I Funkadelic, una band da noi ripescata tramite un’ideale ‘macchina del tempo’, ci aveva avvertito sin dal 1972: stiamo ‘fottendo il pianeta’ con le guerre, il razzismo e tutte quelle condizioni che, storicamente, rendono penosa la vita
'Maggot Brain' è il terzo dei trentuno album dei Funkadelic e, al suo interno, vi è questa 'perla', intitolata come l’omonimo album: 10 minuti e 21 secondi di pura estasi, che partono con la voce di George Clinton: “Mother Earth is pregnant for the third time/
For y’all have knocked her up
/I have tasted the maggots in the mind of the universe/
I was not offended/
For I knew I had to rise above it all/
Or drown in my own shit”. Il testo, per quanto breve, presente solo nell’intro della canzone, non è esente da interpretazioni di ogni sorta: sul fatto che "Madre Terra" sia "incinta per la terza volta" si è speculato in tanti modi, reinterpretando le parole di Clinton sotto diverse sfaccettature. La più semplice vuole che si tratti solamente di un riferimento al fatto che questo era il terzo album dei Funkadelic. La versione politicizzata vede il riflesso della grande terza guerra dopo i due conflitti mondiali (WWI e WWII), cioè la guerra in Vietnam. Tuttavia, anche questa interpretazione non regge, visto che viene naturale chiedersi come mai dovrebbe far riferimento a questo argomento giacché la gravidanza sia ben lungi dall’essere una metafora per i conflitti bellici: è piuttosto uno stato di attesa, che porta la vita anziché toglierla. Un’altra teoria - quella da noi preferita - si riferisce al terzo ciclo dell’umanità. L’Homo ha fatto la sua comparsa su Gaia, forse 15 milioni di anni fa, per la terza volta ricominciando la nostra storia sul pianeta Terra. Le altre due avevano visto protagonisti i Titani nella prima era e gli abitanti di Atlantide nella seconda. Noi 'sapiens' siamo appunto la terza. Il resto del testo lascia meno spazio alla fantasia e ci dice che tutti quanti abbiamo "fottuto il pianeta", abbiamo assaporato l’esperienza delle cose negative che si sono generate dalla mente dell’universo (la guerra in Vietnam, il razzismo e tutte quelle condizioni che, storicamente, rendono la vita penosa…) e che ne siamo complici. Non dobbiamo lasciarci avviluppare dalla negatività: la soluzione è uscirne, svegliarci e rialzarci per non sprofondare nel nostro stesso vortice (oppure, citando letteralmente: "Annegare nella nostra merda"). C’è chi attribuisce questi concetti all’ondata 'New Age' di aspetti legati al Buddismo e all’Induismo. Il significato resta lo stesso, comunque, con o senza credo alla base. Le corde vocali lasciano spazio a quelle della chitarra, ma solo dopo che Clinton sugerisce in privato ad Hazel di immaginare che sua madre sia appena morta, o almeno così si dice. Come in tutte le grandi opere, si è creato un velo mitologico attorno alla storia di 'Maggot Brain', il quale apparentemente era anche il sopranome che George aveva dato a Eddie. La prima nota lunga e protesa apre una ferita, lacerando l’ascoltatore con un lamento distorto, un eco psichedelico che dà il via a quello che è uno degli assoli più belli in cui il mondo si sia mai sintonizzato. Non bisogna dimenticare di ascoltarlo prima di morire. E, infatti, è giustamente nella classifica dei '1001 Albums You Must Hear Before You Die'. Inoltre, il duo francese di musica elettronica degli anni ‘90, gli Air, ne hanno fatto una stupenda cover, che vale la pena citare. Consigliamo caldamente di ascoltarla, ma solo dopo che vi sarete immersi nel mood dell’ineguagliabile versione originale.