John C. Maxwell, scrittore sudafricano naturalizzato australiano vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 2003, fu il primo saggista a riportare al centro dell’analisi la figura di Winston Churchill: un grande leader, che sapeva connettersi con la popolazione
In un momento in cui si cercano espressioni di libertà e di coraggio di fronte alle guerre che ci circondano, torna alla mente Winston Churchill: un uomo che ha esortato tutti a combattere le dittature e la tirannia. Ha reso la ‘V’ di “Victory” un simbolo contrapposto al “Heil Hitler” e alla croce uncinata, segni caratteristici del Terzo Reich. Una persona che a scuola aveva voti mediocri e fu bocciato ben due volte alla scuola militare, ma che aveva una sensibilità e un’attenzione molto particolare. Le sue passioni indiscusse sono state la Storia, la lingua e la letteratura inglese. Fu il primo premier a ottenere il premio Nobel per la letteratura nel 1953, grazie alla padronanza delle sue descrizioni storiche e biografiche, per la sua capacità innata di trovare espressioni di esortazione alla difesa dei valori umani. Autore di oltre venti libri di Storia e biografie storiche, scrisse anche un romanzo dopo la sua esperienza di giornalista corrispondente. Poi, aveva combattuto in India, nella guerra 'mahdista' in Sudan e aveva partecipato alla seconda guerra boera, per poi approdare in politica. Fu il primo leader a cercare una sintonia col popolo. Dopo il bombardamento che rase al suolo la città di Coventry, fu lui a coniare il termine: “coventrizzare”, che divenne sinonimo di "radere al suolo". In un clima di urgenza bellica chiese ai suoi funzionari di stendere rapporti brevi chiamati, appunto, “Brevity”, senza fronzoli, con 200 parole al massimo. Dal 9 agosto del 1940, i ‘Brevity’ provenienti dai funzionari di Gabinetto anticiparono direttamente i social media. Questo modo di comunicare aveva portato a una contrazione dei concetti, aumentando la necessità di fare approfondimenti o appendici esterne. I principi dei 'Brevity' hanno portato alla moderna comunicazione. Inoltre, avere una presa diretta sulle informazioni permise a Churchill di applicare il 'Soft Power': una forma di persuasione molto efficace. Celebri furono le sue comunicazioni, ancor prima delle armi, come strumento di disarticolazione della struttura bellica nazista per formare l’identità collettiva del popolo inglese, predisponendolo a una guerra di resistenza. John C. Maxwell, scrittore e saggista sudafricano, ma naturalizzato australiano, ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 2003 riportando per primo al centro dell’analisi storica e del dibattito politico la figura di un grande leader, che sapeva connettersi con la popolazione. Il lavoro di Winston Churchill risulta molto attuale ancora oggi nelle amministrazioni pubbliche. Anche in Italia, con il suo 'Memorandum del Primo Ministro', dal quale possiamo trarre un paragrafo molto importante, intitolato 'Conoscere e leggere molti documenti': "Quasi tutti sono troppo lunghi: uno spreco di tempo per individuare le parti salienti. Chiedo ai miei collaboratori di essere brevi: 1) l'obiettivo è realizzare report che diano evidenza agli argomenti salienti con una serie di paragrafi sintetici; 2) se un report fa riferimento ad analisi specifiche, statistiche o altri studi complessi, è necessario allegare questi documenti in un'Appendice separata; 3) una buona idea è non inviare rapporti troppo dettagliati, ma un abstract generale composto di soli titoli da approfondire eventualmente di persona; 4) evitare le formule come: "E importante inoltre tenere a mente le seguenti considerazioni…" e “è auspicabile considerare la possibilità di porre in essere…”. Molte di queste frasi sono lanose, sono semplice imbottitura e possono essere eliminate per intero o sostituite da una semplice parola; 5) non escludere la possibilità di usare brevi espressioni colloquiali, anche se appaiono informali. I documenti realizzati secondo le linee-guida da me proposte potrebbero inizialmente suonare ruvidi se paragonati al tono 'piatto' del linguaggio ufficiale. Eppure, il risparmio di tempo sarà enorme e lo sforzo di far emergere gli aspetti salienti con concisione rappresenterà uno stimolo ad un pensiero più lucido”. Firmato: Winston Churchill
NELLA FOTO QUI SOPRA: JOHN C. MAXWELL, SAGGISTA E SCRITTORE
AL CENTRO: IL SUO SAGGIO DI COMUNICAZIONE POLITICA DEL 2003 IN UNA RIEDIZIONE RIZZOLI
IN APERTURA: IL PRIMO MINISTRO INGLESE, WINSTON CHURCHILL