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Spagna - Internazionalizzazione attraverso i distretti di imprese - L’economia spagnola sta registrando di nuovo una crescita del 4% nel primo e secondo trimestre. Una delle spiegazioni di questo risultato è l’innovazione adottata dagli imprenditori per ottenere accesso ai mercati internazionali. Un esempio è questo cluster di imprese specializzate in macchinari agricoli. Ha fatturati in crescita del 30-40% l’anno e venti dipendenti rispetto ai tre di sette anni fa. Questa impresa si sta espandendo. Con l’aiuto di un cluster di imprese di Lleida, questa piccola e media impresa si è innovata molto e ha migliorato la propria offerta. Come risultato circa la metà delle vendite ora vanno all’estero, conferma Jordi Serrate, CEO di NIUBO Maquinaria Agrícola: “Quando sono entrato in questa impresa, sette anni fa, il giro di affari era regionale. Adesso siamo presenti in oltre 15 paesi, in America Latina, in Africa e nella maggior parte dell’Europa.” Per far aumentare l’export Jordi ha anche partecipato a diversi gruppi di lavoro e missioni commerciali in Portogallo, Marocco ed in Colombia. Ma ciò che ha migliorato la competitività dell’azienda è anche aver cambiato le procedure di lavoro. “Grazie al cluster abbiamo sviluppato nuovi processi di produzione su tutta la nostra linea, nuovi materiali per la costruzione dei macchinari e abbiamo cominciato ad aprirci alle esportazioni”– dice Jordi Serrate. Questo Cluster a Lleida è uno dei primi in Europa ad essere stato premiato con lo standard d’oro per l’eccellenza. Enric Pedrós, Manager del Cluster FEMAC, ci spiega come funziona: “Il cluster è composto da imprenditori ma anche da università ed ingegneri come consulenti. In tutto ha 50 membri. Il tasso medio di internazionalizzazione di queste imprese è del 55%. Alcune sono persino riuscite a penetrare mercati come Cina e Brasile”. “Quello che facciamo è organizzare la partecipazione congiunta delle imprese a fiere di commercio internazionale. Inoltre gestiamo gruppi di esportatori con un rappresentante per ciascuna azienda nei mercati stranieri — continua Pedrós— Cerchiamo anche di elevare le imprese a livello internazionale attraverso missioni commerciali”. Le compagnie più innovative sono quelle che esportano di più. Questo è il credo del cluster, per cui ricerca, innovazione e nuove tecnologie sono assolutamente fondamentali, come conferma Enric Pedrós: “Il futuro dell’agricoltura sta nel collegare i processi agricoli a sistemi di gestione avanzati. In questo momento stiamo cooperando con l’Aerospace Valley Cluster in Francia e con quello di fotonica della Catalogna per trovare soluzioni tecnologiche.” In pratica l’unione fa la forza, in nome dell’innovazione. “Secondo me la chiave del successo è avere un team dinamico e professionale, ma anche far parte di un cluster con altri produttori di macchinari agricoli con cui scambiare idee e progetti.” conclude Jordi Serrate.