Il coraggioso sforzo intellettuale di Mapi, poetessa italo-belga impegnata nel sociale per liberare la cultura dalla propria ritrosia nel tentare di incidere sui problemi concreti delle persone
Si è tenuta nei giorni scorsi, presso la libreria Feltrinelli di viale Libia in Roma, la presentazione della silloge ‘Il vento della vita’, edita da 'Le Mezzelane'. Si tratta dell’ultimo lavoro di Mapi, poetessa italo-belga che ha fatto della poesia il centro della propria vita. Nata in Belgio, laureata in Filosofia e autorevole docente di Storia e di Lingua e Letteratura italiana, quest'autrice si è recentemente distinta come volontaria della Croce Rossa durante i giorni dei terremoti che hanno colpito il centro Italia, nell’estate del 2016 e nei primi mesi del 2017. Siamo cioè di fronte a una persona di livello superiore, che non si riempie la ‘bocca’ di parole, ma tende a intervenire concretamente nei problemi, impegnandosi coerentemente nell’applicazione concreta di un sano principio di solidarietà sociale. Probabilmente, queste caratteristiche personali l’hanno resa persona assolutamente distinta rispetto a quel che genericamente s’incontra nel panorama comune di ogni giorno. Qualità che la rendono poetessa già ‘tecnicamente’, nel suo sforzo di trascinare sulla Terra tutto ciò che, generalmente, viene considerato raro, difficile, di difficile emulazione. Una nobiltà d'animo che si riflette pienamente nella sua poetica, elevata ma mai retorica. Al punto che la stessa Cinzia Baldazzi, nota critica letteraria presente all’evento come relatrice, non ha potuto fare a meno di richiamare il filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein, teorico dell’ascesa trascendente in cui il lettore, dopo essere salito ai più alti livelli spirituali, è tenuto a “gettare via la scala”. Emozioni, mare, natura e tramonti fanno da sfondo ai versi di Mapi, sino a trasformarsi in un ‘riparo’ dal dolore e dal pensiero della morte. Ma anche in tali aspetti si evidenzia pienamente, anzi s’impone alla nostra attenzione, l’incontro con una sensibilità spontanea, autentica, totalmente priva di dissimulazioni. L’incasso del volume sarà devoluto in beneficenza alla sezione laziale dell’Associazione nazionale genitori di soggetti autistici (Angsa), presente alla serata proprio con la coordinatrice regionale del Lazio, Stefania Stellino, la quale ha voluto far presente come l’autismo sia spesso scambiato per una sorta di rigido blocco psicologico, oppure come semplice carenza affettiva, mentre invece si tratta di una sindrome specifica, che impedisce la capacità di filtrare gli stimoli ambientali esterni. C’è da segnalare, in ogni caso, che uno dei momenti più toccanti della serata è stato proprio quello in cui alcuni ragazzi autistici presenti hanno commosso l'intera sala con il loro modo gioioso di percepire la poesia, nel corso di un evento che ha visto anche alcuni spunti musicali apprezzabili, eseguiti da Maurizio Di Carlo e da Amedeo Morrone.
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