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4 Dicembre 2024

Attenzione al 'lupo' travestito da 'agnello'

di Claudia Conte
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Attenzione al 'lupo' travestito da 'agnello'

Un invito che rivolgiamo a tutte le donne in generale e alle ragazze più giovani in particolare: diffidate dei ragazzi conosciuti in rete o su internet, perché spesso si tratta di narcisisti manipolatori con una ‘doppia vita’, insoddisfatti della loro realtà quotidiana
 
Conoscere persone in rete è diventata una consuetudine. Oggi, un italiano su tre dichiara di usare app di incontri e una coppia su tre di essersi conosciuta online. In tutto questo, ci sono sicuramente dei vantaggi, rispetto al passato, ma anche tanti rischi: le donne e le ragazze, soprattutto le minorenni, devono stare attente, essere più prudenti, non fidarsi immediatamente solo di quello che vedono o leggono sui social, perché incontrare sconosciuti può essere pericoloso. Come nel recente caso del netturbino di Ostia (Rm), oggi accusato di drogare, stuprare e filmare donne adescate sulle varie piattaforme. Un caso di ‘scuola’, per certi versi: la tipologia classica del narcisista manipolatore, che sul web si era costruito un’immagine accattivante, per convincere le ragazze a incontrarlo. Tutto era finalizzato a invitarle a uscire. Sui social, infatti, è più facile sembrare migliori o diversi da quel che si è. Pertanto, l’invito che vogliamo lanciare, a tutte le donne in generClaudia_a_Mattino_5.jpgale e alle ragazze più giovani in particolare, è quello di stare attente all’identità delle persone su internet. Non bisogna fidarsi, perché purtroppo si tratta di sconosciuti ed eventuali deviazioni emergono solo col tempo. Certamente, non tutti i ragazzi sono così e non possiamo generalizzare, ma spesso il ‘lupo travestito da agnello’ è un rischio che dobbiamo calcolare. Ci sono uomini, come abbiamo visto anche nel caso di Alessandro Impagnatiello, che in apparenza hanno una vita normale. Anzi, spesso sono considerate anche brave persone, che hanno un buon rapporto con la gente, che sembrano dei gran lavoratori, che portano crocifissi al collo e vanno sempre in chiesa ma che, parallelamente, hanno una vita ‘segreta’, una seconda identità in cui, paradossalmente, vogliono apparire qualcosa di più di quel che si è. Spesso, si tratta di insoddisfazioni personali, perché dalla vita avrebbero voluto qualcosa di più. Magari, avrebbero voluto avere una carriera nel mondo del cinema, perché spesso si atteggiano o si vantano di assomigiare a qualche attore americano. Proprio il netturbino di Ostia, infatti, Ubaldo Manuali, aveva girato qualche film come sosia di Fabrizio Moro e credeva di assomigliare a Keanu Revees.
Spesso si tratta, insomma, di persone che avrebbero voluto realizzarsi in qualcosa di diverso, che avrebbero voluto qualcosa di più dalla vita. E queste insoddisfazioni possono trasformare le persone in ‘mostri’.
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