L'agenzia di Stato turca ha rivelato il ritrovamento di un reperto alquanto particolare: un mosaico con uno scheletro adagiato all’indietro e una scritta in greco: "Siate felici, godetevi la vita"
Lo scheletro reca un boccale in mano e, a fianco, una brocca di vino e una pagnotta di pane. L’iscrizione in greco antico costituisce una sorta di ‘Carpe diem’ ante litteram e inneggia ai piaceri della vita, prima che sia troppo tardi. Secondo l'archeologo Demet Kara, del Museo Archeologico di Hatay, il mosaico, rinvenuto in un'area nella provincia di Hatay, al confine con la Siria, già sottoposta a scavi dal 2012, risalirebbe a circa 2400 anni fa. Forse realizzato nella città greco-romana di Antiochia, si pensa che potesse decorare il pavimento della sala da pranzo di un'abitazione appartenete a una famiglia di alto livello sociale. Noto agli studiosi come "lo scheletro spericolato", il protagonista del mosaico è stato definito "unico nel suo genere", sebbene ne esista anche una versione italiana - meno raffinata e completa - risalente al I secolo d. C. e proveniente dall'area vesuviana.