Nel cuore di Bologna, in via Saragozza, un appartamento gestito da giovani adulti con sindrome di Down è pronto a ospitare chiunque scelga di supportare un progetto inclusivo
Un Bed & Breakfast ‘speciale’: è l’ultimo ambizioso progetto portato avanti dall’Associazione d’Idee, una realtà bolognese che sostiene le persone con sindrome di Down attraverso progetti di autonomia e inclusione. Via delle Idee è il nome dell’appartamento, che sorge proprio di fronte all’associazione, in via Saragozza, una delle principali arterie del capoluogo emiliano che unisce il centro storico alle aree più residenziali. “I sogni dei nostri ragazzi devono andare avanti, anche quando tutto si ferma. Il loro futuro non può aspettare che l’emergenza Covid passi”, dichiara la presidente dell’associazione, Rossana De Sanctis.
Via delle Idee ha aperto il primo dicembre scorso, malgrado le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria. La vicinanza con la ‘Casa delle Idee’, palestra quotidiana dei ragazzi con sindrome di Down, favorisce il contatto costante con l’associazione, grazie alla quale i giovani adulti imparano sempre qualcosa di nuovo, come cucinare, star dietro alla casa e utilizzare internet. Giovanni e Agnese ci hanno accolti presso il B&B, svelandoci alcuni dei segreti della sua riuscita (in meno di un mese, già diversi ospiti sono passati di qui): “Per me, la cosa più importante è fare sentire chi arriva qui a proprio agio”, spiega Giovanni, giovane adulto con sindrome di Down, già impiegato presso ‘Eataly’. In effetti, Giovanni dimostra una vera e propria passione per i lavori di contatto con il pubblico. Solerte, preciso, attento ai dettagli, controlla che l’appartamento sia pronto ad accogliere i futuri ospiti e gestisce la ‘libreria solidale’ all’ingresso, in cui è possibile donare un libro e prenderne uno di propria scelta.
Agnese, invece, si occupa di tutto quello che concerne la preparazione e la manutenzione della Via delle Idee: dagli asciugamani ai prodotti per il bagno, fino alla prima colazione. La sua passione per “fare il caffè”, ma anche per la cucina in generale e per il make up, la rende adatta a svolgere mansioni che esegue con pieno entusiasmo. Una nota ‘green’: tutti gli accessori a disposizione degli ospiti sono ‘eco-friendly’ e i monodose antispreco garantiscono il massimo livello igienico. I fondi raccolti dall’iniziativa serviranno a sostenere l’associazione, al fine di garantire il proseguimento delle attività e sviluppare nuovi progetti dedicati a soggetti con fragilità. “Sappiamo bene quale grande sfida rappresenti l’avvio di un’attività come questa”, sottolinea Rossana De Sanctis, “proprio nel momento dell’emergenza sanitaria, quando gli spostamenti sono limitati e il turismo è fermo. Come potevamo, però, non mantenere la promessa fatta ai nostri ragazzi, che nel frattempo hanno visto interrompersi anche le loro attività lavorative che tanto li gratificavano? Si sono impegnati molto”, aggiunge la De Sanctis, che oltre a essere la presidente dell’Associazione è anche psicologa, “e per molto tempo. Siamo convinti che aprirsi a una nuova idea e a un nuovo percorso oggi possa essere, per l’associazione, una fonte di energia positiva”.
Giacomo Busi, progettista e responsabile delle attività educative, chiarisce invece tutti i dettagli sul coinvolgimento dei ragazzi e sugli obiettivi del progetto, sia nei confronti della città, sia della cittadinanza: “Il progetto Via delle Idee”, spiega Giacomo, “prevede il coinvolgimento dei nostri ragazzi in alcune mansioni della gestione del b&b: collaborazione e inclusione sono i due concetti che stanno alla base di questa nuova attività. Ci sarà uno staff che contribuirà alla formazione di un nuovo tipo di ‘host’ (così viene chiamato nel gergo delle attività ricettive e del co-housing, chi ospita, ndr), il quale avrà come priorità assoluta la qualità e l’accoglienza, insieme però a un valore culturale aggiunto, che attribuisce al progetto un significato virtuoso”, conclude Giacomo Busi, “sia per la cittadinanza di Bologna, sia di tutta l’Italia”.
Tra i progetti collaterali, a Via delle Idee c’è anche quello di organizzare delle visite guidate nella città di Bologna partendo proprio dal b&b, attraverso un percorso che porterà i visitatori a scoprire tutti i principali segreti della ‘Dotta’. In particolare, Giovanni mostra un’ottima conoscenza della sua città, oltre alla predisposizione al dialogo e alla comunicazione. Così, all’interno dell’associazione, i ‘tutor’ affiancano i ragazzi nell’apprendimento delle principali vie di Bologna e, in particolare, del percorso che porta da Via delle Idee alla casa di Lucio Dalla: un tragitto percorribile a piedi lungo via Saragozza, fino all’incrocio con la pedonale via D’Azeglio. A poche decine di metri, in piazza dei Celestini, basterà alzare lo sguardo per scorgere il balconcino dove si affacciava il celebre cantautore.
Il progetto ‘Via delle Idee’, nato per un fine di inclusione e autonomia delle persone disabili, dimostra come sia possibile non fermarsi anche in nei periodi difficili. Per una volta, la pandemia non è riuscita a fermare un sogno.