Dopo due anni di pandemia tornano le vacanze con gli esodi e controesodi di agosto: ma non dovevamo uscire ‘migliorati’ come popolo?
Secondo i dati della Ixè, ben 4 italiani su 10 hanno sfidato il caldo record per raggiungere le tanto agognate mete turistiche. E secondo altre previsioni, nell'intero mese di agosto ci saranno 22 milioni di italiani che, di riffa o di raffa, sono costretti a ‘sciamare’ con le loro automobili 'bollenti' per andare e tornare dalle proprie vacanze. Al Brennero è addirittura scattato il piano di allerta, perché le code alla frontiera hanno cominciato a formarsi sin dalla fine di luglio. In direzione sud, ovviamente. Tedeschi, austriaci e polacchi si sono letteralmente 'scaraventati' sulle spiagge romagnole. Insomma, è tornato il ‘bollino nero’, anche se per un giorni solo: lo scorso 7-8 agosto, mentre per il controesodo, per fortuna, i flussi sono previsti più diluiti. Naturalmente, il corridoio 'bollente' è quello Adriatico, cioè l’A14 che va da Bologna a Taranto. E vivaddio che l’Anas ha rimosso quasi il 50% dei cantieri autostradali, altrimenti chissà che fine facevamo: Ferragosto in coda? In pratica, torneremo dalle vacanze ancora più stressati di quando siamo partiti: roba da rimpiangere, per certi versi, i due anni di pandemia che abbiamo alle spalle: almeno, tanti si son fatti le vacanze dalle parti loro, sulle spiaggette lungo il Reno. Ma quando c’è modo di prendere il sole veramente, però, corrono a frotte tutti qui da noi. Eppoi, si lamentano se qualcuno comincia a teorizzare il turismo a piedi. Oppure, quello ‘lento’: più lenti di così si muore. Di caldo.