Cari amici lettori, eccoci al nostro appuntamento mensile. Questo nuovo numero del nostro magazine è dedicato alla funzione dei social network e alla folta schiera degli opinionisti di Facebook. E poi, come sempre, approfondimenti, interviste e news dal mondo della cultura da leggere, commentare e condividere . Buona lettura.
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STORIA DI COPERTINA
Tutti i miei amici su Facebook
Di critiche a Facebook e all’uso che se ne fa ne leggiamo in continuazione. Per molti di noi che ne facciamo uno strumento professionale, passarci le ore è d’obbligo. Ci sono tante cose che non amo di questo social, tipo i post melensi o quelli troppo rabbiosi. Ma ce ne sono altre che mi piacciono molto. A cominciare dai gruppi nei quali condivido il piacere dei lavori all’uncinetto, dell’orto sul balcone o della terrazza fiorita. Sono tanti gli ‘amici’ con i quali condivido questi piccoli hobbies. Naturalmente, della maggior parte di loro non conosco niente, se non le immagini che postano. Nel mio profilo ho 750 contatti. Ci sono alcune compagne del liceo e una discreta cerchia di amici ‘reali’, che vedo occasionalmente. Attraverso i loro post riesco sempre ad aggiornarmi su ‘cosa combinano’ o pensano. E quando non ho notizie di Marta da troppi giorni, mi basta guardare il suo profilo per capire se in ‘casa’ sono tutti raffreddati o meno. Fra i contatti c’è anche un gran numero di persone con il mio stesso cognome che ho contattato e che, a distanza di qualche tempo, ha creato il gruppo ‘Tutti i Buffo del mondo’. Con loro ricostruiamo storie familiari e alberi genealogici. Ho tanti amici coetanei
che su Facebook proprio non ci sono e non capiscono come si possano trascorrere ore e ore davanti al computer, scambiandosi ‘mi piace’ fra sconosciuti. Ma come faccio a spiegar loro che il messaggio di saluto serale di Fabrizio, ogni volta mi riscalda il cuore? Che le foto e i resoconti di Marina, che porta sui social la sua esperienza di mamma di figlia disabile, mi mettono di fronte a quanto c’è da fare in questa nostra società per dare voce a chi voce non ne ha? Che le immagini dei bambini di amici e parenti che crescono mi confermano che la vita va avanti nonostante tutto? Negli anni ho vissuto in ‘differita’ matrimoni, lauree, debutti. Mio marito, stamattina, in un discorso ha pronunciato questa frase: “Da lontano si vede meglio”. Questa cosa calza alla perfezione su Facebook. A chilometri di distanza dalla vita degli altri, quando ho un minuto libero, mi siedo e, con il mio telefonino, guardo cosa è successo ‘in giro’, chi ‘dice cosa’, chiacchiero con qualche amico, sorrido a qualche barzelletta. Ed ecco che quel lontano, di colpo, è vicino, compreso quel che è stato scritto ieri e che io posso commentare oggi. Vicinanza virtuale? Io credo di no.
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