Intervista al giovane artista Lorenzo Orsini, recente vincitore del Premio Lunezia nella categoria ‘Indipendenti’, che quest’estate ci ha fatto ballare tutti quanti con il suo singolo ‘Voglia di te’: un brano indubbiamente ‘balneare’, ma impreziosito da sfumature ‘reggaeton’ e da un pizzico di musica elettronica
‘Voglia di te’ è il singolo di Lollo G che ci ha fatto ballare tutti quanti per tutta l’estate. Un brano indubbiamente ‘balneare’, ma impreziosito da sfumature ‘reggaeton’ e da un ‘pizzico’ di musica elettronica. Nulla di impegnativo, insomma, ma neanche di banale: uno stile quasi fatto apposta per godersi la bella stagione, cercando di ‘scacciare’ il periodo negativo che abbiamo alle spalle e che, peraltro, si trascina latente. L’artista è stato premiato da ‘Indieffusione’ al Premio Lunezia il 4 agosto scorso, per la sezione ‘Indipendenti’, nel corso della serata in cui erano ospiti artisti del calibro di Nek e Vegas Jones. “Me la sono sempre sentita un po’: ho sempre avuto voglia di dire la mia, di lasciare il mio segno personale nel mondo. Non mi è mai piaciuto essere trasportato dalla corrente o lasciarmi trascinare da altri”, ricorda Lollo G in via confidenziale. Un messaggio liberatorio, un inno all’amore e alla vita sulle note di una canzone tutta da ballare, connotata da una passionale voglia di rinascita. Un pezzo in cui le melodie reggae, elettroniche e pop si mescolano in un tutt’uno sorprendente e inedito, dando vita a un’atmosfera destinata a farci alzare il volume per ballare fino alla fine dell’estate. É necessario ritrovare la gioia di vivere, di cantare e di tornare ad amarci. In ciò, la musica può aiutare, facendoci sentire meno soli. ‘Voglia di te’ è, dunque, un brano attuale, nato con lo spirito di infondere quelle vibrazioni positive che solo la musica e l’amore sono in grado di regalarci. Ecco qui di seguito un resoconto della veloce chiacchierata che abbiamo voluto fare con il ‘mitico’ Lorenzo Orsini, in arte Lollo G.
Lorenzo Orsini, in arte Lollo G: come nasce questo nome artistico, innanzitutto? Che associazione logica hai seguito?
“Lollo G nasce da un ragazzo semplice, con tanta voglia di fare. Lollo è l’abbreviativo di Lorenzo, mentre G è una lettera casuale, che ho associato a Lollo, perché mi piaceva”.
‘Voglia di te’ è un ‘ballabile’ entusiasmante, che ci ha divertito tutti quest’estate: vuoi proseguire questo tuo ‘filone’ pop-elettronico, come fecero i Depeche Mode nella loro primissima fase d’origine?
“No. In realtà, amo la musica in ogni suo genere. Diciamo che prediligo la ‘trap’, ma quando mi proposero questo progetto, lo trovai molto interessante. Ed effettivamente, devo dire che è stato così anche per il pubblico”.
Parlaci un po’ di te: questa tua passione per la musica, da dove discende?
“Come dicevo, Lollo G nasce da un ragazzo semplice e pieno di creatività. Già da bambino amavo la musica e ho pensato di ‘buttarmi’, per provare a trovare un piccolo posticino anche per me in questo mondo fantastico”.
Quali sono i tuoi gusti musicali? Hai qualche artista che ti ha ispirato particolarmente?
“La musica mi piace in ogni sua forma, ma prediligo principalmente la ‘trap’. Un artista vero e proprio che mi abbia ispirato non c’è: diciamo che sono stati vari artisti ad avermi ispirato”.
Una domanda un po’ più seria: l’industria musicale italiana dove sta andando, secondo te? E’ un settore che può avere una sua rinascita?
“L’industria musicale italiana, secondo la mia opinione, è sempre stata una potenza a livello mondiale, perché per un genere o per un altro, ci conoscono in tutto il mondo. Pertanto, non possiamo far altro che migliorarci sempre di più. Più che una rinascita, credo si debba trovare qualcosa di nuovo da proporre al pubblico”.
Paese che vai, musica che trovi: l’Italia di oggi è la penisola della musica melodica, anche un po’ struggente? Che terra siamo diventati? Che tipo di musica produciamo, secondo te?
“Mah… Diciamo che la melodica c’è sempre, ma sono i gusti delle nuove generazioni a essere cambiati. Come Paese, abbiamo artisti di ogni genere, da far invidia al mondo”.
Un’ultima riflessione sull’amore: cosa ne pensi? Vale la pena viverlo con più leggerezza, secondo te, oppure capiterà sempre, anche nelle nostre canzoni, quel colpo di fulmine che finisce col tormentare gli artisti fino a condurli a nuove creazioni?
“L’amore bisogna viverlo come meglio si crede. Io, in questo momento, lo sto vivendo con leggerezza perché la mia età e i miei mille impegni non mi permettono di pensare solo all’amore. Poi, è anche vero che, a livello musicale, è sempre un ottimo alleato per produrre i testi”.