Salerno, visitando il Duomo e San Gregorio Armeno ha precisato che: “Il gemellaggio di Luci d’Artista è un segno di amicizia e l’inizio di una sinergia che di sicuro non finirà qui” e ha proseguito: “Siamo felici di aver accolto il graditissimo invito degli organizzatori della Fiera di Natale ai Decumani. La presenza delle Luci d'Artista nel meraviglioso contesto del centro storico di Napoli è un gesto di amicizia nel segno dell'arte presepiale e dell'arte della luce”, concludendo riguardo le luminarie salernitane e il presepe napoletano che “sono due elementi che richiamano l'attenzione di milioni di visitatori con significativi flussi turistici tra le due città già registrati negli anni passati e di certo questa collaborazione reciproca contribuirà ad aumentare (…)”. Al di là delle polemiche 'politiche', comunque, l'evento culturale ai napoletani è piaciuto, come si evince da una serie di pareri raccolti in città (vedi box ai piedi dell'articolo). Secondo Gabriele Casillo, presidente dell'Associazione “Il Corpo di Napoli”, che ha creato il connubio con Salerno, "il gemellaggio è anche una risposta al momento di attuale crisi economica. Penso che investire sul turismo si possa fare anche creando questo tipo di scambi culturali con altre realtà italiane. Sappiamo che dovrebbero arrivare dei fondi Unesco per il riordino del centro storico. La valenza culturale e sociale della Fiera dei Pastori e presepi di San Gregorio Armeno, è importantissima. Perché non utilizzare questa 'forza' per attuare dei cambiamenti (con maggiore presenza dei vigili urbani, la raccolta differenziata, la pulizia stradale, il funzionamento di quelle telecamere per la sicurezza da poco installate). Potrebbe essere un modo per partire dal cuore della città, la “Neapolis”, per poi allargarci man mano a macchia d'olio su altri quartieri".
A tu per tu con i napoletani
In merito alla vicenda del Natale lungo di Napoli e della situazione di San Gregorio Armeno abbiamo voluto sondare l'opinione dei cittadini raccogliendo pareri, considerazioni ed eventuali suggerimenti. Ecco le loro risposte.
Rosanna M. - Secondo me hanno ragione gli artigiani di San Gregorio Armeno, perché il presepe è una tradizione così importante, per la città di Napoli, che non merita di essere oscurata, anzi bisognerebbe dare molta risonanza e importanza proprio perché rispecchia quello che è la vera anima di questa città, il sindaco secondo il mio parere avrebbe dovuto associarsi e dare maggiore rilevanza a questa iniziativa, che incentiva il turismo, una delle forze della nostra città.
Carlo S. - Sono solidale con il presidente dell'associazione degli artigiani di San Gregorio Armeno, che ha avuto il coraggio di assumersi l'onere nell'iniziativa per lo scambio del presepe napoletano con le luminarie di Salerno, vista l'immobilismo del comune di Napoli. Inoltre non condivido l'atteggiamento arrogante del sindaco che si è ritenuto escluso inopportunamente, non partecipando all'inaugurazione della luminarie.
Daniela P. - Premetto che l'iniziativa di gemellaggio la trovo intelligente e un esempio di cittadinanza propositiva, ma ciò che mi rende perplessa in questa situazione, è la mancata comunicazione tra l'associazione "Il Corpo di Napoli" e il Sindaco o chi per esso. L'associazione afferma di aver fatto richiesta delle luminarie per S.Gregorio Armeno e di non avere ricevuto risposta, il Sindaco di essersi sentito scavalcato per il conseguenziale accordo preso con il Sindaco di Salerno. Il punto, a mio avviso, è che in questo momento storico, le iniziative dei cittadini e delle associazioni dovrebbero essere prese molto più in considerazione dalle Istituzioni perché potrebbero innescare circoli virtuosi con poca spesa e massima resa. Se non ascoltati potrebbero invece diventare, in alcuni casi, controproducenti. È ora di rendersi responsabili tutti di ciò che viviamo e il Sindaco deve prendere atto che i napoletani vogliono partecipare, proporre, non essere più meri destinatari. Prima se ne renderà conto, prima otterrà migliori risultati. Inutile inneggiare ad Obama se non si applica il "United we stand".
Maria. C. - Sono contro le iniziative dei privati per principio, suppongo che il sindaco avrà avuto le sue buone motivazioni per non presentarsi all'inaugurazione delle luminarie di Salerno, infine ritengo che Napoli abbia problemi ben più gravi che l'amministrazione deve affrontare e che meritano più spazio.
