L'intesa poetica di due autori fa nascere un libro che racchiude emozioni e sentimenti autentici. Marco Mastrilli e Aia Iannitti scrivono le pagine di una raccolta di poesie dove prevale la forza delle parole
Due voci poetiche si incontrano, si fondono e si completano dando forma ad una raccolta coinvolgente e dal contenuto originale. Non è facile trovare un'intesa quando si crea a quattro mani, nel caso di Marco Mastrilli e Aia Iannitti, la poesia scorre limpida e vitale, in una direzione comune dove l'armonia di stile e materia sono evidenti. Una collaborazione che è il frutto di un confronto spontaneo di due anime che si esprimono con la massima trasparenza ed umanità.
Il libro è ricco di simbolismi già dal titolo 'Il gioco delle mantidi', la mantide è un insetto che ha sempre affascinato per le sue particolari caratteristiche, il nome deriva dal greco 'mantis' e significa profeta, colui che prevede, ed in questo caso si può accostare al ruolo del poeta che sa guardare oltre e percepire realtà a volte inspiegabili.
La mantide femmina in amore ha un ruolo dominate sul maschio, arriva a divorarlo durante o dopo l'accoppiamento, in un atto di cannibalismo vero e proprio, la sua è una fame necessaria, in quanto ha bisogno di una grande quantità di proteine per produrre velocemente le uova.
La mantide rappresenta la forza, l'intelligenza, l'istinto, in questo caso va a delineare la poesia che domina il lettore, sedotto dalla bellezza di una forma d'arte che si eleva a purezza ed incanto.
I due autori hanno raggiunto un equilibrio compositivo tale da centellinare minuziosamente il senso di ogni parola, nulla è scontato, c'è ricerca, consapevolezza, maturità creativa.
Marco Mastrilli e Aia Iannitti scrivono le loro emozioni, affrontano l'amore sapendo della complessità di questo sentimento che non ha regole e schemi, ma va lasciato libero, vissuto nella sua pienezza, senza porre vincoli o troppe spiegazioni.
E mentre "l'anima è un cucciolo/che si guarda indietro mentre scappa/per tornare a casa" il tempo e la vita scorrono, i sogni si fanno audaci e travolgenti, dietro un pugno di ricordi.
Versi precisi e penetranti, che non lasciano intuire l'appartenenza del poeta, che sia Mastrilli o Iannitti, non è rilevante, entrambi sanno calibrare le scelte di stile mantenendo una continuità che dimostra affiatamento e abilità nel comporre.
In un gioco di corrispondenze, sicurezza dei ritmi ed autentico valore espressivo, si dirama l'umana avventura di due poeti che si aprono in maniera disinvolta all'amore.
Chiunque si trovi a leggere queste poesie si sentirà trascinato con delicatezza in un mondo emozionale che richiama colori e messaggi, dove "tutto si compie senza attesa di altro".
Il gioco delle mantidi
di Marco Mastrilli e Aia Iannitti
ArteMuse Editrice
pagg. 100, € 12,90
Gli autori
Marco Mastrilli è nato a Roma nel 1964. Dopo una intensa esperienza artistica come musicista, ha scelto di usare la scrittura come strumento principale per l’espressione creativa. Ha raccolto numerosi consensi e ricevuto riconoscimenti e premi letterari per racconti e poesie edite. Collabora con vari artisti figurativi componendo poesie ispirate ai loro quadri, sculture o fotografie.
Aia Iannitti è nata a Napoli nel 1967. Dopo una serie di sperimentazioni in campo artistico, dall’ambito figurativo alla danza, approda alla scrittura ottenendo anche riconoscimenti in occasione di concorsi letterari per poesia e racconti inediti. Con Marco Mastrilli mette a punto un innovativo laboratorio di “scrittura emozionale” che basato su esercizi che vanno dalla meditazione al coinvolgimento di tutti i canali sensoriali.