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25 Aprile 2024

L'amore non citofona

di Michela Zanarella - mzanarella@periodicoitalianomagazine.it
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L'amore non citofona

Frammenti di vita e sentimenti descritti in poesia con estrema sincerità: raccontare ciò che vive nel cuore senza paura è possibile

“Si può essere felici per bene”, scrive Fabio Pinna nella dedica di apertura della raccolta di poesie ‘L’amore non citofona’, edita da Letteratura Alternativa. Il giovane poeta sardo è un 'bookblogger' e si occupa da anni di promozione editoriale. Valentina Cebeni, che ha curato la prefazione, ci parla di cosa ha trovato all’interno del libro: arcobaleni e giorni di pioggia battente. È sufficiente questa affermazione per capire come entrare nella scrittura dell’autore significhi addentrarsi in un mondo di emozioni contrastanti, fatte di serenità, tormento, sorrisi e lacrime. In questo piccolo libro, l’amore è dentro, fuori e oltre le cose. Vive in ogni spazio, si muove nel tempo e lascia qualcosa che resta per sempre, nonostante tutto. C’è una sorta di rivoluzione in atto, composta di salite, discese, precipizi. Non si è mai pronti per amare, poiché spesso è difficile comprendere i sentimenti. Ma è necessario lasciarli entrare nell’anima, o fare almeno un tentativo. La poesia di Pinna si affida alla natura: il sole, le stelle, il mare, il vento sono solo alcuni degli elementi scelti per dare forma all’amore nella sua purezza ed essenzialità. L’uso di immagini semplici e l’utilizzo di un linguaggio ‘dinamico’, costantemente in movimento, lascia intuire che il poeta ha bisogno di chiarezza con se stesso e con gli altri, per completare un percorso emozionale autentico. E’ un andare continuo tra ‘pelle e cielo’, alla ricerca di un contatto, di una libertà interiore: “Andare ad ascoltare/due cognomi in un letto solo/il peso raddoppiato del dolore dimezzato”. Antitesi, ma anche allitterazioni. Giochi sonori e ritmo sono gli ingredienti di una raccolta che si presenta ‘curiosa’, a partire dalla copertina: originale nel titolo e particolare nel contenuto, in cui si alternano poesie ad aforismi. E’ nel “piove sole” l’ossimoro di tutta la raccolta, dove l’immagine si fa spiazzante, potente quanto basta per catturare il lettore, che si sente arrivare addosso “scie di vaniglia”. Si mettono in moto i sensi. E la poesia diventa una sorta di tramite per accedere a dimensioni inesplorate. Tappeti di stelle e cuscini d’aria ci accompagnano tra storie d’amore spesso imperfette, in cui è fondamentale sapersi ascoltare. Pinna ha una caratteristica: i versi che crea sono musica. Non è un caso che i testi possano adattarsi per diventare brevi canzoni. Alcune liriche sono vere e proprie ‘schegge’ poetiche: un concentrato, come il succo di un frutto da bere. Non capita mai di trovarsi appesantiti o annoiati durante la lettura, poiché l’autore lancia dei ‘flash’ che scuotono dove i respiri si fanno maree, dove gli occhi sono segreti. Raccontare l’amore nelle sue molteplici sfumature può sembrare argomento antico. Ma il poeta, in questo caso, ci pone davanti a una scrittura diretta, essenziale, in cui bisogna entrarci dentro con il corpo e con l’anima, per potersi poi riaffacciare all’esterno consapevoli che non bisogna temere i sentimenti: molto meglio provare a viverli.

L’amore non citofona
di Fabio Pinna
Edizioni: Letteratura Alternativa
Pagg. 120, 8.90 euro

L’autore
Fabio Pinna è nato a Cagliari nel 1983. È poeta e narratore. Ha pubblicato la prima opera di poesia nel 2004. Autore del romanzo ‘Senza sottile dispiacere’ e di ‘Il lieto fine è dispari’, un libro di racconti brevi, ‘L’amore non citofona’ è il suo terzo lavoro di poesia. Ha fondato e dirige il blog ‘Leggere a colori’ (www.leggereacolori.com).

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NELLA FOTO: FABIO PINNA

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