Claudio M. - Penso che si tratti di un conflitto tra autonomia e amministrazione, in questo caso il sindaco suppongo si sia sentito scavalcato, seppur l' iniziativa fosse stata brillante data la situazione...poi magari entrano pure in gioco rivalità politiche o campanilistiche. Detto ciò mi sembra opportuno che in contesti di deficit ci si adoperi individualmente per sopperire a certe lacune organizzative... in sostanza se il comune non può, che ben vengano iniziative indipendenti da parte dei privati. È vero che ciò magari andrebbe avallato dal primo cittadino, ma è anche vero che se non sussiste un'alternativa che si possa definire tale, non si può recriminare o comunque prendere le distanze solo per un capriccio, figlio dell'orgoglio.
Concludendo, data la bontà dell'iniziativa mi aspetto che il sindaco riveda la sua posizione e appoggi l'autonomia e l'ingegno dei privati.
A tu per tu con i napoletani
In merito alla vicenda del Natale lungo di Napoli e della situazione di San Gregorio Armeno abbiamo voluto sondare l'opinione dei cittadini raccogliendo pareri, considerazioni ed eventuali suggerimenti. Ecco le loro risposte.
Rosanna M. - Secondo me hanno ragione gli artigiani di San Gregorio Armeno, perché il presepe è una tradizione così importante, per la città di Napoli, che non merita di essere oscurata, anzi bisognerebbe dare molta risonanza e importanza proprio perché rispecchia quello che è la vera anima di questa città, il sindaco secondo il mio parere avrebbe dovuto associarsi e dare maggiore rilevanza a questa iniziativa, che incentiva il turismo, una delle forze della nostra città.
Carlo S. - Sono solidale con il presidente dell'associazione degli artigiani di San Gregorio Armeno, che ha avuto il coraggio di assumersi l'onere nell'iniziativa per lo scambio del presepe napoletano con le luminarie di Salerno, vista l'immobilismo del comune di Napoli. Inoltre non condivido l'atteggiamento arrogante del sindaco che si è ritenuto escluso inopportunamente, non partecipando all'inaugurazione della luminarie.
Daniela P. - Premetto che l'iniziativa di gemellaggio la trovo intelligente e un esempio di cittadinanza propositiva, ma ciò che mi rende perplessa in questa situazione, è la mancata comunicazione tra l'associazione "Il Corpo di Napoli" e il Sindaco o chi per esso. L'associazione afferma di aver fatto richiesta delle luminarie per S.Gregorio Armeno e di non avere ricevuto risposta, il Sindaco di essersi sentito scavalcato per il conseguenziale accordo preso con il Sindaco di Salerno. Il punto, a mio avviso, è che in questo momento storico, le iniziative dei cittadini e delle associazioni dovrebbero essere prese molto più in considerazione dalle Istituzioni perché potrebbero innescare circoli virtuosi con poca spesa e massima resa. Se non ascoltati potrebbero invece diventare, in alcuni casi, controproducenti. È ora di rendersi responsabili tutti di ciò che viviamo e il Sindaco deve prendere atto che i napoletani vogliono partecipare, proporre, non essere più meri destinatari. Prima se ne renderà conto, prima otterrà migliori risultati. Inutile inneggiare ad Obama se non si applica il "United we stand".
Maria. C. - Sono contro le iniziative dei privati per principio, suppongo che il sindaco avrà avuto le sue buone motivazioni per non presentarsi all'inaugurazione delle luminarie di Salerno, infine ritengo che Napoli abbia problemi ben più gravi che l'amministrazione deve affrontare e che meritano più spazio.
Claudio M. - Penso che si tratti di un conflitto tra autonomia e amministrazione, in questo caso il sindaco suppongo si sia sentito scavalcato, seppur l' iniziativa fosse stata brillante data la situazione... poi magari entrano pure in gioco rivalità politiche o campanilistiche. Detto ciò mi sembra opportuno che in contesti di deficit ci si adoperi individualmente per sopperire a certe lacune organizzative... in sostanza se il comune non può, che ben vengano iniziative indipendenti da parte dei privati. È vero che ciò magari andrebbe avallato dal primo cittadino, ma è anche vero che se non sussiste un'alternativa che si possa definire tale, non si può recriminare o comunque prendere le distanze solo per un capriccio, figlio dell'orgoglio.Concludendo, data la bontà dell'iniziativa mi aspetto che il sindaco riveda la sua posizione e appoggi l'autonomia e l'ingegno dei privati. (C. M.)
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