Il mensile di informazione e approfondimento che
intende riunire culturalmente il nostro Paese nel pieno rispetto di tutte le sue tradizioni, vocazioni e ispirazioni ideologiche e politiche.
diretto da Vittorio Lussana
Area Riservata
4 Dicembre 2024

Ma vaffanculo, va…

di Vittorio Lussana
Condividi

A Michele Santoro è ‘scappato’ un “vaffanculo” ed è stato temporaneamente sospeso dalla Rai. Ma, in fondo, un ‘vaffanculo’ è solamente un ‘vaffanculo’. Dunque, è giunta l’ora di sdoganare questo povero insulto: tutto sommato, che male c’è? Anzi, alcuni psicologi lo considerano catartico, rilassante, antistress. Divertiamoci, dunque, a sganciarne in giro qualcuno anche noi. Innanzitutto, il ‘vaffanculo’ è un concetto altamente rivoluzionario: è bene sottolinearlo, perché se lo si sa usare serve a chiarire a tutti, ma proprio a tutti, il proprio sdegno per una cosa che non va. Esso è particolarmente ispiratorio: ti mette delle idee in testa che, se venissero realizzate veramente, il mondo diventerebbe un vero e proprio paradiso. Il ‘vaffanculo’, a pensarci bene, è un modo di sognare. Perciò, ho predisposto un bell’elenco di 100 tipologie di persone da mandare tutte ‘affanculo’. In ‘blocco’, naturalmente:

1) quelli che ti fanno lo ‘squillino’ sul cellulare pretendendo di essere richiamati;

2) quelli che ti chiamano solamente quando hai una buona operazione editoriale per le mani;

3) quelli che continuano a dire in giro: “Lussana è un grandissimo talento ma, purtroppo, ha un gran brutto carattere”;

4) quelli che ti ‘attaccano’ il telefono dicendo di essere in riunione, mentre invece stanno solamente ‘tacchinando’ una ‘svampita’;

5) quelli che ti telefonano regolarmente quando stai cenando;

6) quelli che vogliono entrare nella pubblica amministrazione senza neanche fare il concorso;

7) quelli che ti chiedono di trasferire un militare da Bolzano a Siracusa senza aver nemmeno avviato la pratica di trasferimento;

8) quelli che ti dicono che, quando c’era ‘Lui’, i treni arrivavano in orario;

9) quelli che ti accusano di aver fatto entrare i romeni in Italia;

10) quelli che ti accusano di NON aver fatto entrare i romeni in Italia;

11) quelli che ti rompono le ‘scatole’ per pubblicare un servizio di cui non frega niente a nessuno;

12) quelli che si credono Indro Montanelli, ma che sono solamente dei cocainomani montati;

13) quelli che assumono i cocainomani montati;

14) quelli che ti dicono che i libri di Bruno Vespa sono dei capolavori;

15) quelli che adorano il plastico di Cogne e se lo porterebbero a casa;

16) quelli che vogliono risolvere il conflitto di interessi di Berlusconi privatizzando la Rai;

17) quelli che credono che Emilio Fede sia veramente un giornalista;

18) quelli che sono convinti che la globalizzazione sia lo Spirito Santo;

19) quelli che, invece, la ritengono un demonio consumista;

20) quelli che si lamentano perché in Italia si pagano troppe tasse;

21) quelli che, nel gennaio del 2002, hanno fatto ‘saltare’ i prezzi da mille lire direttamente a un euro;

22) quelli che su questo argomento ci hanno fatto sopra delle trasmissioni televisive le quali hanno avuto, come unico effetto, quello di lasciare le cose esattamente come stavano;

23) quelli secondo cui la questione salariale è, oggi, una priorità ed era già un’emergenza 5 anni fa, quando il ministro dell’Economia era lo stesso di adesso;

24) quelli che dicono che era tutta colpa di Prodi e del suo Governo;

