Con ‘Amor mas que nunca’ (Amore più che mai) di Bewis de la Rosa, approda anche in Italia un genere musicale che ha saputo coniugare il ‘country rap’ americano con le tradizioni contadine spagnole più profonde e radicate
L’istituto Cervantes di Roma ha ospitato, di recente, un concerto di musica 'rap rurale' di Bewis de la Rosa: una novità assoluta per la capitale e per l'Italia. Il rap rurale, infatti, è un nuovo genere musicale: un progetto artistico unico nel suo genere, dove la campagna fa da cornice ai ritmi vocali e alle coreografie. Bewis de la Rosa è una giovane artista di Madrid, con una formazione interdisciplinare: cantante, ballerina, coreografa, ricercatrice nel campo della danza e del teatro fisico, sceneggiatrice teatrale e poetessa. Il titolo del suo primo album, 'Amor mas que nunca' (Amore più che mai, ndr) è una riflessione sull’amore, da una parte e il mondo rurale, dall’altra. Ebbene, l’idea ha colpito al cuore il pubblico romano: per il suo modo di essere autentico; per il suo amore per il paesaggio castigliano, al quale si connette in tutto ciò che fa; per il suo modo di apparire sul palco e nei video con grembiuli e cucchiai in mano per incitare a ballare; per il tatuaggio di una cipolla, che richiama i ricordi d’infanzia; per le danze, che hanno saputo mescolare l'hip hop con la musica latina. Ascoltando attentamente i testi delle sue canzoni, sentiamo parlare di eguaglianza di genere, di libertà e di salute mentale. L’amore e l’arte sono, per Bewis de la Rosa, potenti mezzi di trasformazione sociale, in grado di creare una società giusta, dove non ci sia alcuna forma di disuguaglianza. Bewis de la Rosa ha portato con sé una proposta artistica audace, fresca e coerente, che invita al cambiamento in tutti i suoi aspetti. Il rap rurale di Bewis de la Rosa, fatto di rime vocali ritmiche, ha fatto fare “fiesta”, coinvolgendo tutti i presenti; allegria e sorrisi; voglia di ballare e imparare qualche parola in spagnolo. In un’intervista recente, Bewis de la Rosa ha dichiarato che "il progresso ha tanti difetti". Perciò, ha deciso "di tornare indietro, per conoscere come si lavora un terreno o un giardino per poter essere autosufficiente"; di "volersi riconnettere con i bisogni primari, come il cibo"; di voler "conoscere luoghi e relazioni con le persone valorizzando l’ambiente rurale e le periferie del mondo". Da questa sua ricerca si è sviluppato il suo concetto di 'rural rap'. Il 'rap', infatti, è il modo in cui lei parla e fa musica di protesta sociale e politica. E il concetto di 'rurale' è il contesto di tutto ciò che esso comporta, come l’identità, il radicamento, l’autogestione, l’essere nata in periferia, piuttosto che in un quartiere facoltoso. Ed è proprio la periferia che lei identifica con la parola “rurale”. Il concerto era gratuito e si respirava un’aria di festival, di condivisione, di voglia di divertirsi che ha unito età e persone diverse. Bewis de la Rosa ha ringraziato l’istituto Cervantes, per averle aperto le porte di Roma: una città speciale per lei, perché "la prima volta che ho preso un aereo sono venuta proprio nella città eterna, dopo la fine degli studi superiori". Cioè quando ha iniziato a 'rappare' con tutti i suoi desideri e sogni adolescenziali.
QUI SOPRA: LA COPERTINA DEL NUOVO ALBUM DI BEWIS DE LA ROSA
AL CENTRO: L'ARTISTA CASTIGLIANA NELLA SUA TENUTA ALLA PERIFERIA DI MADRID
IN APERTURA: UN PRIMO PIANO ESTRATTO DAL VIDEOCLIP