Ecco il nuovo numero di Periodico italiano magazine. Questo mese parliamo di accumulazione e del nostro bisogno compulsivo di acquistare anche ciò che non serve. Tutto ciò contribuisce anche ad accrescere l’inquinamento del nostro pianeta. Ma esiste un modo per ridurre la quantità di vestiti e oggetti che riempiono le nostre case? Inoltre, tutto ciò non riguarda solo i beni materiali: anche le idee e le definizioni si accumulano andando a complicare i processi di integrazione della società moderna. Insomma, come sempre c’è tanto da leggere e da approfondire. Buona lettura!
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STORIA DI COPERTINA
Quali sono le dieci cose che ti porteresti sull’isola?
Ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, ha tentato di rispondere a questo quesito. Ma ridurre la propria personale playlist delle cose irrinunciabili è praticamente impossibile. A dimostrarlo è la moltitudine di oggetti che si riescono a trovare nelle borse delle donne e l’altrettanto diffuso caos che invade le nostre case. Guardaroba quattro stagioni straripanti che basterebbero per almeno altre due vite. Eppure, basta una passeggiata per negozi o bancarelle a indurci ad acquistare altre cose. Ci piacciono troppe cose e vogliamo, nei limiti del possibile, possederne il più possibile. In pratica, come abbiamo titolato in copertina: siamo degli accumulatori seriali. Un modus vivendi che va di pari passo con il degrado ambientale e l’inquinamento del pianeta. Naturalmente non mancano manuali o reality che insegnano come liberarsi del superfluo. Inoltre, attenzione a quel che buttate perché la raccolta differenziata, prima ancora che una scelta etica, richiede un’organizzazione ulteriore. È il caso dei rifiuti tecnologici che devono essere consegnati in depositi speciali. Ma, come potrete leggere nei servizi di questo mese l’accumulazione, nella sua accezione più ampia, riguarda tanti aspetti della nostra società: dalla tendenza ad accatastare libri senza avere la voglia o il tempo di leggerli, alle definizioni che specificamo la nostra identità sessuale, alle declinazioni delle ideologie politiche. Questo per ricordare a chi, superficialmente, pensa che “siamo ciò che abbiamo” che nei fatti “siamo anche ciò che pensiamo”. Pertanto nel gioco delle ‘dieci cose’ provate a pensare non solo agli oggetti ma anche ai pensieri e alle convinzioni che vorreste tenere con voi perché indispensabili e irrinunciabili, in caso di bisogno. Probabilmente scoprirete che liberarsi del superfluo è più semplice a dirsi che a farsi.
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