Un libro importante, edito da Aurea Nox, che tratteggia la figura storica della figlia illegittima di Papa Alessandro VI per riabilitare la figura di una ragazza particolare, che spesso ha pagato colpe non sue
Antonio De Cristofaro non è nuovo a certe scoperte. E anche questa volta non smentisce la discreta fama che si è già conquistato con altre opere, riabilitando la figura storica di una ragazza che ebbe il solo torto di essere una donna particolare: Lucrezia Borgia. L’autore, innanzitutto, ha voluto concentrare la sua narrazione sulla seconda parte della vita della protagonista, quando cioè Lucrezia sposa, in terze nozze, l’erede del ducato di Ferrara, Alfonso I d’Este. In merito alla prima parte della vita di Lucrezia Borgia, infatti, sono già stati scritti diversi libri, che ne avevano messo in luce una giovinezza burrascosa, intorno alla quale anche De Cristofaro fornisce, nel corso della narrazione, alcuni brevi, ma intensi, 'flashback'. In realtà, più che Lucrezia, a destare scandalo era la vita dissoluta del padre, Papa Alessandro VI e del fratello, Cesare Borgia. Ma a quei tempi era facile gettare fango sull’unica figlia femmina del Papa, piuttosto che attaccare direttamente il padre o il fratello, specialmente nel momento in cui il loro potere era all’apice. Dedicandosi al racconto sulla vita di Lucrezia Borgia dopo il matrimonio con Alfonso I d’Este, Antonio De Cristofaro ha voluto riabilitare la figura storica di questa ragazza, mettendone in luce il buon carattere, l’intelligenza, la delicatezza dei suoi sentimenti interiori. Dall’analisi dei fatti storici e dalla libera interpretazione dei pensieri più intimi di Lucrezia, l’autore ne trae un ritratto di una donna niente affatto corrispondente a ciò che la vulgata popolare ha tradizionalmente ricavato dalla narrazione dei primi volumi apparsi intonro alla sua figura. Se si vuole dar credito a ciò che è stato tramandato sulla vita trascorsa a Roma, cioè prima della sua partenza per Ferrara per andare in sposa ad Alfonso I d’Este, sarebbe meglio affidarsi a ciò che gli storici e alcuni autori più recenti hanno scritto sulle vicende di Lucrezia Borgia. Compreso questo autore. La riabilitazione di Lucrezia avviene pagina dopo pagina, scavando a fondo sulla sua vita e sulle opere da lei messe in atto durante gli anni vissuti accanto ad Alfonso I d’Este, sia prima di diventare duchessa di Ferrara, sia dopo l’ascesa al trono ducale del marito. Alla fine dell’opera, per dare maggior risalto a ciò che l’autore ha ricavato dall’analisi dei documenti a cui ha avuto accesso, vengono accluse due lettere inedite di Lucrezia: la prima è l’ultima che lei scrisse al marito; la seconda, indirizzata a Papa Leone X, redatta poco prima di morire.