Un progetto molto interessante, messo in scena dal gruppo ‘Teatro del Mantice’, che ci segnala come il modo di vivere occidentale sia in contraddizione o, spesso e volentieri, basato sull’annullamento di ogni punta critica, regolarmente ‘smussata’ o resa inoffensiva attraverso svariati metodi di contenimento sociale
’Magnum Opus’ è uno spettacolo decisamente interessante, che attraverso un gioco di contrasti evidenzia le nostra contraddizioni senza porsi su un piano di ‘superomismo intellettuale’, evitando cioè di fornire risposte, soluzioni o consigli. Partendo dai giochi di ombra della cultura ‘giavanese’, tipicamente orientale, i ragazzi del ‘Teatro del Mantice’ evidenziano il contrasto evidente con la filosofia occidentale, la quale non è affatto rivoluzionaria, bensì impositiva, ipocrita e falsa. Siamo tutti schiavizzati dalla comunicazione, dalla religione, dalla pubblicità. Una serie infinita di contaminazioni formali che, in realtà, servono soprattutto a nascondere la nostra mentalità furbesca, opportunista e truffaldina. Persino la politica può essere considerata un gioco di ombre, utili soprattutto a intrattenere la folla per depistarla, ovvero come metodo di ‘contenimento’ e di controllo sociale. Lo spettacolo si chiude con un accento critico verso l’informazione televisiva, che ha il solo e unico scopo di modellare e omologare gli individui, marginalizzando gli aspetti migliori dell’animo umano, che esistono sin dai tempi della società di natura. Intelligente, ricco di spunti e contenuti.