Per tentare di rispondere in maniera concreta alla questione delle tendenze più moderne in ambito occupazionale, soprattutto sul fronte giovanile, può essere utile capire meglio l’evoluzione del mercato del lavoro e intercettare con anticipo le sue opportunità
Quali saranno le nuove necessità impiegatizie da qui ad un ventennio? Non è facile a dirsi. Sicuramente, le nuove professioni riguarderanno la ‘digital’ e la ‘net economy’. Ma per tentare di rispondere in maniera concreta, può essere utile capire meglio l’evoluzione del mercato del lavoro e intercettare con anticipo le nuove opportunità. Uno studio, effettuato per conto del governo britannico, dall’istituto di ricerca ‘FastFuture’ ha indicato le 20 nuove professionalità, che prenderanno piede e saranno utili entro il prossimo 2030. Ovviamente, “del doman non v’è certezza” e non si può assicurare che il ‘trend’ avrà questa andatura con sicurezza, ma le probabilità, spiegano gli esperti, sono altissime. In un momento in cui è difficilissimo trovare un lavoro in moltissimi ambiti e dove le professioni tradizionali sono sature di personale, questa ricerca può essere da stimolo per approfondire, reinventarsi e trovare un’ispirazione concreta per le vecchie e nuove generazioni nelle proprie scelte in ambito lavorativo. Approfondendo lo studio britannico, la lista da attenzionare per una ‘New Hera employment’ è la seguente:
Responsabile per lo smaltimento dei dati personali
Ci sarà sempre più richiesta di specialisti che forniscano alle persone un servizio efficace di smaltimento ed eliminazione dei dati personali presenti nei vari database, elettronici o fisici, per garantire “l’oblio”, come si legge nel Regolamento europeo sulla privacy GDPR 679/2017.
Personal brander
Il personal brander si occuperà di definire insieme a noi quale tipo di identità e personalità vogliamo trasmettere su Facebook, Twitter, blog e così via. Sarà il consulente che ci sarà di aiuto per creare un nostro marchio, un ‘personal brand’, attraverso i social media e altri mezzi di comunicazione di massa. Sarà questo tipo di esperto a darci i consigli per capire come trasferire i nostri valori nella nostra identità digitale, misurando quanto la nostra immagine virtuale sia compatibile con la realtà.
Etico della ‘nuova scienza’
Sarà necessaria una nuova generazione di filosofi specialisti di etica, di fronte ai continui progressi della scienza in ambiti emergenti come la robotica, la clonazione, la proteomica e le nanotecnologie. Questi pensatori dovranno essere in grado di comprendere a fondo le questioni scientifiche e di aiutare la società a fare scelte importanti e delicate in merito agli sviluppi da incoraggiare e quelli da ostacolare.
Avvocato virtuale
Ci sarà una forte richiesta di specialisti chiamati a risolvere le controversie legali di tipo digitale, in quanto la nostra vita quotidiana si svolgerà sempre di più ‘on line’. E anche per tutte le ‘querelle’ che potrebbero nascere tra cittadini residenti in giurisdizioni legali differenti, si necessiterà di consulenti in grado di utilizzare processi virtuali, ma anche a conoscenza delle diverse realtà legali.
Responsabile della gestione e dell’organizzazione della vita digitale
Si tratta di esperti che avranno il compito di aiutare a organizzare la ‘vita digitale’. Su richiesta, questi manager dell’ordine elettronico si occuperanno di gestire le nostre e-mail, assicurando un’archiviazione efficace dei dati, sistematizzando e razionalizzando le nostre identità digitali (username e password) o il modo in cui utilizziamo i software e le applicazioni.
Assistente sociale/educatore per social network
E’ probabile, che, in futuro, ci saranno assistenti sociali specializzati in crimini informatici, cyberbullismo e via dicendo, con il compito di aiutare le persone traumatizzate o marginalizzate dai social network a riabilitarsi alla vita reale.