Cari amici lettori, ecco il nuovo numero di Periodico italiano magazine. Questo mese parliamo di App, di come la tecnologia stia trasformando le nostre città e il rapporto fra istituzioni e cittadini. A seguire recensioni, interviste ai personaggi della televisione, musica e libri. Buona lettura!
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STORIA DI COPERTINA
#maledettapassword
Secondo un recente sondaggio di Kaspersky Lab, le funzionalità di monitoraggio delle app stanno diventando una fonte di preoccupazione per gli utenti italiani: molti temono che le applicazioni installate sui loro dispositivi connessi possano essere in grado di rintracciarli, di osservare cosa stanno facendo o di condividere i loro dati.
Personalmente il problema della sicurezza mi affligge particolarmente. Ma per tutt’altro motivo. Ciò che riesce a mandarmi in tilt è l’utilizzo spropositato delle password che, secondo le indicazioni di buonsenso devono essere ‘difficili’, non riconducibili a dati sensibili (tipo la data di nascita o il nome del figlio) e possibilmente modificate periodicamente. Ora, se avete provato sulla vostra pelle il geniale sistema di salvataggio dei dati dallo smartphone all’account google, sapete bene che quando meno te lo aspetti quella password può essere richiesta dal sistema a ‘tradimento’, spesso nei momenti meno opportuni. E poiché ricordarle tutte non è facile, chiaramente te le sei scritte nell’agendina che ‘puntualmente’ si trova in un’altra borsa o su una scrivania. D’altronde a cosa ti serve l’agenda se hai con te lo smartphone?
Qualcuno dirà che, in ogni caso, se hai necessità puoi recuperare la password sulla email che hai indicato all’iscrizione. Altra password che ti devi assolutamente ricordare, altrimenti i ‘recuperi’ diventano due. E se fate un uso smodato di smartphone e applicazioni, vi assicuro che per entrare in stato di emergenza il passo è breve. Si rischia di generare un effetto domino della tale portata che, in fin dei conti, era meglio tornare a casa a prendere l’agendina. Quindi, la sicurezza, tutto sommato non è un problema. Perché qualcuno dovrebbe hackerare le ‘minimo 8 lettere contenenti almeno un numero, una maiuscola, una minuscola e nessun simbolo matematico’, se non ci riesco più neanche io che l’ho creata?
L’unico sistema per bypassare tutto ciò è decidere di accedere a tutte le app iscrivendosi attraverso il proprio profilo di facebook, così tutti i vostri dati saranno al sicuro dagli hacker e a ‘violare’ la vostra privacy ci penserà direttamente Palo Alto. Quindi, mettetevi l’anima in pace perché alla dittatura di #maledettapassword non si sfugge.
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