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Si chiama 'simbiosi industriale' ed è la nuova frontiera dell'ecologia applicata al business. In pratica, i rifiuti di alcuni diventano la materia prima di altri. Una prassi che in Danimarca ha già fatto risparmiare 80 milioni di euro: vediamo come
DANIMARCA - Oggi siamo a Kalundborg in Danimarca. Da 40 anni questo piccolo porto è diventato il riferimento mondiale in materia di ecologia industriale. La simbiosi industriale come la chiamano qui. Cosa vuol dire? Che i rifiuti di alcuni diventano la materia prima di altri. Come? Ce lo spiega Mette Skovbjerg, Lei è la massima esperta del procedimento qui in Danimarca. Quali i vantaggi di questo sistema? Mette Skovbjerg: “Siamo sette partner qui a Kalundborg e abbiamo una riduzione annuale di CO2 di circa 275,000 tonnellate oltre a un risparmio di pressapoco 80 milioni di euro”. Aldilà dell’aspetto ambientale la simbiosi permette alle aziende di aumentare la propria competitività valorizzando i sottoprodotti ed evitando di importare risorse naturali. L’agenzia danese per la simbiosi sta replicando il sistema.Dati gli ottimi risultati ottenuti l’obiettivo è quello di coinvolgere una sessantina di aziende in una trentina di questi processi in tutto il paese. Noi siamo andati a visitarne una la cui specialità è la pulitura delle cisterne. Cosa che implica un grande consumo d’acqua. Da 6 mesi Ken, il manager dell’azienda, lavora con Mette per trovare un mezzo per valorizzare le acque reflue. Cosa che gli permetterebbe un grosso risparmio nel suo bilancio. Ken Gaarde: “Integrando la simbiosi potremmo dividere per due la nostra fattura di elettricità durante il processo di filtraggio dell’acqua. Vogliamo poi davvero un’azienda ecologica È importante per i nostri clienti.” Ken spera anche di trovare una soluzione per i suoi altri rifiuti plastici e metallici. Ne è convinto: integrare la simbiosi permetterebbe alla sua azienda di svilupparsi. Ken Gaarde: “Con i risparmi che riusciremmo a fare potremmo investire in macchinari ed espanderci”. Ciò che permetterebbe anche di creare nuovi impieghi per gli abitanti della regione di Kalundborg.”
Naturalmente per Ken questo è solo l'inizio del suo business. Ci facciamo spiegare meglio da Mette Skovbjerg come prosegue la'simbiosi'
Mette, il potenziale per un’azienda come quella di Ken è enorme. E adesso qual è per lui il prossimo passo da fare? Mette Skovbjerg: “Il prossimo passo è quello di trovare dei partner simbiotici che usino metalli. Dovrebbe essere una cosa facile da risolvere in un paio di settimane. E poi trovare qualcuno che possa usare le sue acque reflue. E lì ci vorrà almeno un anno.”
Mettiamo che io sia un imprenditore e voglia approfittare di questo bel sistema di simbiosi industriale. Che cosa devo fare? Mette Skovbjerg: “Prima bisogna identificare che tipo di rifiuti si producono. Poi bisogna essere abbastanza coraggiosi per capire quali partenariati affrontare, mantenendo una mente aperta quando si tratta di nuovi business ecologici.”