Da famoso presentatore del quizshow televisivo ‘Pointless’, trasmesso dalla Bbc, a superstar del giallo britannico: una carriera in continua ascesa che consacra questo personaggio a livello internazionale. Infatti, grazie al successo delle avventure della banda di anziani investigatori (Elizabeth, Joyce, Ibrahim e Ron) protagonisti dei due libri scritti da Richard Osman, con milioni di copie vendute in Inghilterra ed edizioni tradotte in molte lingue, questo ‘fenomeno’ è stato scelto dal regista premio Oscar Steven Spielberg per un adattamento cinematografico. Pubblicati in Italia da Sempre Società editrice milanese, ‘Il club dei delitti del giovedì’ e ‘L’uomo che morì due volte' continuano a conquistare nuovi lettori. Ma a cosa è dovuto tanto successo? Ve lo spieghiamo dopo averli letti.

Il club dei delitti del giovedì

Breve sinossi
Il club dei delitti del giovedì è un giallo allegro e spensierato incentrato su quattro amici che vivono in un villaggio di pensionati chiamato Coopers Chase e che amano riunirsi il giovedì per indagare e risolvere casi di omicidi irrisolti.Un giorno, poco prima che un nuovo grande progetto di sviluppo venga avviato a Coopers Chase, il costruttore principale viene ucciso e l'assassino lascia una fotografia accanto al corpo. Il club dei delitti del giovedì si occupa immediatamente del caso, ma quando viene trovato un altro corpo, la trama si infittisce e il gruppo sa di dover trovare l'assassino prima che sia troppo tardi!

Recensione
Devo ammettere che ho notato questo libro soprattutto perché mi è piaciuta molto la copertina. La scrittura sbarazzina, lo stile retrò e la sensazione semplicistica ma calda mi hanno attirato totalmente. Certo, il fatto che il libro abbia avuto buone recensioni aiuta, ma una grafica piacevole spesso ha un richiamo irresistibile.

Il club dei delitti del giovedì è deliziosamente ambientato in un pittoresco villaggio inglese, e segue le vicende di un gruppo di pensionati che amano indagare su casi irrisolti. Il loro piccolo club di investigatori dilettanti si mette in moto quando avviene un omicidio che coinvolge la comunità e presto, viene trovato anche un altro corpo.

Mentre il gruppo indaga su questi omicidi, Osman si occupa con umorismo e riflessione di cose come l'invecchiamento, il dolore, la demenza e così via. È una lettura divertente che dà un piccolo extra rispetto al tipico mistero di genere.La suspence in sé è abbastanza buona. Avrei voluto che ci fossero più indizi in anticipo e che la trama si basasse meno su varie coincidenze, ma il libro è abbastanza divertente, tanto da compensare gli aspetti imperfetti delle componenti del mistero.

L’Uomo che morì due volte

Breve sinossi
Ne ‘L’Uomo che morì due volte’, il club dei delitti del giovedì torna in azione quando un ex collega di Elizabeth viene a cercare aiuto. Si sta nascondendo dopo essere stato accusato di aver rubato milioni in diamanti da un uomo noto per i suoi legami con la malavita.Quando i cadaveri iniziano ad accumularsi, i componenti del club devono ingranare una marcia in più, capire chi c'è dietro a tutto questo e, si spera, trovare anche qualche diamante luccicante. trovare diamanti nascosti non è un gioco.

Recensione
‘L’Uomo che morì due volte’, uscito a settembre 2021, è il secondo romanzo della serie di gialli del Club dei Delitti del Giovedì di Richard Osman. La serie segue un gruppo di pensionati che si imbattono in omicidi e caos. Il primo romanzo è stato un grande successo nel Regno Unito, e mi è piaciuto molto.

In questa nuova avventura, la storia riprende subito dopo la conclusione del primo libro. Impariamo che uno dei membri del club, Elizabeth, una volta era un agente dell'MI5 (servizi segreti britannici) - cosa che era stata accennata pesantemente nel primo libro ma non chiaramente dichiarata fino ad ora. Il mistero principale prende il via quando qualcuno che Elizabeth conosceva, che lavora ancora per l'MI5, la contatta chiedendole aiuto per recuperare 20 milioni in diamanti rubati.

Sono rimasta molto colpito dal primo libro del club dei delitti del giovedì, in parte perché penso che l’autore abbia fatto un ottimo lavoro nell'affrontare argomenti legati all'invecchiamento, fornendo anche un giallo e una narrazione divertenti.
‘L’uomo che morì due volte’ mi è sembrato un libro un po' meno riflessivo e unico. Il giallo è sviluppato in modo più intelligente e complesso, ma questo significa anche che ci sono più opportunità per i buchi nella trama – e ne ho trovati parecchi.

La storia mi ha comunque divertito nel complesso, ma non mi ha colpito come aveva fatto il primo libro. Ho comunque apprezzato lo stile di Richard Osman che ha saputo mantenere l'atteggiamento ottimista e l'umorismo gentile che aveva caratterizzato anche il primo libro.