Il direttore creativo della prestigiosa Maison, Pierpaolo Piccioli, premiato oltremanica come stilista dell’anno in una cerimonia dal ‘look metallico’, per aver osato l'inimmaginabile violando il dogma del rosso
Nonostante l’uscita dall’Unione europea, la Gran Bretagna non ha smesso di guardare al vecchio continente, almeno per quanto riguarda il mondo dello stile e della moda. Pierpaolo Piccioli, dal 2008 direttore creativo di Maison Valentino (la celebre casa di moda fondata e condotta al successo dal maestro Valentino Garavani), è stato premiato con ‘l’Oscar della Moda’ nel corso del prestigioso British Fashion Council. Una giuria composta da circa mille esperti del settore ha così voluto omaggiare lo stilista italiano con il titolo di ‘Designer of the year’. Il premio, strappato ad altri concorrenti in nomination del calibro di Miuccia Prada, Demma Gvasalia, Jonathan Anderson, Matthieu Blazy e Raf Simons, è stato consegnato nel corso dell’evento che si è svolto nella serata del 5 dicembre scorso alla Royal Albert Hall di Londra dall’attrice Florence Pugh, vestita secondo i canoni della maison romana con un elegante abito nell’iconico ‘Rosso Valentino’. Un riconoscimento che premia la moda italiana, che ha trionfato anche con la menzione speciale ad Alessandro Michele (che ha appena lasciato la direzione creativa di Gucci) e Raf Simons (Prada), riconosciuti ‘Creativity Leaders of Change’ insieme a Daniel Roseberry (Maison Schiaparelli), Harris Reed (Nina Ricci) e Ib Kamara (Off-White).
La cerimonia ha visto sfilare numerose celebrità vestite di tutto punto: dalla camaleontica attrice che ha presieduto l’evento, Jodie Turner-Smith (che ha calcato il palco con una mise giallo lime di Gucci), alla modella Naomi Campbell (con un abito di paillettes argento disegnato per lei dallo stesso Piccioli) e alla rapper Shygirl (vestita in crépe bianco, impreziosito da strass trasparenti di Salvatore Ferragamo), insieme a molte altre personalità dello spettacolo, in cui il ‘look metallico’ è stato tra i favoriti. Grande assente della serata, Bella Hadid, insignita del titolo di Model of The Year Award, prevalendo sull’agguerrita concorrenza di Adut Akech, Lila Moss, Paloma Elsesser e Quannah Chasinghorse.
Sono tante le personalità della Fashion Industry italiana che, soprattutto negli ultimi dieci anni, si sono distinte nei Fashion Awards: Remo Ruffini e Giorgio Armani, Marco Bizzarri, Maria Grazia Chiuri, Donatella Versace, Franca Sozzani, Alessandro Michele e Miuccia Prada, prima italiana a ottenere il premio come ‘Designer of the Year’ nel 2013. E lo stesso Piccioli, che aveva già vinto il premio nel 2018. “Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo”, ha commentato Pierpaolo Piccioli. “Questa vittoria appartiene a me, tanto quanto appartiene a ogni singola persona che lavora nella Maison Valentino. Questa vittoria ci ricorda che nell’era del realismo vogliamo affrontare la realtà, anche quando è dura. E vogliamo guidare cambiamenti positivi, attraverso il potere della bellezza. Con la moda e la moda profonda creiamo un mondo in cui la bellezza possa essere lo specchio di tutte le bellezze, in cui abbiamo il privilegio e l’opportunità di plasmare un ambiente accogliente per la creatività, perché la moda è cultura basata sulla creatività. La moda può anche essere un atto di ribellione radicale, consapevole e politico. E questo mi piace. Non vogliamo essere subito già così senza sogni”. Per lo stilista, nato a Nettuno (Rm), si tratta di un riconoscimento che corona un periodo di successi, tanto in termini di risultati industriali, quanto artistici. Nel corso del 2021, infatti, le vendite della maison sono aumentate del 41%, registrando entrate per 1,36 miliardi di euro: il 3% in più rispetto ai livelli pre-pandemia. Probabilmente, merito dell’attrazione che la casa di moda è riuscita a esercitare tra le nuove generazioni, in particolare tra coloro che compongono la generazione Z e, soprattutto, del nuovo tratto simbolo, che sembra aver preso, almeno per ora, il posto dell’iconico ‘Rosso Valentino’: il 'Pink PP' (nome che riprende le iniziali di Piccioli). Ovvero, un rosa acceso ed energico, che caratterizza la collezione autunno/inverno 2022-2023, creato in collaborazione con il Pantone Color Institute e che tinge ogni capo e accessorio della maison, dagli abiti couture alle borse e calzature. Presentata lo scorso marzo durante la Fashion Week al Carreau du Temple di Parigi, la collezione, volutamente monocromatica, è tesa a celebrare il colore dell’energia, della curiosità, dell’invenzione, della comunità e dell’amore, paladino, come aveva sottolineato lo stesso Piccioli proprio a Parigi, “di una forma di libertà che forse non esiste da nessun’altra parte, nel regno del colore…”. Un colore che segna una svolta per Valentino, tradizionalmente legato all’iconico ‘Rosso’, divenuto il fil rouge della maison sin dall’apertura del primo atelier nel 1959. Un dogma quasi impossibile da ignorare. Come impossibile da ignorare, oggi, è lo sgargiante e intensissimo ‘Pink PP’, che ha eguagliato la vistosità e l’unicità del ‘Rosa shocking’ con cui Elsa Schiaparelli confezionò, nel 1937, il suo famoso profumo. E che, dopo Parigi e dopo essere approdato nei guardaroba delle star più celebri del globo, ha ‘scioccato’ anche Londra, aprendosi la strada per diventare un nuovo grande classico della Maison Valentino.