L’annuale appuntamento con ‘Più libri, più liberi’, la fiera romana della piccola e media editoria, ha raccontato come molti scrittori e nuovi autori abbiano saputo farsi portavoce di tematiche importanti della nostra società
Anche quest’anno, la kermesse ‘Più libri, più liberi’ ha portato al Palazzo dei Congressi di Roma più di 400 espositori, numerosi addetti ai lavori, tanti lettori o semplici visitatori e curiosi, in una realtà dinamica e interessante, in cui l’editoria indipendente si è dimostrata al passo con i tempi e in continua evoluzione. ‘Sono tutte storie’, lo slogan scelto quest'anno. La fiera, giunta alla sua XV edizione, ha rappresentato un punto di incontro e di scambio di opinioni sul mercato dei libri, in particolare per i romani, che ogni anno la visitano a ridosso delle festività natalizie sapendo di poter trovare ‘titoli’ che raramente si trovano negli scaffali. L’offerta ormai si basa, infatti, sulla diversità editoriale e questo è un punto sicuramente di forza della manifestazione. Anche se la crisi non è ancora alle spalle, il bilancio è positivo: 50 mila presenze e un volume di acquisti superiore alle aspettative. Le cifre della piccola editoria mostrano un andamento nettamente in rialzo rispetto all’editoria medio-grande: +7,6% e +5,9% il dato delle copie vendute, rispetto a una media complessiva di un +1,9% di fatturato e un -0,8% sul dato delle copie. Si cresce un po’ in tutti i settori: dalla fiction italiana (+16,4% sulle dato delle copie e +18,3% per il fatturato) a quella straniera (+13,2% per le copie e +19,3% il fatturato). Soddisfatti gli organizzatori, in particolare il direttore, Fabio Del Giudice, che ha manifestato un certo orgoglio per i risultati ottenuti: “Si è riconfermato il successo di una manifestazione di massimo livello nazionale, grazie alla qualità dei contenuti, alla presenza di ospiti, all’attenzione dei media e al riconoscimento da parte delle istituzioni”. Gli editori italiani si sono dimostrati capaci di proporre autori e generi non solo sul territorio nazionale, ma anche ai mercati esteri, con uno sguardo oltre i confini, in particolare con le traduzioni. I fumetti si riconfermano tra le scelte più ambite. Protagonista assoluto di questa edizione: ‘Zerocalcare’, che ha giocato in casa, essendo romano. Molto amato, è risultato atteso dai fans per ‘selfies’ e ‘dediche’. Con la sua spontaneità e simpatia, si è mostrato attento verso il pubblico, rivelandosi persona spontanea e schietta, soprattutto con alcune battute in romanesco. Lo si intuisce da questa sua riflessione: “Il lettore non vuole essere rassicurato, ma avere un pezzo di qualcosa di vero, di sincero”. Il collega Leo Ortolani, noto per la serie ‘Rat-Man’, parodia a fumetti dei supereroi americani, ha disegnato vignette in 'diretta live', confermando la sua bravura e disponibilità ad accontentare le richieste dei lettori. Tra le case editrici del settore, interessante il catalogo di ‘Edizioni Npe’, che ha riportato l’attenzione sulle opere di Dino Battaglia, uno dei più importanti autori del fumetto italiano, con gli adattamenti dei racconti di Edgar Allan Poe e Guy de Maupassant. Se buono è stato l’andamento del fumetto, lo stesso può dirsi anche nel comparto della narrativa per ragazzi e in quello dei libri rivolti ai più piccoli, dove la fantasia va ben oltre ‘Geronimo Stilton’ o ‘Harry Potter’, superati da nuovi personaggi. Da sottolineare come il marketing si stia affinando: ne è un esempio la casa editrice ‘Il pozzo di Giacobbe’, che ha puntato sulla storia dei santi commutata in storia per l’infanzia, anticipando il catechismo all’età 3+. Un’operazione che non è dettata solo da una strategia del mercato, ma da una prova di laboratorio con i bambini, efficace nell’interesse di questi ultimi, a dimostrazione di come l’amore per la lettura vada trasmesso sin dalla tenera età. E quale migliore occasione per accrescere questo amore, se non una trasmissione radiofonica che ha seguito in diretta tutti gli eventi della fiera? ‘Fahrenheit’ su Radio3 Rai ha dato spazio alle voci degli scrittori e alle preferenze dei lettori. E’ stato infatti proclamato il libro dell’anno, scelto da chi ha votato tra una ben onderata selezione tra i titoli di maggior interesse. Ha trionfato ‘Io sono con te’ di Melania Mazzucco, edito da Einaudi. La scrittrice e giornalista romana ha raccontato la storia di Brigitte, infermiera congolese vedova costretta a fuggire dal suo Paese, dopo aver subito torture atroci. Una storia attuale, che appartiene a molte donne e uomini che lasciano famiglia e terra con la speranza di una vita migliore lontano: un racconto di rinascita, dopo l’inferno. La fiera, insomma, si è tinta sempre più di ‘rosa’: le donne sono via via emerse come il cuore pulsante dell’organizzazione, tra ufficio stampa e segreteria di gestione, lettrici e autrici. Occhi puntati sulla messicana Valeria Luiselli con ‘La storia dei miei denti’, considerato dalla critica e dalla stampa internazionale il ‘caso editoriale’ del 2015 ed entrato, nel 2016, tra i finalisti dei prestigiosi ‘National Books Critics Circle Awards’ negli Stati Uniti. Un libro definito dalla critica ‘eccentrico’, poiché incentrato sui denti del protagonista, che diventano una sorta di filtro per l’anima: sicuramente una scelta insolita e originale. Ama molto l’Italia, la Luiselli, non solo per le sue origini, ma anche per la nostra lingua, che l’ha affascinata a tal punto da rivelare di ascoltare continuamente, durante i soggiorni nel nostro Paese, ‘Radio Radicale’. Altra autrice interessante, l’americana Ella Frances Sanders, per la prima volta in visita qui da noi, la quale è riuscita a divertire e incuriosire il pubblico con i suoi modi di dire strani e bizzarri tratti dal suo nuovo libro ‘Tagliare le nuvole col naso’, dopo il successo del primo volume ‘Lost in translation’. Un libricino delizioso, tutto illustrato dall’autrice, che raccoglie proverbi, frasi ed espressioni curiose di tutto il mondo. Parlando invece delle nostre autrici, citiamo Michela Murgia, voce sempre più critica della produzione nazionale, che si è confrontata con l’esponente politico Nichi Vendola, da poco divenuto padre grazie alla maternità surrogata, sull’argomento ‘Genitorialità e generatività’. La recente legge sulle ‘Unioni civili’, conquista storica per il nostro Paese, si trascina tutta una serie di polemiche, spesso strumentali, sull’utero in affitto, monopolizzando l’attenzione verso la tematica. La questione non riguarda, infatti, la comunità omosessuale, ma tutta la società. Associare la maternità surrogata alle ‘Unioni civili’ è un’azione 'scorretta' e il centro del dibattito ha voluto dare una testimonianza diretta di chi questa realtà la vive e la conosce personalmente. In questa edizione, infine, molte sono state le tematiche di interesse sociale, profondamente attuali. Ne è un esempio lo scrittore e giornalista franco-armeno Pascal Manoukian (foto a sinistra), che avendo vissuto in prima persona i conflitti di guerra più dolorosi, si è assunto la responsabilità di lanciare un monito contro le chiusure nei confronti dei migranti, in un momento in cui i ‘flussi’ occupano le pagine di cronaca internazionale. Il suo romanzo, ‘Derive’, racconta la vita di tre uomini costretti ad abbandonare il proprio Paese in cerca di una vita migliore. Un libro commovente, ambientato nel 1992, ma che descrive perfettamente il nostro tempo. Un’altra tematica delicata dei giorni nostri è quella trattata del poeta e narratore portoghese Gonçalo Tavares: la disoccupazione. Il libro ‘Matteo ha perso il lavoro’ è un insieme di racconti brevi che assomiglia a una ‘staffetta’ narrativa: ogni racconto inizia con la storia di un personaggio e finisce presentando il protagonista successivo. Racconti tanto veri, quanto drammatici, per una delle grosse piaghe della nostra società. L’autore infatti ha dichiarato, a margine di un dibattito sul tema, che “la disoccupazione porta le persone ad accettare qualsiasi lavoro, anche a discapito della propria dignità”. E queste parole