La biografia di Salvatore Ferragamo ha il sapore di una favola disneyana: quella del piccolo calzolaio di Bonito, in provincia di Avellino, che una volta emigrato in California progetta le calzature delle stelle di Hollywood. Un calzolaio ‘magico’ che ha fatto sognare le donne di tutto il mondo
Le favole Disney spesso non dicono tutta la verità: le tanto desiderate scarpette di cristallo, che Cenerentola perse sulle scalinate del palazzo reale, erano firmate Salvatore Ferragamo. Beh, forse quelle di Cenerentola no, ma le celebri scarpette di rubino di Dorothy nel film “Il mago di Oz” sì. E questo è solo uno dei numerosi aneddoti raccontati nella biografia di Salvatore Ferragamo, uno dei maggiori calzolai ‘per signora’ della storia novecentesca mondiale, colui che nel periodo dell’Italia fascista inventò - fortunatamente - le famosissime ‘zeppe’ in sughero, amate per la loro ineguagliabile comodità da tutte le donne. Interessante, per capire la particolare passione di quest’uomo nei confronti della calzatura femminile, è una frase che possiamo ritrovare nel libro ‘Il calzolaio dei sogni: autobiografia di Salvatore Ferragamo’, edito da Skira per la collana Moda e Costumi, che recita: “Non vi è limite alla bellezza, né grado di saturazione per l’immaginazione creativa; così come è infinita la varietà dei materiali che un calzolaio può impiegare per decorare i suoi modelli in modo che ogni donna calzi come una principessa ed ogni principessa come una regina di fiabe”.
La biografia ricostruisce la carriera di Ferragamo dagli esordi, ai i tredici anni di attività negli Stati Uniti, al ritorno dello stilista in Italia nel 1927; la nascita del brand Ferragamo e il percorso di sperimentazione e brevetti dei numerosi modelli e innovazioni tecniche che hanno caratterizzato negli anni la maison fiorentina rendendola famosa nel mondo.
Tanto ampia fu la fama di Salvatore Ferragamo tra le star hollywoodiane, quanto grande è il museo, a Palazzo Spini Feroni, che porta il suo celebre nome in quel di Firenze, nel quale, per la gioia femminile, vi sono mostre ed eventi dedicati interamente alla collezione di scarpe dello stilista campano. Ogni modello presente nell’ampia rassegna porta con sé la firma della fortunata attrice, modella o cantante che ha avuto l’onore di calzare una ‘Ferragamo’. Attraverso i numerosi esemplari esposti, si possono ripercorrere i 100 anni di collezioni dello stilista, osservando l’inimitabile bellezza e creatività del vero ‘Made in Italy’. I colori delle calzature di Ferragamo hanno uno stile deciso, acceso e forte, diversamente da quelle tonalità scure di fine ‘800 o degli inizi del ‘900. Possiamo ritrovare, nelle sue scarpe, quasi un motivo futurista, che Palazzeschi avrebbe apprezzato moltissimo: decise tonalità di colore e di luce che mettono in evidenza il tipo di materiale della scarpa. Un percorso creativo che spazia dai modelli più bizzarri, spesso veri e propri oggetti d’arte di altissimo design, a linee di eleganza più tradizionale, che spesso servirono da ispirazione anche ad altri progettisti della calzatura del suo tempo. Parte di questo ampio capitolo sulla moda, la cultura e il design viene proposto fino al 12 marzo 2012 con la mostra ‘Salvatore Ferragamo - Ispirazioni e Visioni’, un’esposizione che mette a confronto 99 creazioni della maison con 156 opere d'arte che le hanno ispirate.
Dal giugno 2012 fino a gennaio 2013, invece, il museo fiorentino ospiterà una mostra dedicata alla storica bellezza hollywoodiana di Marilyn Monroe. La maison italiana è infatti proprietaria di 14 paia di scarpe appartenenti alla star de ‘Gli uomini preferiscono le bionde’, create dallo stesso Salvatore Ferragamo su precisa richiesta dell’attrice. Ma non ci si ferma solo alle scarpe: il sogno femminile continua tra i numerosi abiti e accessori che le appartenevano, indossati principalmente nei suoi film. La notizia della mostra è stata annunciata alla fine di novembre, in concomitanza con l’inizio delle ripres e del prossimo film di Simon Curtis del titolo ‘My week with Marilyn’ (la pellicola racconta una settimana della vita dell’attrice, durante l’estate del 1956, mentre era impegnata sul set de ‘Il principe e la ballerina’). Il brand Ferragamo vuole così celebrare il mito di una delle attrici più glamour del XX secolo ancora in voga e di moda, essendo un prototipo di donna che ancora affascina, anche se siamo frutto di un insulso e repentino cambio dei tempi, con una moda che fornisce insegnamenti talvolta preoccupanti. Dunque, se si ha voglia di ricordare quei bei tempi dove le curve venivano portate con stile e sobrietà, da giugno a gennaio prossimi non possiamo assolutamente perderci questo fantastico elogio alla diva più amata del secolo scorso.
‘Il calzolaio dei sogni: autobiografia di Salvatore Ferragamo’
edito da Skira per la collana Moda e Costumi