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23 Novembre 2024

Daklen Difato: "Diamo spazio ai sogni migliori della nostra vita"

di Giuseppe Lorin
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Daklen Difato: "Diamo spazio ai sogni migliori della nostra vita"

La riflessione del giovane talento ‘materano’ sul difficile momento che stiamo vivendo, per riuscire a sconfiggere la mediocrità di chi odia la bellezza e la cultura

Abbiamo incontrato a Tarragona, in terra di Spagna, il giovane e talentuoso pianista Daklen Difato. Di lui avevamo già sentito parlare: Daklen non è un nome che si dimentica facilmente. Dunque, ne abbiamo approfittato per ripercorrere insieme a lui le ‘tappe salienti’ della sua carriera. A soli undici anni, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, gli ha consegnato personalmente la medaglia d’oro e l’attestato d’onore, nominandolo ‘Alfiere della Repubblica italiana'. Già a nove anni si era esibito negli Stati Uniti d’America, su invito dell’Ambasciata italiana; nel 2009, ha rappresentato le cultura musicale in occasione delle celebrazioni per la festa nazionale del 2 giugno; a dieci anni, viene premiato come ‘Eccellenza italiana’ dal ministro della Pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini e dall’Accademia nazionale dei Lincei in Roma. In seguito, si è esibito anche per ‘Radio Vaticana’ e il 16 febbraio 2013 era in nord’Africa, nel bellissimo palazzo ottocentesco di Sidi Bou Said, in Tunisia, tanto apprezzato da Bettino Craxi. Nel salone d’onore del ‘Ennjma Ezzahra’ ha rappresentato l’Italia durante il ‘Festival Jeunes Virtuoses du Monde’. Ma conosciamolo meglio, Daklen Difato, il virtuoso del pianoforte.

Daklen Difato, come nasce l’amore per la musica?
"Credo sia naturale ed estremamente necessario amare la musica: essa è un’arte genuina e raffinata, che appartiene alle anime buone. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, ritengo sia davvero indispensabile darle più spazio nella nostra vita, per renderla meno mediocre e meno ‘rude’. A differenza di molti, io posso affermare di avere un rapporto ‘diverso’ con la musica, perché non riuscirei neanche a immaginare una mia ‘seconda vita’ senza di lei. Oltre ad amarla, da parte mia è anche doveroso ringraziarla, per ciò che mi ha donato e per avermi presentato un mondo che non tutti hanno la fortuna di conoscere: quello della bellezza".

Quali sono i direttori d’orchestra del nostro tempo che apprezzi maggiormente?
"Ci sono stati grandissimi direttori, che hanno lasciato grandi eredità musicali. Ma se devo pensare a quelli viventi o di ‘nuova generazione’, sicuramente Christian Thielemann è uno dei più interessanti, per l’idea di suono che possiede e che riesce a trasmettere a tutta l’orchestra: ci sono sinfonie di Beethoven, da lui dirette con i Wiener, che saranno certamente indispensabili oggetto di studio per coloro che si avvicinano al mondo della direzione".

Sin da giovane sei stato ospite nei maggiori programmi televisivi a fianco dei personaggi più famosi, da Pippo Baudo a Leo Gullotta, da Max Giusti a Barbara D’Urso: chi vorresti incontrare di nuovo e perché?
"Tra i personaggi dello spettacolo che ho già conosciuto, mi piacerebbe incontrare nuovamente Pippo Baudo, perché secondo me è stato uno dei pochi che, quando ha potuto, ha cercato di valorizzare e diffondere la cultura della musica classica attraverso la televisione. Poi gradirei molto incontrare tanti personaggi del mondo del cinema, protagonisti di film che, in un certo senso, mi hanno aiutato a crescere. È inutile dire che, in ambito musicale, sono davvero tanti i personaggi che vorrei incontrare. Su tutti, sarei immensamente felice di poter conoscere Krystian Zimerman: a mio parere, uno dei più grandi pianisti della Storia, che si distingue sempre per eleganza e stile".

Quando e dove sarà il tuo prossimo impegno come pianista solista?
"In ottobre, a Napoli: suonerò per ‘Piano City 2016’…".

Per chi vorresti suonare?
"Per tutti coloro che amano la musica e la ritengono necessaria".

Il tuo sogno più grande?
"Pianisticamente parlando, il mio desiderio è quello di continuare gli studi con il mio Maestro, Alessandro Deljavan e, in futuro, poter realizzare con lui un progetto musicale importante. Poi, di interessi ne avrei tanti. Dunque, il mio ‘sogno’ più autentico è quello di realizzarli tutti. Ma, soprattutto, amo la vita e vorrei viverla in piena serenità".

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