sono arrivate come una 'freccia infuocata'. Come le parole di Pif, regista del film ‘In guerra per amore’, che ha raccontato l’importanza della verità nella Storia, senza nascondere gli errori del passato. Il film mette proprio in discussione la verità sullo sbarco degli americani in Sicilia nella seconda guerra mondiale con un linguaggio diverso, più aperto al confronto e alla riflessione, quasi ‘ironizzando’ sulla mafia. Pif si è così espresso: “Dobbiamo tutti imparare a scherzare sulla mafia, a denigrarla: solo così possiamo farla sentire e percepire come meno forte”. Voci diverse, ma voci impegnate, che hanno lanciato messaggi importanti su tematiche difficili. Non è mancato il confronto sull’utilità dei saloni del libro: Milano e Torino si sono incontrate a Roma, in campo neutro, proprio per mettere a confronto le due fiere, che hanno diviso gli editori italiani. L’incontro tra i rispettivi curatori, Chiara Valerio e Nicola Lagioia, ha dato modo di capire meglio le dinamiche di entrambe le manifestazioni. Lei, scrittrice e traduttrice, al debutto a Milano con ‘Tempo di Libri’, avvenuto in coincidenza con la ‘Giornata internazionale dei diritti del libro’, da mercoledì 19 aprile 2017 a domenica 23; lui, premio Strega nel 2015 con ‘La ferocia’, sarà alla direzione di un salone storico, che spegnerà le sue ‘30 candeline’ dal 18 al 22 maggio del prossimo anno. Torino gioca la carta di un’esperienza consolidata; Milano quella della novità ‘dinamica’, anche se le offerte sono allineate, ma mai paragonabili, alle realtà di Francoforte o Londra, più forti nella compravendita dei diritti e nelle proposte di servizi.
Ebook: una scorciatoia per la pubblicazione
Per quanto riguarda il settore digitale, il ‘boom’ tanto atteso è ancora in divenire. La vera novità in questo comparto riguarda soprattutto gli scrittori esordienti: un titolo su due è in ‘self publishing’: il 41,4% per la precisione. Un fenomeno che si sta estendendo pure al libro cartaceo, anche se la pubblicazione e la diffusione in rete rappresentano una distribuzione troppo ‘flebile’ per determinare vendite a quattro zeri per un singolo autore. In realtà, i 17 milioni di euro stimati nell’anno 2015 sono la somma di tante ‘microvendite’ (dalle 50 alle 500 copie a titolo), tenendo presente che poi l’autore ‘fai da te’ per prodursi un titolo è vero che spende poco. In realtà, la differenza la fa il ‘genere’ trattato. Eppure, la versione ebook è comunque ormai garantita da tutte le case editrici, al di là delle vendite. Principalmente perché ormai è lo standard per un catalogo altamente aggiornato e risulta in crescita a causa della crisi economica di quella parte della ‘domanda’ che, pur di non rinunciare all’ultimo titolo del proprio autore preferito, si ‘accontenta’ del prodotto digitale.
La situazione delle librerie in Italia
Una buona fetta dei piccoli centri e delle periferie non sono dotati di una libreria: 687 comuni sopra i 10 mila abitanti. È quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio studi dell’Associazione italiana editori. La percentuale cresce nelle isole e al sud: il 15,1% dei comuni delle isole e il 33,3% di quelli del sud ne è totalmente priva. Ma anche al nord-est, un comune su cinque ne è sprovvisto. Questa carenza esiste anche nelle scuole, dove spesso mancano le biblioteche. Ecco allora che l’indice dei lettori si fa più debole, anche per questi motivi. Se non ci sono le strutture, è chiaro che non si riesce a favorire la lettura. Ovvio pure che nelle aree metropolitane e nelle aree con maggiore concentrazione di popolazione, dove i servizi non mancano, i lettori siano di più. In Italia, si legge poco e non è una novità. Ma i dati di vendita dei piccoli editori, rispetto alla ‘macroeditoria’, mostrano un trend positivo: un debole segno + che fa ben sperare in termini di rigenerazione di un mercato che sappia cogliere l’oppurtunità di dover essere più competitivi.
Nella foto: il fumettista romano Zerocalcare
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