Il fondatore di Emergency lancia la campagna "Programma Italia" per garantire cure gratuite a chi non può averle. "Mai avrei pensato che un giorno avrei dovuto aprire un programma di Emergency nel nostro paese. In Italia, oggi non vengono garantite cure gratuite - come prescrive la Costituzione - né agli indigenti e sempre meno il numero delle cure garantite ai non indigenti”. È quanto ha dichiarato stamattina Gino Strada nell'intervista a Radio Capital. La situazione è grave, ogni giorno aumenta il numero delle persone che scivolano verso la povertà, è quanto constata ogni giorno l'attività di Emergency con i suoi ambulatori fissi e mobili. Un'Italia che ha bisogno di salute, una parte del paese che è esclusa e anche l'allarmante realtà di chi vive in schiavitù. Pensati inizialmente per i migranti che vivono in difficoltà o hanno difficoltà linguistiche, gli ambulatori contano oggi un 20% di richieste di italiani. "La sanità italiana dovrebbe cambiare - prosegue Strada - eliminando il profitto”. Sì, perché anche quando si riconosce l'indigenza e non si pagano le cure mediche, restano poi i ticket per il contributo al materiale medico. Un esempio? Le cure dentistiche: non paghi la visita, ma se necessiti di una protesi è un altro discorso. Cosa che, invece, non avviene in "Programma Italia”, il servizio istituito dall'organizzazione di cure medico-chirurgiche gratuite che ha come obiettivo principale la sanità gratuita per tutti. Nello specifico, la denuncia di Gino Strada è duplice, perché la stessa protesi che al cittadino viene fatta pagare più di 700 euro, ai loro ambulatori costa oltre la metà. A dimostrazione che il sistema sanitario nazionale aggiunge un ricarico sui materiali utilizzati per le cure. Questo è solo uno dei tanti esempi che si potrebbero fare su un sistema sanitario pubblico che, al pari di quello privato, guarda solo al profitto. Si tratta di un 30% della spesa annuale che è di circa 30miliardi, che finisce nelle tasche di qualcuno e certo non negli stipendi del personale paramedico che sono bassi. Eppure la sanità italiana, con i suoi ospedali, fino a pochi anni fa era una delle migliori del mondo Ma una sanità no-profit, come auspica Strada, è possibile nel nostro paese? No, finché l'obiettivo è quello di promuovere la malattia anziché la salute.
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Nel 2006 Emergency ha aperto in Sicilia, a Palermo, un Poliambulatorio per garantire assistenza sanitaria gratuita ai migranti, con o senza permesso di soggiorno, e a tutti coloro che ne abbiano bisogno. Un secondo Poliambulatorio ha iniziato le attività a Marghera (VE) il 2 dicembre 2010. A metà dicembre 2012 Emergency ha aperto a Sassari uno sportello di orientamento socio-sanitario. Due ambulatori mobili portano assistenza sanitaria dove più c'è bisogno.
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