Al 74esimo Festival della canzone italiana, l’eclettica squadra di Radio Incontro Donna è entrata nelle case degli ascoltatori con un turbinio di emozioni e musica, tra ospiti d’eccezione, notizie 'live' dalla Sala Stampa o da Casa Sanremo, facendoci assaporare il 'life style' e l’atmosfera unica della 'città dei fiori'
La Pink House di RID 96.8 FM ha saputo suonare una musica 'alternativamente unica' a Sanremo 2024. Sin dalla prima giornata sanremese, infatti, Karma B, Christan Monaco, Marina Parrulli e Patrizia Barsotti ci hanno fatto ascoltare, via radio, il 'lato B' del Festival di Sanremo 2024 come mai ci era stato raccontato. Ma quest’anno, oltre al 'pink', c’era anche un tocco 'favoloso' in più: sorrisi, divertimento, energia e una buona dose di gossip. Tutti ingredienti con cui la ‘Pink Ferrari’ di RID 96.8 FM (Radio Incontro Donna) ha saputo raccontarci in diretta i retroscena, le curiosità e il 'meglio' del 74esimo Festival della canzone italiana. Sotto la pronta guida di Michelle Marie Castiello, editrice e Ceo di RID 96.8, c’erano due artist* drag queen di eccellenza come Karma B, un mattatore della comunicazione come Christian Monaco, l’attrice Marina Parrulli e la giornalista Patrizia Barsotti ad animare la 'Pink House' di RID. L’eclettica squadra di Radio Incontro Donna è entrata nelle case degli ascoltatori che, in diretta o a distanza, con un turbinio di emozioni e di musica, ospiti d’eccezione, notizie 'live' dalla Sala Stampa o da Casa Sanremo, ci hanno fatto assaporare il 'life style' e l’atmosfera unica della 'città dei fiori'. Appena tornata nella capitale, abbiamo perciò incontrato Michelle Marie Castiello, per farci raccontare nei dettagli la trasferta sanremese della Pink Huose di RID 98.8 FM.
Michelle Marie Castiello, è da poco terminato il 74esimo Festival della canzone italiana: com’è andata l’esperienza nella città dei fiori?
“Benissimo: la Pink House si sta facendo conoscere sempre di più. E la gente sta capendo che è diversamente unica. Noi non andiamo alla ricerca del cantante, ma del ‘diverso’, di ciò che non è stato detto dal lato professionale e giornalistico: è la nostra visione. In particolare, con le Karma B abbiamo dato un’impronta diversa a tutti quanti. Ciò non vuol dire che siamo superiori agli altri, ma che siamo diversamente unici”.
Da dove nasce l’idea del tuo format radiofonico e come si è sviluppata negli anni?
“L’idea del format della Pink House è nata l’anno scorso, insieme a Cristian Monaco, perché entrambi avevamo la stessa visione: quella di voler raccontare l’altro lato del Festival come nessuno lo aveva fatto mai prima. Tutte le emittenti presenti al Festival hanno la loro forza, ma sono anche molto simili tra loro: noi abbiamo voluto portare qualcosa di diverso.
Nel 2023 si è svolta la tredicesima edizione del ‘Microfono d’oro’ che ti ha vista vincitrice dell’ambitissimo premio: che consiglio daresti a noi donne che ti ammiriamo?
“Il mio consiglio è quello di non arrendersi mai, nonostante le mille difficoltà, perché dietro le nuvole c’è sempre il sole. E poi di non smettere mai di credere in se stesse. Infine, di trovare nelle donne delle compagne con cui sostenersi e trovare quella sicurezza che, invece, cerchiamo di trovare sempre negli uomini”.
Sappiamo che, tra i vari talenti che ti contraddistinguono, sei anche una talent scout: quali prerogative dovrebbe avere uno speaker di successo e quali sono i punti di forza che cerchi nei tuoi collaboratori?
“Ci vuole tempo per diventare talent scout e io, all’inizio, non sapevo quale fosse il criterio da utilizzare. In seguito, ho capito: si tratta di avere un’intuizione che gli altri non vedono, ma che, a lungo andare, portano risposte. Secondo me, non esiste una dote fondamentale per essere uno speaker di successo: è una scintilla che parte e che dà quel dono a chi riesce a prenderselo. Inoltre, nel gruppo di RID, gli speaker devono essere umili, esperti del settore e devono credere nell’unione tra maschi e femmine: la parità di genere è alla base di ogni riuscita personale e professionale”.
Cosa rappresenta per te il colore Pink?
“Il colore Pink, per me, rappresenta la forza, la femminilità, l’unione e la passione. E, infine, la ‘cazzimma’...”.
Come commenti Sanremo 2024?
“Forse potevamo fare veramente un cambiamento culturale con una scelta di un vincitore diverso, ma credo che l’Italia ancora non sia pronta per una cosa del genere. Anche se è il Festival della musica italiana, ciò non vuol dire che non si possa trasmettere un messaggio sociale anche attraverso uno stile musicale diverso. Per il resto, mi dispiace che sia stato l’ultimo Festival di Amadeus, ma è anche giusto che ci sia un cambiamento”.
Dopo 10 anni, una donna ha vinto il Festival di Sanremo, una vittoria vera, sotto ogni punto di vista: cosa ne pensi al riguardo?
“Sono contenta che abbia vinto una donna giovane, figlia d’arte. Tuttavia, è come se a noi donne ci avessero fatte contente. Con Goelier sarebbe stato un cambiamento culturale invece. Inoltre,il fatto che si sia sottolineato che ha vinto una donna dopo 10 anni rimarca, ancora una volta, che esista una disparità di genere. Secondo me, c’è un’altra cantante che è riuscita a lanciare un messaggio sociale importante: Big Mama. Lei ha la ‘cazzimma’...”.