Cari amici lettori, ecco il nuovo numero di Periodico italiano magazine. Questo mese parliamo di musica analizzando le nuove tendenze ed esplorando gli effetti terapeutici del suono sulla crescita e il benessere degli individu8i. Infine, recensioni, interviste ai personaggi della televisione, musica e libri. Buona lettura!
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STORIA DI COPERTINA
Nessuna controindicazione da zero anni in su
La musica ‘che gira intorno’ è quella che ci accompagna lungo il corso di un’intera esistenza. Una speciale playlist che contrassegna momenti belli e brutti, fungendo da promemoria di singoli stati d’animo, di momenti esistenziali che hanno rappresentato dei veri e propri ‘giri di boa’ nella nostra storia personale. Così come da piccoli ci lasciavamo cullare dalle ‘ninne-nanne’, crescendo ci siamo specchiati nei testi cantautoriali, nelle melodie romantiche e nei ritmi ‘energizzanti’. Chi ha ‘incontrato’ la chitarra, si è cimentato in centinaia di giri di ‘do’ e di ‘re’ dei brani da ‘indianata’ sulla spiaggia (tutti ubriachi a cantare a squarciagola i motivi intramontabili di Paoli, Battisti & company). La musica è una componente inevitabile della nostra quotidianità: la troviamo ovunque, persino nelle attese telefoniche. Negli anni sono cambiati i supporti: dal vinile alla musicassetta, dal cd all’iPod. A dimostrazione che, al di là delle mode, dei suoni abbiamo bisogno. Persino del suono più raro: il silenzio. Numerose ricerche hanno evidenziato la relazione fra musica, sistema nervoso e capacità cognitiva, validandone l’effetto terapeutico sul benessere degli individui. Ma la parte uditiva della musica è solo un elemento del processo di comunicazione attivato attraverso il suono. Basti pensare ai testi cantautoriali che hanno segnato l’adolescenza di molti di noi. O alle copertine più famose degli album in vinile del passato. Un passato che, in molti casi, è ancora presente. L’ho scoperto passegiando per Milano, quando un 15enne mi ha sfiorata con passo veloce. Alle orecchie aveva gli immancabili auricolari e con voce ispirata canticchiava: ‘Michelle ma belle’. E, di colpo, ho ritrovato anch’io la ‘leggerezza’ dei miei 15 anni. Certe sensazioni valgono per sempre.
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