Una perfomance quasi circense, quella di Alessandra Danda Francolini, che oscilla tra personaggio e attore nel tentativo di estrinsercare tutti i significati più nascosti del monologo forse più famoso del teatro: quello di Amleto
Lo spettacolo ‘To be’, presentato fuori concorso al Nops Festival da Alessandra Francolini, è un modo di giocare con il notissimo monologo tearale dell’Hamlet, il famoso: “To be or not to be”. Entra Amleto, 'dressed in black'. E comincia la perfomance della Francolini, che gioca con il testo ‘shakespeariano’ al fine di rappresentarne le molteplici chiavi interpretative, che lo rendono un capolavoro assoluto. Comincia quindi un ‘dondolamento’ sul trapezio posto al centro del palco, in cui attrice e personaggio si alternano tra dramma e commedia, apparenza ed essenza delle cose. Non si tratta del primo spettacolo che cerca di giocare con Amleto, a riprova della vivacità culturale del panorama teatrale italiano, il quale si ostina a non voler affondare nel provincialismo qualunquista attualmente imperante. La sintesi dell’intero dramma viene proposta dall’autrice e attrice anche attraverso un gustoso momento di recitazione con i ‘piedi’. Non si tratta, ovviamente, di una dissacrazione satirica, bensì di un utilizzo particolare del linguaggio del corpo, che un attore deve saper sfruttare al 100%. Il risultato è molto simpatico e la perfomance ne ottiene un effetto di alleggerimento niente affatto superficiale, o di basso profilo. C’è coraggio ed equilibrio, nello spettacolo della Francolini. E di questo dobbiamo tutti dargliene atto. Originale.