Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno, chiunque tu sia. E mi vesto di sogno per darti, se vuoi, l’illusione di un bimbo che gioca agli eroi.
Queste luci impazzite si accendono e tu cambi faccia ogni sera, ma sei sempre tu: sei quell’uomo che viene a cercare l’oblio, la poesia che ti vendo, di cui sono il dio.
Dietro questa maschera c’è un uomo e tu lo sai. L’uomo di una strada che è la stessa che tu fai. E mi trucco perché la vita mia non mi riconosca e vada via.
Batte il cuore e ogni giorno è una esperienza in più. La mia vita è nella stessa direzione: tu. E mi vesto da re perché tu sia, tu sia il re di una notte di magia.
Con un gesto trasformo la nuda realtà, poche stelle di carta e il tuo cielo ecco qua. Inventa te stesso la musica mia e dimentichi il mondo con la sua follia.
Tutto quello che c’è fuori rimane dov’è: tu sorridi, tu canti, tu piangi con me. Forse torni bambino e una lacrima va sopra questo costume che a pelle mi sta.
Dietro questa maschera c’è un uomo e tu lo sai, con le gioie le amarezze e i problemi suoi. E mi trucco perché la vita mia non mi riconosca e vada via.
Batte il cuore e ogni giorno è una esperienza in più. La mia vita è nella stessa direzione: tu. E mi vesto da re perché tu sia, tu sia il re di una notte di magia.
Dietro questa maschera lo sai ci sono io: sono io, soltanto io. Quel che cerco e quel che voglio lo sa solo Dio! E ogni volta nascerò. E ogni volta morirò, per questa favola che è mia…
Vieni, ti porto nella favola mia.
Grazie, Renato