Nell'affascinante scenario underground del Teatro di Tor Bella Monaca, l’originale e fresca piéce teatrale interpretata dai ragazzi del progetto ‘Parlengo Fellas’ ha riscontrato un ottimo riscontro di pubblico
Susanna, Alessio, Francesca, Stefano, Elisabetta, Jacopo, Giacomo e Maria Luisa sono 8 giovani attori diplomati alla Civica Accademia d'Arte drammatica 'Nico Pepe' di Udine che con questo loro lavoro, intitolato 'A little party never killed nobody', hanno voluto accompagnare il pubblico in un salto temporale alla riscoperta della storia dell'amore perfetto e dell'odio cieco, sin dai tempi della tragedia di Romeo e Giulietta. Cori gospel, movenze audaci, uno spettacolo multidisciplinare e molto fisico, che prendendo spunto dalla tragedia ‘shakespeariana’ è riuscita, attraverso una sensualità ritimica e le caratterizzazioni dei personaggi riletti in chiave moderna, a far riflettere sull'inclinazione dell'essere umano all'odio e all'arroganza. Un amore, quello di Romeo e Giulietta, osteggiato da un opulento Capuleti, che con atteggiamento mafioso esprime il suo odio per la piccola Giulietta a causa del suo amore, consumato nella velocità dei giorni nostri, per il giovane Romeo. Un padre padrone gonfio della sua boria, che al centro del proprio interesse ha solamente quello di mantenere in alto il buon nome della famiglia, non disdegnando tuttavia l'adulterio con una giovane donna così pregna di solitudine da elemosinare ogni goccia di sesso, scambiandolo per amore. Con una essenzialità disarmante, gli elementi scenici hanno presentato perfettamente i luoghi inaspettati in cui si muovono i personaggi sotto gli occhi di Padre Lorenzo, il Don Abbondio ‘shakesperiano’, che riesce a essere anche più ipocrita del curato nostrano. Un Romeo Montecchi in fuga senza fine verso l'espiazione della propria colpa e una Giulietta Capuleti che si congeda dalle proprie sofferenze, sollevando la famiglia da ulteriori patemi d'animo. La tragedia si consuma mentre tutto intorno continua a scorrere nell’inconsapevole velocità dei ritmi moderni: l'odio é ormai normalità e nessuno ci fa più caso, tanto ne risultano assuefatti. Lo spettacolo ha debuttato lo scorso anno al ‘Festival Podium’ di Mosca e può essere considerato una sana ventata di freschezza in un panorama artistico, quello teatrale, che come per altre forme d'arte massificate risultano ormai appiattite verso la più bassa e inquietante mediocrità. Quando l’arte è sperimentazione, creatività ed espressività, essa diviene il mezzo più alto per arrivare all'animo umano e stimolarlo a pensare. Fresco.
LE FOTO UTILIZZATE NEL PRESENTE SERVIZIO SONO DI FRANCESCA ZOTTI
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