Cari amici lettori, ecco il nuovo numero di Periodico italiano magazine. Questo mese parliamo dei modi dell'abitare. Vi proponiamo una serie di approfondimenti sul rapporto tra l'individuo e lo suo spazio abitativo; una coloratissima panoramica fotografica ci accompagna in un mini tour nel mondo. Infine, recensioni, interviste ai personaggi della televisione, musica e libri. Buona lettura!
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STORIA DI COPERTINA
Abitiamo ciò che conosciamo
Cosa vuol dire veramente il termine ‘casa’? Lo potremmo chiedere alle centinaia di abitanti che hanno perso la propria abitazione in un terremoto, uno scoppio, un incendio. Oppure, alle migliaia di disgraziati che trovano la morte in mare scappando dalla miseria o dala guerra del proprio Paese. Nella società consumista siamo abituati a concepire la casa come un luogo da abbellire, colorare, innovare con le nuove tecnologie. Le riviste ci mostrano foto di bellissime dimore sapientemente ristrutturare, piena espressione di una ricerca estetica che si ‘perfeziona’ nella determinazione di uno status quo sociale: quel «non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello» con cui Frassica si faceva beffe dell’esibizionismo estetico e della ricerca del lusso. Per molti, la ‘casa’ è questo: sei ciò che si mostra all’esterno. Per tanti altri, viceversa, è il luogo dove ti senti al sicuro, dove puoi chiudere una porta e isolarti da tutto il resto. Ma le declinazioni sono tantissime: se esplori il concetto, vai oltre il dato materiale. E capisci che ‘casa’ e ‘abitare’ sono due cose diverse. Pensando a questo numero, non volevamo parlare di moda, stile o design. Oggi, grazie a internet, possiamo visitare ‘virtualmente’ un’infinità di luoghi. Ci sono località pittoresche, in Paesi come la Corea del sud (che molti di noi ricordano solo per le vicende della ‘guerra fredda’); piccoli villaggi sperduti in Africa in cui si perpetuano culture antiche e straordinariamente affascinanti; quartieri variopinti nelle poverissime ‘favelas’ brasiliane. L’elenco è infinito. Quando guardiamo tutto ciò attraverso lo schermo del computer, o le foto di una rivista turistica, è tutto bello e affascinante. La curiosità e il senso di attrazione verso questi mondi così lontani è fortissimo. Dall’esterno tutto è bello. E forse è così che appare anche il nostro Paese, a tutti coloro che sognano di venire a viverci. Ma abitare è qualcosa di diverso, più profondo, che parte dalla conoscenza, dalla cultura, dalla storia dei popoli. Persino il nostro corpo è da considerarsi come il luogo in cui viviamo. E guarda come siamo capaci di trattarlo. Abitare è un’esortazione a guardare l’esterno con occhi diversi, a conoscerlo e comprenderlo. Anche le persone che incontriamo sono ‘luoghi’ da esplorare, comprendere e ‘abitare. Non esiste casa o rifugio migliore della nostra consapevolezza di ‘esserci’, nel pieno della nostra predisposizione all’interscambio emotivo e culturale. Abitiamo ciò che conosciamo e che impariamo ad amare.
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