25) quelli che “ci vorrebbe il manganello”;

26) quelli che di votare a sinistra “non se ne parla nemmeno”;

27) quelli che decidono di votare Lega Nord perché “i sindacati fanno il ‘gioco’ dei padroni”;

28) quelli che votano Pdl perché Berlusconi ha tante ‘buone intenzioni’;

29) quelli che se la Guardia di Finanza intercetta Agostino Saccà che blandisce Berlusconi è manovrata dai giudici politicizzati;

30) quelli che hanno sempre il ‘pepe al culo’ nel fare ogni cosa;

31) quelli che appena sentono parlare di cultura cambiano canale;

32) quelli che se Sgarbi inizia a urlare in televisione alzano il volume;

33) quelli che al festival di Sanremo tifano sempre per Toto Cutugno o per Peppino di Capri;

34) quelli che: “Macchissenefrega se Ilaria D’Amico è anche una brava giornalista: è ‘bbona’ come il pane!”;

35) quei sindaci che mettono l’autovelox all’entrata e all’uscita dei loro comuni al fine di inviarti a casa una multa di 158 euro perché procedevi a 63 chilometri orari;

36) quelli per cui la Carfagna “comunque è laureata…”;

37) quelli che pensano che la loro vita sia legata al ‘gratta e vinci’;

38) quelli che ad agosto si ‘barricano’ in casa per far credere ai vicini di essere andati alle Maldive;

39) quelli che se li incontri in ascensore neanche ti salutano;

40) quelli che ti salutano, ma tu non li hai mai visti in vita tua;

41) quelle che non ti si ‘filano’ per anni ma, dopo che hanno saputo che sei un buon giornalista, ti invitano in terrazza a spalmarle l’olio abbronzante sulla schiena;

42) quelle che non si fanno vive per secoli e poi, un bel giorno, ti telefonano per chiederti un favore;

43) quelle che ti accusano di averle “tradite” perché una sera hai scambiato quattro chiacchiere con una loro amica che esse stesse ti avevano presentato;

44) quelle che ti domandano cinquecento volte al giorno: “Ma tu mi ami veramente?”;

45) quelle che, invece, di punto in bianco, affermano: “Il nostro rapporto ha ormai detto tutto quel che c’era da dire…”;

46) quelle che “ma quando ce la facciamo ‘sta benedetta storia?”;

47) quelle che ti mandano a dire di non chiamarle sul cellulare per questioni di lavoro “perché il mio compagno è geloso”;

48) quelli che sono fermamente convinti che, prima o poi, le loro mogli o fidanzate finiranno a letto con te, anche se delle loro mogli o fidanzate non ‘frega’ proprio niente a nessuno;

49) quelli che, invece, non sono gelosi perché “almeno quella ‘rompiballe’ di mia moglie te la ‘ciucci’ tu…”.

Come per magia, siamo già arrivati al cinquantesimo ‘vaffanculo’: proseguiamo ordunque con un certo precipuo zelo:

50) quelli che “si stava meglio quando si stava peggio”;

51) quelli che “non esistono più le mezze stagioni”;

52) quelli che “era meglio quando c’era il muro di Berlino”;

53) quelli che “l’uomo è uomo e ha da ‘puzzà’…”;

54) quelli secondo cui i loro figli sono migliori dei figli di tutti gli altri;

55) quelle che vanno in palestra con l’aria di chi si è appeso al collo un cartello con su scritto: “Aiuto, rimorchiatemi!”;

56) quelle secondo cui “l’uomo propone e la donna dispone”;

57) quelle che si sposano perché “il giorno del matrimonio è il più bello di tutti”;

58) quelle che vanno ai matrimoni delle amiche per rimorchiare;

59) quelli che “Michele Santoro lo seguo perché lo odio”;

60) quelle che rifiutano un contratto a tempo indeterminato “perché poi mi tocca lavorare…”;

61) quelli che pretendono di scrivere le loro memorie da pubblicare quando sono ancora in vita;

62) quelle che vogliono sempre avere l’ultima parola anche se hanno torto ‘marcio’;

63) quelli secondo cui “i politici sono tutti ladri”;

64) quelli che vivono solo per la Roma o per la Lazio;

65) quelli che ti mandano le e – mail ‘buddiste’ mentre tu hai duecentomila cose da fare;

66) quelli che ti vogliono vendere il Viagra via internet;

67) quelle che “il perizoma non mi esce dai jeans a vita bassa, ma perché?”;

68) quelli che vanno dall’avvocato e finiscono col raccontare i fatti propri alla sua segretaria perché il legale, in studio, non c’è mai;

69) quelle che dicono di aver partecipato al ’68, mentre invece hanno fatto solo numerosi ‘69’;

70) quelle che si sentono in procinto di partorire proprio durante la finale della coppa del mondo;

71) quelli che “è meglio un giorno da leone che cent’anni da pecora”;

72) quelli che “la famiglia innanzitutto”;

73) quelli che conoscono la ‘Divina commedia’ a memoria e la citano anche dopo gli accadimenti più cretini;

74) quelli che comprano solamente quei capi di abbigliamento che vanno di moda;

75) quelle che si dispiacciono di averti coinvolto in una storia perché, solamente dopo, hanno capito di essere ancora innamorate del loro fidanzato ‘storico’;

76) quelli che “l’ha detto la televisione”;

77) quelle che si rifanno vive dopo un decennio domandandoti: “Ma che fine hai fatto?”;

78) quelli che si rivedono con nostalgia ‘Il tempo delle mele’ e si commuovono;

79) quelli che tengono il telefonino acceso anche in aereo e ti fanno prendere dei veri ‘coccoloni’;

80) quelli che “non ti preoccupare per l’albergo: ci penso io…”;

81) quelli che prenotano a tuo nome un albergo intero;

82) quelle che si fidanzano con dei ‘buzzurri’ e poi ti dicono seraficamente: “Però con te posso parlare di tutto…”;

83) quelli che ‘spiano’ gli sms sui telefonini delle mogli;

84) quelle che vanno dal chirurgo plastico una volta a settimana, come dal parrucchiere;

85) quelle ancora ‘in fissa’ per Miguel Bosè il quale, ormai, è quasi ottuagenario;

86) quelli che “Andreotti è l’anticristo”;

87) quelli che non escono di casa senza aver prima letto l’oroscopo;

88) quelli che vanno a ‘spifferare’ tutto al prete in confessionale;

89) quelli che dicono che troppo sesso fa male alla vista;

90) quelli che esclamano: “Ma sei scemo? Ogni lasciata è persa!”;

91) quelli che non riescono a seguire un episodio di ‘Dottor House’;

92) quelli che pretendono una discussione sui ‘massimi sistemi’ proprio mentre sto seguendo un episodio di ‘Dottor House’;

93) quelli che sono perennemente in ritardo e si giustificano dicendo: “E’ tutta colpa del traffico”, anche a Ferragosto;

94) quelli che, in ogni crisi di Governo, propongono, puntualmente, un esecutivo tecnico guidato da Mario Monti;

95) quelli che ‘riciclano’ i regali di Natale;

96) quelle che, già a fine aprile, vengono in ufficio con le ‘infradito’;

97) quelli che abbandonano la macchina in seconda fila e spariscono senza lasciare traccia;

98) quelli per cui i giornalisti “raccontano solo balle”;

99) quelli che ti fanno gli auguri di buon compleanno 10 giorni prima;

100) quelli per cui “è l’abito a fare il monaco”.

Oh! Mi sono proprio ‘sfogato’…


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
Registrata presso il Registro Stampa del Tribunale di Milano, n. 345, il 9.06.2010.
EDITORE: Compact edizioni divisione di Phoenix associazione culturale